Eccezionale Veramente: la guerra del pompino

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Gabriele Cirilli

Cazzo, figa, fregna, minchia, me la sono fatta, m’ha inculato, che scopata, l’ho stesa, la trapano, la sventro, la faccio godere come nessuno mai, le apro le cosce, e così via.
Sono tutte battute concesse ai comici, soprattutto se maschi.
Ma cosa succede ad una donna che sale sul palco e dice: “io ho un problema, sono bravissima a fare i pompini. Solo che non mi piace farli”?
Succede che il pubblico rumoreggia e che due giudici, abituati a girare film in cui mettono la faccia nelle tette della modella di turno, si scandalizzano.
I pompini? Ma siamo pazzi? Una donna che apre la bocca e la richiude sul membro di un maschio? Ma le donne con la bocca devono baciare i bambini, come diceva De Niro, i pompini li fanno le puttane.A sbattere contro il muro dell’ipocrisia è stata ieri  Clara Campi, che forse non ha portato un pezzo in cui si muore dal ridere, anche se un paio di battute erano veramente ben assestate, ma che ha portato un monologo coraggioso e quantomeno diverso.
Così il pubblico ha rumoreggiato (le hanno urlato di fermarsi) e la giuria ha storto il naso.
Ma è successo qualcosa di ancora più grave: la regia ha mandato in onda il pezzo, tagliandolo in fase di montaggio. Insomma, la ragazza andava punita!

Clara Campi

Ma ricapitoliamo un attimo: Eccezionale Veramente è un talent (?) di comicità dedicato, evidentemente, al pubblico orfano di Zelig.
I soliti 3 minuti, in cui esprimere qualcosa di più di qualche battuta è quasi impossibile, e il solito carosello di battute banali, luoghi comuni, giochi di parole, suocere, fidanzate, gay, calcio, shopping e via.
Pochi si sono distinti in queste puntate, gente come Luisanna Vespa, Romina Carancini, e in parte Renzo Sinacori, che tra i mille luoghi comuni sulla Sicilia, infila qualche perla notevole.
Il resto è praticamente il nulla.
In un format ad originalità zero, divertimento poco, scelta dei protagonisti davvero discutibile.
Il presentatore è un imbarazzante Gabriele Cirilli, che ci inonda di battute penosissime, perfino lette male! Come abbia fatto ad avere successo è un mistero. Anzi no. Siamo pur sempre in Italia.

Cirilli 2

In giuria siedono nell’ordine:
Diego Abatantuono, che per quanto mi riguarda è stato un grande attore, ma mai un grande comico. E si vede dai giudizi che esprime.
Paolo Ruffini, che invece non è nemmeno una decente spalla da cinepanettone, e non si capisce dall’alto di quale esperienza possa giudicare dei comici. Così sta lì a dire: “ah ma tu mica vieni dai villaggi? Sì? Mi piace allora ti promuovo!”. Per dire la sua cultura comica.
Infine Selvaggia Lucarelli, che ormai è elevata a opinionista, ma che quantomeno a volte dice cose sensate e azzecca qualche critica. Insomma un palato almeno più raffinato degli altri. Ma nulla più.
Con loro, ogni settimana, un quarto giudice d’eccezione. Ieri sera era Massimo Boldi, uno dei principali assassini della commedia all’italiana.

Boldi

Ecco, sentire Boldi accusare Clara Campi di cercare scorciatoie parlando di pompini, beh, è stata la battuta migliore della serata. Lui, che per far ridere prende i pescespada nel culo, dovrebbe avere il coraggio di tacere, e invece no, si esprime con aria saggia.
Chiaro che Clara non è passata, non ci si poteva aspettare di meno, però almeno ha portato sul palco un tema: a un pubblico abituato ad essere imboccato, non puoi chiedere di mangiare da solo, o, addirittura, di scegliere dal menu. C’è solo da servigli un pasto preriscaldato e da presentargli il conto. Che pagheranno soddisfatti.

19 pensieri su “Eccezionale Veramente: la guerra del pompino

  1. Stimo Clara e gliel’ho fatto capire. L’ho vista dal vivo ed è stata applauditsstima e apprezzatissima al comicus l’anno scorso. Al di là dei giudizi teniamo conto che è una che i suoi sassolini se li toglierà molto presto. Avrà il suo successo che merita e glielo auguro di cuore ma come dicono sul finale del gladiatore: “non oggi, ispanico, non oggi.”

  2. Purtroppo anche La7 deve comportarsi da vera televisione commerciale. Basterebbe non parlare neanche di queste cose, non fare notizia: un format non resta in piedi perchè è bello ma perchè se ne parla. Anche giudicare e indignarsi non serve a niente, purtroppo 😀

      • Ciao signor “lettore”. “Cultura comica” era un modo sintetico per esprimere “la sua preparazione nel campo della comicità”, ma la prossima volta sarò meno sintetico.
        E il tema non è il pompino ma il fatto che “a un pubblico abituato ad essere imboccato, non puoi chiedere di mangiare da solo, o, addirittura, di scegliere dal menu. C’è solo da servigli un pasto preriscaldato e da presentargli il conto. Che pagheranno soddisfatti.”
        Di solito funziona così, quando metti i due punti ciò di cui parli viene dopo.
        Buona giornata.
        Ah, e non sono un giornalista, ma uno spettatore che esprime le sue opinioni. Finché non sarà vietato, of course.

  3. a me il pezzo non è piaciuto….che si parli in maniera scurrile o meno trovo che la comicità sia veramente di basso livello in questa trasmissione, ma la mia è un’opinione soggettiva e penso che l’arte di far ridere sia ben altra cosa.

    • Ovvio, i gusti sono tutti legittimi. Però il pezzo è stato tagliato, e ha perso sicuramente il suo senso. Poi, magari, non faceva ridere nemmeno intero, ma non è questo il punto del contendere, a mio parere.

  4. Ho visto il video e credo che quel che abbia infastidito sia il fatto che abbia ridicolizzato l’atteggiamento di tutti quegli uomini che fanno mostra delle proprie relazioni sessuali come se si trattasse di trofei, a dimostrazione dell’essere maschi virili, ovviamente sciupafemmine.
    In questo monologo Chiara ha risposto: “Sai che c’é? Non me ne frega nulla di venire a letto con te, manco mi piace, eppure sono brava eh! Dovresti semmai ringraziarmi perché t’ho fatto un favore”. Questo credo che li abbia piccati nell’orgoglio motivo per il quale non hanno saputo riderci sopra e se la sono presa. Altro che scorciatoie, le scorciatoie sono altre…appunto!! Brava Chiara!!

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