Al ritorno dalle vacanze estive vi avevo detto che stavo lavorando ad un progetto che mi avrebbe portato per un po’ a scrivere di meno sul blog.
Ed ecco il risultato: Se Telecomando sbarca a teatro con un monologo in stile Stand Up Comedy dal titolo “La Tv Fatta a Pezzi“, la cui “Prima” ufficiale avrà luogo il 21 dicembre al MoltiVolti di Palermo.
Tutto nasce dall’incontro con Roberto Pizzo, attore palermitano attualmente impegnato col gruppo “Cristiano Pasca e i Ricoverati” che è talmente folle da avermi chiesto di provare a trasportare i post del blog in un testo comico. Il lavoro è iniziato a luglio con una prima stesura. Prova dopo prova, col contributo fondamentale di Roberto e della sua esperienza nel campo della recitazione, il testo è stato affinato, limato, ed è giunto ad una sua stesura definitiva, per quanto un testo di questo tipo possa avere una stesura definitiva. Continua a leggere
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Un buon non compleanno a Se Telecomando: sei mesi di blog
Se Telecomando compie sei mesi, e io ne approfitto per fare il brunello e pubblicare un minipost della serie “facciamo il punto”, risparmiandomi l’analisi del programma tv di oggi.
Partiamo da una domanda: cosa spinge una persona a diventare un blogger? Innanzitutto il delirio narcisistico di pensare che agli altri interessino tantissimo le tue paranoie (figuriamoci un post pieno di inutili statistiche come questo), siano esse politiche, sociali, culturali, filosofiche, ludiche. L’idea, cioè, che tu scrivi per fare un servizio agli altri e non per esaltare la tua autostima.
Detto questo, al netto del contenuto, esistono due tipologie di blogger: il saltuario ed il costante. Continua a leggere
American Horror Story Coven, tremate le streghe son tornate
Da un paio di settimane, il canale Fox ha iniziato a trasmettere la terza stagione di American Horror Story. Se qualcuno non l’avesse mai vista, la consiglio caldamente.
Una delle sue principali caratteristiche è quella di essere concepita in modo da avere storie, trame e ambientazioni diverse nelle varie stagioni che sono, quindi, del tutto sconnesse tra loro. L’unico collegamento tra esse, oltre ovviamente al filone horror, è il cast, che infatti, in linea di massima, è sempre lo stesso.
La prima stagione, intitolata “American Horror Story: Murder House” narra le vicende di una famiglia in preda a dispute interne, trasferitasi in una nuova casa a Los Angeles.
Oltre agli screzi personali, la coppia in crisi (Vivien e Ben Harmon interpretati da Connie Britton e Dylan McDermott) e la loro figlia adolescente (Violet interpretata da Taissa Farmiga) si trovano alle prese prima con una vicina molto invadente e non del tutto onesta (interpretata dalla meravigliosa Jessica Lange), poi con delle strane presenze in casa.
La storia avrà tantissimi risvolti decisamente imprevedibili. Continua a leggere
The Tomorrow People: copia tanto e spiega troppo

Stephen si trasforma in Neo
A metà strada tra Matrix ed X Men, la nuova serie tv trasmessa da Italia1 “The Tomorow People” lascia un po’ perplessi.
In alcuni tratti, è vero, la storia ti prende. E bisogna ammettere che, per quanto riguarda gli effetti speciali, la produzione è decisamente migliore di tante altre. Ma poi tutto pare fermarsi qui.
Proprio perché sembra un po’ troppo scopiazzato, come dicevo prima.
Stephen (Robbie Amell) è una ragazzo con apparenti problemi di sonnambulismo. Insomma si sveglia un po’ dappertutto, soprattutto tra le lenzuola della coppia di vicini che, come potete immaginare, la prende benissimo. La madre e la sua migliore amica Astrid sono preoccupatissime: potrebbe finire come suo padre, che era strano assai.
Improvvisamente però, proprio come Neo, viene rintracciato da una tizia (Cara, al secolo Peyton List) che lo porta in un sotterraneo dove scopre l’esistenza di tanta gente come lui. Continua a leggere
The Apprentice: Il Boss e quattordici ragionieri Fantozzi

Il Boss Flavio Briatore
Quattordici ragionieri Fantozzi tremano davanti alla finta porta del megadirettoregalattico in attesa che squilli il finto telefono e la finta segretaria li faccia entrare. Il silenzio è assoluto, gli sguardi bassi.
Improvvisamente lo squillo e lei, senza scoppiare a ridere, dice: “Il Boss vi aspetta”.
Tu ti aspetti di trovare Totò Riina, invece dentro ci sono due tizi anonimi e, tra loro, una poltrona in pelle umana.
Improvvisamente, una figura dai capelli argentei fa la sua apparizione. L’uomo si siede, li guarda con aria gravissima e dice loro: “salve, sono Flavio Briatore (nemmeno fossimo al Bagaglino, nda), ma d’ora in avanti, per voi, sono il Boss”.
A quel punto vorresti solo essere Enrico Ghezzi per montare una puntata di Blob con questa scena seguita dalla pernacchia di Totò. Continua a leggere
Relazioni Pericolose: uomini che manipolano le donne
Michigan 1998: Christine Marie è una madre single mormona e, nonostante la sua religione vieti i rapporti al di fuori del matrimonio, ha una relazione con un uomo.
Pentita, chiude la storia e si confessa, ma il vescovo la scomunica.
Lei è in preda al terrore, la scomunica le impedirà di rivedere i suoi figli nell’aldilà.
Decide così di farsi ribattezzare e dopo due anni di emarginazione riesce nel suo intento.
Ma una notte ha un sogno rivelatore: un uomo le annuncia che staranno insieme per sempre.
Alla ricerca di un mormone single Christine Marie decide di trasferirsi nello Utah, patria dei mormoni.
Un giorno viene invitata ad una festa e conosce Adam. Lui è ateo, e lei si convince che questa è la prova che Dio le chiede di affrontare, quindi accetta di continuare a vederlo.
Dopo qualche giorno di frequentazione Adam tenta un approccio ma lei, ancora scottata dalla scomunica, lo respinge. Continua a leggere
Servizio Pubblico Più: Santoro reinventa il Talk Show
Se c’è qualcuno in Italia capace di sperimentare ed innovare nel campo del talk show e della tv di servizio, quello è Michele Santoro.
Già il suo Servizio Pubblico, senza editore, senza una rete telvisiva, sovvenzionato dai telespettatori, e trasmesso su internet e sulle tv locali è stato un piccolo grande miracolo a livello planetario.
La scorsa domenica Servizio Pubblico va oltre, inventando un nuovo format.
Il titolo della puntata, Inferno Atomico, si riferisce all’incredibile situazione della Terra dei Fuochi, ma anche al fatto che tanti, troppi documenti compromettenti su quanto accaduto tra Napoli e Caserta in questi 20 anni, sono stati resi pubblici solo ora, e che tantissimi altri sono ancora sotto segreto.
In studio c’è Sandro Ruotolo, con il collaboratore di giustizia Carmine Schiavone (il cugino del famigerato Sandokan). Continua a leggere
Sconosciuti: Raitre non cerca Vip ma incredibili storie comuni
Simona Ercolani è nota soprattutto per essere l’ideatrice di programmi come “Sfide“, ottimo format che racconta vite di sport, presentato dal 2012 da Alex Zanardi, e per essere tra gli autori di Chi l’ha visto.
Da tre anni ha fondato e dirige la Stand by Me, con la quale ha prodotto l’ultima novità in casa Raitre: Sconosciuti.
Si tratta di un incoraggiante esperimento di televisione diversa, che per una volta mette da parte le storie dei Vip, coi loro problemi surreali, e il loro lusso da sfoggiare, per entrare a piedi uniti nelle storie di vita quotidiana di un pezzo d’Italia reale.
Quelle che si raccontano sono vite difficili, ma, allo stesso tempo, pressoché normali (magari non troppo), storie forti ma di gente semplice, di quelle che potrebbero capitare a ciascuno di noi, e che ci restituiscono emozioni, passioni, successi, sconfitte, voglia di riscatto. Continua a leggere
Boris, il capolavoro che ha denunciato la tv “a cazzo di cane” (III Parte)

Alessandro e Mariano (Alessandro Tiberi e Corrado Guzzanti)
Nella prima e nella seconda parte (cliccate sui link per leggerle) vi ho dato un assaggio di tutti i protagonisti più significativi di Boris.
Ma non si può chiudere il discorso senza la vera guest star della serie.
Per gran parte degli episodi della seconda stagione, infatti, partecipa alle riprese anche Corrado Guzzanti, con ben due ruoli.
Il primo è quello di Mariano Giusti interprete del perfido Conte ne Gli Occhi Del Cuore2.
Borderline, violento, piromane, Mariano è folgorato sulla via dell’Abruzzo dall’apparizione di Gesù Cristo che gli chiede uno strappo sulla Roma-L’Aquila, e lo convince che deve molare il ruolo del cattivo per interpretare il Beato Frediani nel nuovo prodotto della rete.
Ma viene subito stoppato con una motivazione inappellabile: il Beato Frediani è un ruolo da serie A e dev’essere interpretato da un attore da serie A: Fabrizio Frizzi.
Mariano è frustrato e se la prende perlopiù con Alessandro, minacciandolo costantemente con la mazza da baseball, distruggendo tutti i suoi effetti personali, costringendolo a pregare con lui. Continua a leggere
Con Lol:) Raidue tocca il fondo e comincia a scavare
Se non avete mai capito perché gli americani sfottono continuamente i canadesi, Raidue ha la risposta per voi.
Va infatti in onda, sulla seconda rete della tv di Stato, “Lol:)” , col sorrisetto già nel titolo, perché se sperano che sorridano i telespettatori stanno freschi.
Lol:) è , per l’appunto, una sitcom canadese, o meglio una striscia di circa 7 minuti, che va in onda su Raidue alle 21, e bastano pochi attimi di visione per chiederti che faccia possa avere il dirigente che ne ha approvato l’acquisto coi soldi dei contribuenti.
Per chi non lo sapesse, Lol è l’acronimo di “laughing out loud”, e si usa soprattutto nelle conversazioni via chat, per indicare un fare scherzoso, o grasse risate. Proprio quelle che promette la presentazione: “Cinque attori comici, nei panni di personaggi sempre diversi, creano situazioni esilaranti e garantiscono risate e divertimento”.
I nuovi campioni della commedia, Réal Bossé, Martin Drainville, Antoine Vézina, Sylvie Moreau e Julie Ménard, praticamente i fratelli Marx del terzo millennio, magistralmente diretti da Pierre Paquin, ci regalano momenti di inarrivabile comicità.
Una coppia è seduta al tavolo di un ristorante e lui fissa morbosamente le gambe della ragazza al tavolo di fronte. Arriva il sommelier con la bottiglia, ma lui non lo degna di uno sguardo. Quindi il sommelier si rivolge a lei che, prima approva, poi prende la bottiglia e la rompe in testa al compagno. Risate (registrate).
In astronave lei sta ai comandi, lui si finge sonnambulo per palparle i seni. Lei gli mette le mani a posto e se ne va. Lui apre gli occhi per far capire che fingeva e schiocca le dita dispiaciuto. Risate, come sopra. Continua a leggere