Radunare 30 pensionati per una gita ma, invece di vendergli le classiche pentole, proporgli il loro funerale a rate, al grido di “paghi oggi e muori quando vuoi” e di “Rip Rip Hurrà!”. Basterebbe questo a descrivere la genialità assoluta di un programma come Nemico Pubblico, giunto alla seconda edizione e in onda da due settimane su Raitre. Un programma scomodo, senza freni, moderno, ritmato, divertente, che non guarda in faccia a nessuno. Uno dei pochi motivi per continuare a guardare la tv generalista. Già l’anno scorso ero rimasto sconvolto da come potesse, una roba simile, essere trasmessa in Rai. Continua a leggere
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Floris vs Giannini: in pratica due noiosissimi Ballarò
Attesa da tutti (ma forse anche no), la disfida del martedì sorride a Giannini che, col suo Ballarò, fa 2 milioni 503 mila spettatori (11,76% di share), mentre Floris, col suo DiMartedì su La 7, raggiunge 755 mila spettatori e il 3.47% di share.
Questo per quanto riguarda i numeri. perché s parliamo di qualità la sconfitta è per tutti, ma soprattutto per il pubblico.
Abbiamo assistito, infatti, a due versioni del vecchio Ballarò, condite giusto con qualche piccola novità tanto per darsi un tono. Uno spettacolo sempre uguale a sé stesso nelle idee, nella struttura, nei tempi, negli ospiti. Posso anche capire che squadra che vince non si cambia ma, perdonatemi l’insopportabile metafora calcistica, dopo 13 anni forse è il caso di svecchiarla, la Juventus ha smesso da tempo di schierare Boniperti e Sivori.
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Diciannovequaranta: Floris è il solito Floris, ma ora è perfino senza pubblico
Avendo già detto la mia su Giovanni Floris, sulle sue sopravvalutate capacità di conduttore, sullo stile, sulla sua assoluta incapacità innovativa, non pensavo di dover tornare a sparare sulla croce rossa. Ma come tacere di fronte all’esordio su La7 con un capolavoro come “Diciannovequaranta“?
Il ragazzo lo aveva anche detto: “sarà un omaggio a Enzo Biagi!”.
Infatti ha posizionato in studio una scrivania. E qui termina l’omaggio a Biagi. Tutto il resto è un omaggio a Ballarò.
Cartellina alla mano con gli occhi sempre fissi per leggere ogni parola, l’aria seria e grave, le solite noiosissime e didascaliche schede per presentare la “notizia del giorno”, il solito, noiosissimo, Nando Pagnoncelli per l’inutile sondaggio di fine puntata: cosa pensano gli italiani del gelato al ginseng? Continua a leggere
Colpo di Scena: la tv racconta il teatro e i suoi interpreti più grandi
Raitre è viva e lotta insieme a noi, ma soprattutto tira fuori un altro piccolo gioiello di buona tv: Colpo di Scena.
Condotto da Pino Strabioli e scritto insieme a Fabio Masi e Assunta Magistro, il programma propone il ritratto di otto grandi del teatro italiano del novecento: Dario Fo,
Paolo Poli, Giorgio Albertazzi, Franca Valeri, Piera degli Esposti, Valentina Cortese, Gigi Proietti, e Carlo Giuffré. Ogni domenica un’intervista che ripercorre la carriera dell’artista e, in parallelo, un pezzo di storia del nostro Paese.
Ma non solo, perché nel progetto sono coinvolti anche gli studenti dell’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico e la Juniorchestra dell’Accademia Santa Cecilia che esegue La Gazza Ladra di Rossini, sigla del programma. Continua a leggere
Nemico Pubblico: da Valentino Rossi vi fate rapinare, dagli zingari no
“Ma perché se Valentino Rossi, che è un miliardario, sottrae soldi al fisco e quindi ad ognuno di noi, nessuno va sotto casa sua a protestare, ma se uno zingaro ti entra in casa a rubarti l’oro, pensi che gli dovrebbero sparare?”.
Scordatevi il politicamente corretto, perché su Raitre (che sembra improvvisamente rivitalizzata) è sbarcata la “stand up comedy” di Giorgio Montanini.
Questo novello Lenny Bruce divora il palco per 25 minuti di denuncia sociale dissacrante, azzanna la carne viva delle coscienze con una satira tagliente, denuda lo spettatore e gli sbatte in faccia le sue ipocrisie. Ma la cosa più bella è che mentre lui ti arriva addosso come un tir, tu ridi come un cretino. Continua a leggere
Augias, Visionari: Martin Luther King e il razzismo in Italia
“Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare. Ma bisogna prenderla perché è giusta.”
(Martin Luther King Jr)
Cosa hanno in comune Martin Luther King, Karl Marx, Charles Darwin, Santa Chiara, Sigumund Freud, Leonardo Da Vinci, Ludwig Van Beethoven ed Italo Calvino?Secondo Corrado Augias sono tutti “Visionari“, gente che ha cambiato il mondo con la forza di un sogno, di una visione.
E come visioni appaiono, nelle “interviste immaginarie” che Augias ci regala coi protagonisti delle sue storie. Continua a leggere
Stasera Hugo Cabret: un film emozionante e un grande omaggio al cinema
In questi giorni Se Telecomando si prende una piccola vacanza ma, come sempre, vi lascia con un suggerimento per la serata.
Stasera, infatti, alle 21:05 su Raitre, va in onda Hugo Cabret, il capolavoro visivo di Martin Scorsese del 2011.
Visto al cinema, con un 3d straordinario (la sequenza iniziale, per esempio, è di un fascino incredibile), esprime certamente al meglio le sue potenzialità, ma anche in tv, specie se avete uno schermo in alta definizione, e magari un impianto audio dolby surround, fa la sua bella figura. Continua a leggere
Glob, diversamente italiani: il ritorno di Enrico Bertolino in Rai
Enrico Bertolino è intelligente, garbato, sicuramente piacevole (anche se, essendo un comico, dovrebbe anche fare ridere ed è la cosa che gli riesce peggio), e il suo ritorno su Raitre con Glob, il format satirico sul mondo della comunicazione, è certamente una buona notizia, soprattutto per una rete che negli ultimi mesi ha avuto non pochi problemi.
Il sottotitolo di quest’anno è “Diversamente Italiani” perché,spiega lui stesso, “quest’anno non parleremo solo di comunicazione, ma anche del fatto che l’unica cosa che unisce gli italiani è che non sopportano di stare uniti. Ma questo Paese è fatto anche di lobby, di corporazioni, di tribù”.
La trasmissione, prevede i contributi del linguista Stefano Bartezzaghi, della giornalista di costume Candida Morvillo, di Fabrizio Casalino (che fa uno Schulz abbastanza divertente che prende in giro l’Italia) e di Alice Mangione che propone Betty Fan Page “la figlia del web che twitta posta tagga commenta” e cerca di parlare in 140 caratteri. Continua a leggere
Fuori Quadro, viaggio attraverso l’arte contemporanea

Achille Bonito Oliva con Oliviero Toscani
Un tuffo nel meraviglioso mare della storia dell’arte. Giusto il tempo di fare quattro bracciate, di sentirsi vivi, poi fuori ad asciugarsi senza nemmeno aver sentito il peso della nuotata.
Ecco cos’è “Fuori Quadro“, titolo bellissimo per la nuova striscia domenicale curata da Achille Bonito Oliva.
Il grande critico d’arte, uno dei più famosi al mondo, certamente il numero uno in Italia, erede del mai dimenticato Giulio Carlo Argan, ci propone un format dinamico, compatto, intrigante, che ci porta dentro l’arte contemporanea con fare raffinato e mai didascalico.
Ogni settimana la puntata affronta un tema (domenica scorsa era l'”arte totale”, domani sarà “siamo tutti nervosi”).
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Un hotel, sei stelle, e quel cromosoma di troppo

I protagonisti di Hotel 6 Stelle
La Raitre di Andrea Vianello comincia ad infilare qualche colpo giusto (tra cui la bella striscia domenicale sul mondo dell’arte a cura di Achille Bonito Oliva di cui vi parlerò nei prossimi giorni) anche se non è ancora premiata dagli ascolti. Insomma, fa il servizio pubblico, e propone qualche prodotto di qualità.
Una di queste è “Hotel 6 Stelle“, la cui prima puntata è andata in onda lunedì alle 23:10.
L’hotel è un lussuoso complesso della catena Melia a Roma, che ha messo a disposizione le proprie strutture per un speciale tirocinio di sei settimane in collaborazione con l’ Associazione Italiana Persone Down (AIPD).
Le sei stelle sono, come avrete capito, sei meravigliosi ragazzi affetti dalla trisomia 21 che hanno la possibilità di confrontarsi col mondo dl lavoro, seguiti ed accompagnati da tutor e da volontari della AIPD Continua a leggere