Il ritorno di C’era Una Volta (per saperne di più clicca qui), coi primi due episodi della terza stagione, non ha affatto deluso le aspettative. Anzi.
Il primo episodio si apre e dopo un minuto siamo già in mezzo all’azione, con Emma, Biancaneve, il Principe Azzurro, Tremotino, Regina e Hook che navigano verso l’Isola Che Non C’è, per salvare Henry, e devono vedersela con le sirene.
Intanto il ragazzo, rapito da Greg e Tamara, finisce nelle mani di Peter Pan.
La prima cosa che si nota è l’assenza di Storybrook, cioè la trama principale che si svolge nel “mondo reale”, che poi è la chiave della serie. Ma la cosa non pesa più di tanto, anche perché l’ambientazione quasi dark dell’Isola Che Non C’è è veramente affascinante.
Si vede chiaramente che gli sceneggiatori sono gli stessi di Lost.
Dimenticatevi i libri di James Matthew Barrie, così come i cartoni animati e i bei film tratti da questi. Dimenticatevi gli arcobaleni, i giochi, le storie, le risate e perfino le esultanze. Qui i Bimbi Sperduti sono, praticamente, una vera e propria tribù agli ordini di un Peter Pan crudele ed oscuro, che la voce insopportabile del doppiatore italiano rende ancor più il demonio raccontato da Capitan Uncino.
Ed in effetti, a pensarci bene, tutta l’isola sembra osservata dal punto di vista del pirata, e in men che non si dica ti ritrovi a tifare per lui contro l’eroe della tua infanzia. Magie di questa meravigliosa serie tv.
Intanto, nella foresta incantata, seguiamo due storie: Belfair che si risveglia davanti a Mulan e alla Bella Addormentata, e, con un salto nel passato, lo scontro tra Regina e Biancaneve per il trono.
Intanto Tremotino, che si è staccato dal gruppo, cerca di liberarsi dal suo passato (simboleggiato da un piccolo pupazzo regalo dl padre) ma sembra non riuscirci.
Alcuni dialoghi sono assolutamente strepitosi, come quello tra Emma e i genitori, in cui lei si stupisce del loro continuo ottimismo (e che cavolo, quei due sono Biancaneve e il Principe Azzurro, ma che pretendi?), o quello tra Emma e Hook sulle fiabe di Peter Pan che vengono raccontate ai bambini.
Hook: a proposito di questi racconti, come mi dipingono? Sì, cattivo, ma anche bello, immagino.
Emma: sì, se ti piacciono i baffi impomatati e la permanente!
Hook: dal tono, deduco che la permanente non va di moda
Per non fare troppo spoiler, doveste ancora recuperare i primi due episodi, aggiungerò solo che l’eroe (o l’eroina, trattandosi in questo caso di Emma) sembra finalmente prendere coscienza di sé, anche se la cosa riserverà una sorpresa, così come la presenza di Excalibur, che a prima vista sembra una nota stonata. La banalità non è di casa, in questa serie!
Carina anche la citazione da “Hook” di Steven Spielberg, quando Capitan Uncino minaccia il bimbo sperduto: “ricordati cosa ho fatto a Rufio!”.
Insomma, si annuncia una terza stagione al livello delle prime due, se non addirittura migliore. Staremo a vedere.
Non per nulla è la mia serie preferita dopo Doctor Who. E le uniche due che guardo!!!
😛
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