“Ma perché se Valentino Rossi, che è un miliardario, sottrae soldi al fisco e quindi ad ognuno di noi, nessuno va sotto casa sua a protestare, ma se uno zingaro ti entra in casa a rubarti l’oro, pensi che gli dovrebbero sparare?”.
Scordatevi il politicamente corretto, perché su Raitre (che sembra improvvisamente rivitalizzata) è sbarcata la “stand up comedy” di Giorgio Montanini.
Questo novello Lenny Bruce divora il palco per 25 minuti di denuncia sociale dissacrante, azzanna la carne viva delle coscienze con una satira tagliente, denuda lo spettatore e gli sbatte in faccia le sue ipocrisie. Ma la cosa più bella è che mentre lui ti arriva addosso come un tir, tu ridi come un cretino.
Il comico marchigiano presenta uno spettacolo forte, in cui alterna brevi monologhi live con un linguaggio duro e sarcastico (che a volte si fa più dolce, come a voler ammansire, coccolare il suo pubblico, rassicurarlo, prima di schiaffeggiarlo) a candid camera ai limiti della provocazione.
Se parla di razzismo chiama i neri “negri”, ma poi dice che Balotelli è bianco, perché il razzismo è sociale. E a quelli che si lamentano dicendo “i negri ci tolgono il lavoro” lui risponde: “ma se la metà di voi sono laureati e hanno un contratto a progetto. Magari te lo levano sto lavoro di merda che c’hai!”
E se parla di capitalismo dice: “il capitalismo è il sistema migliore che c’è! Se nasci dalla parte giusta.”
Anche le candid sono forti e aggressive.
Nella prima chiude un migrante in un cassonetto degli indumenti usati, poi vestito da operaio provocagli astanti che protestano perché lui vuol trasportarlo via sul camion dentro al cassonetto. E quando quello minaccia di darsi fuoco lì dentro, lui gli spruzza l’estintore. Poi finge che sia svenuto e se la svigna lasciando il cassonetto sul posto.
Nella seconda, prima abbandona il nonno in carrozzella sulle strisce pedonali, poi gli frega la pensione per pagare le bollette, lo lascia attaccato con una catena (e se poi mi rubate la carrozzina? Costa 1500 euro!) tra le proteste generali.
Lo scopo, come dice lo stesso autore, non è di lanciare un messaggio, ma di spingersi oltre i limiti per testare le reazioni. Più che un messaggio sociale, insomma, un test sociologico.
Sui titoli di coda offre da bere agli spettattori delle prime file.
Insomma, aggressivo, intelligente, creativo, Montanini è un mostro di bravura e porta in tv un genere finora ritenuto tabù, con una formula innovativa e, a quanto pare, al momento anche vincente, se è vero che la prima puntata ha fatto il 7% di share su Raitre in seconda serata, con quasi un milione di telespettatori mentre quella di ieri è arrivata al 7,50% e ha superato il milione.
La trasmissione è confezionata in modo assolutamente perfetto: 25 minuti a grande ritmo e risate assicurate.
La prossima puntata va in onda martedì intorno alle 23:20 (dopo Ballarò) su Raitre, e vi consiglio di non perderla.
Ps: può valere la pena dare un’occhiata al suo sito ufficiale.
Otello Piccoli
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L’ha ribloggato su standupcomedy2016e ha commentato:
La stand up in tv, tratto da Se Telecomando