Radunare 30 pensionati per una gita ma, invece di vendergli le classiche pentole, proporgli il loro funerale a rate, al grido di “paghi oggi e muori quando vuoi” e di “Rip Rip Hurrà!”. Basterebbe questo a descrivere la genialità assoluta di un programma come Nemico Pubblico, giunto alla seconda edizione e in onda da due settimane su Raitre. Un programma scomodo, senza freni, moderno, ritmato, divertente, che non guarda in faccia a nessuno. Uno dei pochi motivi per continuare a guardare la tv generalista. Già l’anno scorso ero rimasto sconvolto da come potesse, una roba simile, essere trasmessa in Rai.
Invece, seppure relegato alla domenica sera quasi a mezzanotte, è un atto di coraggio e di sfida che il pubblico mostra di apprezzare (se è vero che fa tra il 5 e il 6% di share,ma l’anno scorso toccava anche il 7,5%), una delle poche mosse veramente coraggiose e azzeccate del direttore Andrea Vianello.
Giorgio Montanini è strepitoso: istrionico, cinico, a tratti cattivissimo, come deve essere la Stand Up Comedy. Fustiga a destra e a manca, senza risparmiare nessuno. Perfino gli ospiti (una delle novità di quest’anno) vengono massacrati. In questa edizione, che dura circa 25 minuti in più rispetto a quella dello scorso anno (che durava circa mezzora), oltre ai classici pezzi di stand up, e agli esperimenti sociali (candid camera in luoghi pubblici, per testare le reazioni di gruppo) c’è appunto lo spazio per l’ospite ma anche per le “tesi insostenibili” di Filippo Giardina (coautore del programma fin dall’anno scorso), intervistato dai corrispondenti dei giornali esteri, che denuncia “il fascismo di twitter” perché “i poveracci twittano selfie e i vip si fanno propaganda” e monita “vi dovete rendere conto che la maggior parte di voi è nata pubblico e resterà pubblico” proprio mentre io sto twittando (maledetto).
Come se non bastasse, a tutto questo si aggiunge la surreale “The Emoticons” di Francesco De Carlo, una satira sulla moda delle serie tv, girata, appunto,tutta con le immancabili faccine che infestano da anni qualunque conversazione. I due comici sono entrambi componenti, con Montanini, di Satiriasi, il gruppo di comedians che va in onda su Comedy Central con Stand Up Comedy.
Il comico marchigiano apre la puntata con un attacco agli animalisti, prosegue con la candid sui pensionati, il pezzo sulle signore in spiaggia col gabbiano e chiude con la critica ad un Esopo protocapitalista per aver inventato la storia della Cicala e della Formica. Poi intervista la giovane attrice Elisa Billi, e ne approfitta per disintegrare Manuela Arcuri: “la Arcuri? Ma non è morta?”.
Insomma, non si vedeva una cosa così dirompente nella tv italiana dai tempi di Boris. Nemico Pubblico è un programma unico, che in pochi minuti spazza via decenni di comicità televisiva deprimente, la comicità dei tre minuti, fatta di luoghi comuni, di suocere, di finti idraulici e di tormentoni insopportabili. Quella comicità fatta “per piacere a tutti”. Ma, come dice bene Montanini, “se io faccio una battuta che piace sia a te che hai 40 anni che a tuo figlio di 8 anni, o il bimbo è un genio, o tu sei un ritardato!” Se volete un consiglio, non perdetevi nemmeno un minuto di Nemico Pubblico, e mi ringrazierete, perché non c’è niente di simile in tv. Anzi, siccome sono generoso, vi posto il link per recuperare le prime due puntate. La terza andrà in onda domenica prossima, alle 23:40,su Raitre.
Otello Piccoli
Sono sconvolta, ma lo guarderò
Addirittura sconvolta?
Daje Otello!
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Visto. Montanini è molto mediocre. E quindi molto presuntuoso. Non ha ritmo, è un attore che recita. E purtroppo non ha niente da dire: se gli togli le battute, che sono proprio deboli e scritte male, il succo del discorso è sempre banale. Infatti lo trasmette la Rai. Lui e quelli di Satiriasi tipo il loffio Giardina sanno come farsi pubblicità ma sono proprio delle pippe.