“I dieci comandamenti? Dio li ha fatti per i ricchi! I sette vizi capitali? Dio li ha tutti e sette insieme! Ira, nessuno s’incazza più di lui, superbia, nessuno è più superbo di lui”
Così scherzava Roberto Benigni negli anni ’80, nel suo primissimo TuttoBenigni, col quale sono cresciuto e di cui, ancora oggi, ricordo quasi ogni battuta a memoria.
Qualche anno prima, invece, aveva stabilito il record di sempre (tutt’oggi imbattuto) di imprecazioni contenute in una sola sequenza cinematografica, nel film “Berlinguer Ti Voglio Bene“. Continua a leggere
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Se Telecomando va a teatro con il monologo di Stand Up Comedy “La Tv Fatta a Pezzi”
Al ritorno dalle vacanze estive vi avevo detto che stavo lavorando ad un progetto che mi avrebbe portato per un po’ a scrivere di meno sul blog.
Ed ecco il risultato: Se Telecomando sbarca a teatro con un monologo in stile Stand Up Comedy dal titolo “La Tv Fatta a Pezzi“, la cui “Prima” ufficiale avrà luogo il 21 dicembre al MoltiVolti di Palermo.
Tutto nasce dall’incontro con Roberto Pizzo, attore palermitano attualmente impegnato col gruppo “Cristiano Pasca e i Ricoverati” che è talmente folle da avermi chiesto di provare a trasportare i post del blog in un testo comico. Il lavoro è iniziato a luglio con una prima stesura. Prova dopo prova, col contributo fondamentale di Roberto e della sua esperienza nel campo della recitazione, il testo è stato affinato, limato, ed è giunto ad una sua stesura definitiva, per quanto un testo di questo tipo possa avere una stesura definitiva. Continua a leggere
Se Telecomando: un anno di blog
Era il 14 ottobre ed io pubblicavo il primo post di Se Telecomando: I Borgia, subito seguito da Non Fidarti della Stronza dell’interno 23 e da Indietro Tutta. Il giorno dopo avevo masochisticamente deciso di soffrire con La Vita in Diretta, mentre il terzo giorno era già l’ora della prima rubrica: The Walking Dead.
Devo ammettere che negli ultimi mesi ho abbassato il ritmo delle pubblicazioni (un po’ per l’estate, un po’ per impegni, un po’ perché ho lavorato ad un altro progetto, legato al blog, di cui vi darò notizie nei prossimi giorni).
Nonostante l’assenza di pubblicazioni costanti, però, il numero degli utenti (oltre 200 al giorno per una media di circa 300 visualizzazioni quotidiane) non è diminuito, anzi. Continua a leggere
Maurizio Costanzo Show: operazione amarcord
C’è stato un giorno preciso in cui ho smesso di guardare il Maurizio Costanzo Show. Già da un po’ di tempo era abbondantemente scaduto, ma quel giorno del ’99 in cui invitò il Gup del caso Tortora il quale, alla domanda “ma lei si scusa per aver rinviato a giudizio Tortora?” rispose “no, dagli elementi che avevo il rinvio a giudizio era dovuto. Poi mi spiace per com’è andata”. A quel punto Costanzo, inviperito, ripeté più volte “ma io l’ho invitata qui perché lei si scusasse!”. Cioè aveva invitato un ospite che doveva dire obbligatoriamente quello che voleva lui.
Costanzo ha avuto una carriera importante in tv, che non si può certo derubricare a questa polemica. Continua a leggere
Palermo Pride: semel in anno licet insanire, ma poi torniamo omofobi come prima
Non so se s’è capito, ma oggi scelgo di andare fuori tema e scrivere qualche riga sul Pride che, pur avendo perso l’attributo “gay”, anche perché ormai partecipano in massa persone di ogni sessualità, resta un momento di riflessione soprattutto sui diritti della comunità LGBTQ (e mi scuso se manca qualche lettera, ma questo acronimo si rinnova fin troppo spesso perché io riesca a stargli dietro).
Secondo quel genio di Giorgio Montanini (per leggere clicca qui), l’omofobia è una cosa prevalentemente maschile. Durante uno dei suoi spettacoli chiedeva ad un uomo chi sceglierebbe, se fosse costretto, per fare l’amore: una vecchia o Brad Pitt? Ovviamente la risposta è stata “la vecchia”. Mentre le donne, tra un vecchio e Angelina Jolie sceglierebbero, in maggioranza, la seconda.
Dario Fo (e Mika) su Raiuno: la cultura in prima serata nel Paese di Zelig e Checco Zalone
Ieri sera Raiuno ha fatto una cosa che non faceva dalla prima lettura della Divina Commedia da parte di Benigni: cultura in prima serata.Dario Fo, infatti, è stato chiamato a portare in scena una versione ridotta, ma anche riveduta, de Lu Santo Jullare Francesco, lo spettacolo che narra le gesta censurate del santo di Assisi, che si unisce ai ribelli, abbatte le torri, finisce in prigione, si scaglia contro il papato, si comporta da giullare per attirare il popolo.
Ad 88 anni suonati il Premio Nobel per la Letteratura regge il palco come un leone, ridicolizzando, anzi disintegrando, questa comicità moderna fatta di tormentoni fasulli, di sketch ridotti nei tempi televisivi, e di assoluta innocuità.
Se un comico non dà fastidio al potere, dice sempre Fo, vuol dire che non vale niente. Continua a leggere
Cantami o Diva: Federico Buffa, il poeta del calcio, racconta Storie Mondiali
Con i mondiali in corso poteva mancare un post sul calcio? Certo che no! Anzi, potrebbe arrivarne anche qualche altro.
Il tifo calcistico è uno strano fenomeno che, lo ammetto, coinvolge anche me. Ma perché mai ci si possa ritrovare a tifare per una multinazionale, magari quotata in borsa, che assume professionisti a decine di milioni di euro, pagati praticamente da noi, tra biglietti dello stadio, pay tv e pubblicità, resta davvero un mistero inspiegabile. Eppure funziona.
Sarà il gioco di squadra, sarà lo spettacolo, sarà un ancestrale istinto predatorio che ci spinge a desiderare vittorie e trofei, fatto sta che ci si ritrova a litigare tra tifosi avversari, come se noi ci entrassimo anche solo un minimo coi risultati della “nostra” squadra. Continua a leggere
Colpo di Scena: la tv racconta il teatro e i suoi interpreti più grandi
Raitre è viva e lotta insieme a noi, ma soprattutto tira fuori un altro piccolo gioiello di buona tv: Colpo di Scena.
Condotto da Pino Strabioli e scritto insieme a Fabio Masi e Assunta Magistro, il programma propone il ritratto di otto grandi del teatro italiano del novecento: Dario Fo,
Paolo Poli, Giorgio Albertazzi, Franca Valeri, Piera degli Esposti, Valentina Cortese, Gigi Proietti, e Carlo Giuffré. Ogni domenica un’intervista che ripercorre la carriera dell’artista e, in parallelo, un pezzo di storia del nostro Paese.
Ma non solo, perché nel progetto sono coinvolti anche gli studenti dell’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico e la Juniorchestra dell’Accademia Santa Cecilia che esegue La Gazza Ladra di Rossini, sigla del programma. Continua a leggere
Augias, Visionari: Martin Luther King e il razzismo in Italia
“Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare. Ma bisogna prenderla perché è giusta.”
(Martin Luther King Jr)
Cosa hanno in comune Martin Luther King, Karl Marx, Charles Darwin, Santa Chiara, Sigumund Freud, Leonardo Da Vinci, Ludwig Van Beethoven ed Italo Calvino?Secondo Corrado Augias sono tutti “Visionari“, gente che ha cambiato il mondo con la forza di un sogno, di una visione.
E come visioni appaiono, nelle “interviste immaginarie” che Augias ci regala coi protagonisti delle sue storie. Continua a leggere
Ho visto un’atea in tv: la televisione italiana e le minoranze
Restando sul filone dei Papi e dei Santi, ché in questi giorni non s’è parlato d’altro, approfitto della puntata speciale di Otto e Mezzo, per fare un piccola riflessione su un tema: le minoranze nella tv italiana. Domenica sera, infatti, Lilli Gruber ha mandato in onda un punto di vista diverso,in una puntata dal titolo: “E’ tutto santo quel che luccica?“. In studio c’erano Massimo Franco del Corriere, Padre Enzo Fortunato, Carlotta Zavattiero, autrice del libro “Le lobby del Vaticano“, e Adele Orioli, dell’UAAR (Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti).