Schiavizzata, stuprata e torturata con regolare contratto

Coleen, nella fiction, sta per essere frustata da Cameron

Coleen, nella fiction, sta per essere frustata da Cameron

Nel 1977 Coleen Stan, una ragazza dell’Oregon, ha solo 20 anni, e vuol fare una sorpresa agli amici, raggiungendoli in California in autostop. A darle un passaggio è una giovane coppia con una bimba neonata.
Coleen non arriverà mai in California, perché Cameron e Janice Hooker la rapiscono e la portano in uno scantinato. Qui la ragazza viene fatta salire su uno scalino, e viene appesa per i polsi. Quindi Cameron dà un calcio allo scalino lasciandola penzolare ed iniziando a frustarla. Lei urla disperata. Chi sono quei due? Perché stanno facendo questo? Perché a lei? E quando finirà? Poi lui e Janice cominciano a fare sesso.
Infine la legano nuda ad un tavolo, le chiudono la testa in una scatola di legno e vanno via.
Le torture continuano quotidianamente per circa un’ora al giorno. Le altre ventitré  le passa legata, con la testa chiusa nella scatola. La ragazza soffre per la claustrofobia, ha attacchi di panico continui. Ma più piange, si dispera, urla, più viene punita con frusta e catene.

Dopo le prime due settimane di prigionia, Hooker chiude Coleen in una grossa bara di legno con un buco per un fon che viene tenuto costantemente acceso per far entrare aria. Alla claustrofobia, si aggiunge il rumore insopportabile, h24, del fon posizionato accanto alla sua testa.
Dopo tre mesi di prigionia l’aguzzino le racconta di far parte di una grossa rete di trafficanti di schiavi molto più crudeli e vendicativi di lui. Questa rete pretende che lei sia ufficialmente registrata come sua schiava, pena grandi sofferenze. Inoltre la “Compagnia“, questo il nome del gruppo, perseguiterà lei e la sua famiglia al minimo segno di ribellione.
Coleen accetta e firma un contratto di schiavitù. Da quel momento è ufficialmente sotto padrone. E la sua volontà è così debole che inizia a credere che quello sia il suo dovere.

Nella bara

Nella bara

In cambio della sottomissione volontaria la ragazza riceve alcuni privilegi, come quello di poter uscire dalla bara per fare le pulizie di casa. Naturalmente, sempre con la catena al collo. E, naturalmente, viene punita a frustate con motivazioni sempre più futili.
All’undicesimo mese di prigionia Coleen viene bendata e legata al materasso. Prima la coppia fa sesso sul suo corpo, poi lui la stupra.

Qui qualcosa si incrina nel rapporto tra i due. Janice ha appositamente spinto il marito allo stupro per metterlo alla prova. Lei infatti, pur di non subire la furia sadica di Cameron, ha accettato l’idea che lui avesse una schiava, ma solo a condizione che non ci avrebbe fatto sesso.
Dopo un anno di prigionia, Colen viene presa e portata nel loro appartamento. La sua nuova abitazione è una scatola di legno posizionata sotto il letto della coppia. Sempre al buio, sempre incatenata, sempre nuda.

Coleen Stan prima di essere rapita

Coleen Stan prima di essere rapita

Al diciottesimo mese di prigionia la coppia ha una seconda figlia e Coleen viene invitata a vedere la bambina. Un attimo di condivisione familiare, poi di nuovo nella scatola.
Al ventesimo mese la prima uscita alla luce del sole. Prima Cameron la mette a lavorare in giardino, poi, piano piano, le permette di fare dei piccoli giri intorno all’isolato, anche da sola.
Le dice che molti vicini sono membri della Compagnia e che non deve fidarsi di nessuno.
Lei continua ad obbedire. Ormai è una schiava perfetta.
Quando la moglie è assente lui la violenta, salvo poi parlarle d’amore e di figli da fare insieme.

Ma la cosa più incredibile deve ancora accadere. Lui le concede di andare a casa per un week end, non prima però, di averla convinta della difficoltà di ottenere un permesso simile dalla Compagnia. Per metterla alla prova la costringe ad infilarsi un fucile in bocca e a premere il grilletto. Lei lo fa, ma il fucile è scarico. Adesso Cameron è sicuro che non verrà tradito.
Coleen manca da casa da quattro anni ormai, e si presenta dai suoi con Cameron, che si spaccia per il suo fidanzato. Lei ha talmente tanta paura di essere spiata e controllata che ai suoi non racconta niente. Anzi, quando Cameron torna a prenderla, dopo un solo giorno, i due si fanno scattare questa incredibile fotografia.

Coleen Stan si fa fotografare dai familiari mentre sorride abbracciata al suo aguzzino Cameron Hooker

Coleen Stan si fa fotografare dai familiari mentre sorride abbracciata al suo aguzzino Cameron Hooker

Ma ecco che, col passare del tempo, il rapporto tra Coleen e Janice inizia lentamente a cambiare. Leggono la Bibbia insieme e lei si prende cura delle bambine. Alla fine la ragazza viene anche portata a cercarsi un lavoro.
Intanto Cameron non è sufficientemente soddisfatto e inizia a desiderare più di una schiava. Comincia ad organizzare la costruzione di una grande gabbia sotterranea per le ragazze e costringe Coleen a scavare e ad aiutarlo. Anzi, le vuole dare il ruolo di “educatrice” delle future schiave.
E’ a quel punto che Janice crolla e decide di raggiungere Coleen al lavoro, di confessarle che non esiste nessuna Compagnia, e di convincerla e a fuggire.

Cameron Hooker viene arrestato, processato e condannato a 104 anni di carcere, mentre Janice ottiene l’immunità in cambio della testimonianza contro il marito. Confessa anche un precedente rapimento, finito con l’assassinio della vittima.
Coleen Stan ha passato sette anni e tre mesi, quasi duemilasettecentocinquanta giorni, rinchiusa, incatenata, frustata, torturata e stuprata, senza mai tentare la fuga.
Oggi aiuta le donne vittime di abusi.

Coleen Stan oggi

Coleen Stan oggi

Vi avevo già parlato di “Le Relazioni Pericolose“, la bella serie di docu-fiction in onda il venerdì alle 22:50 su Lei Tv, che ci racconta casi di donne manipolate, sfruttate e sottomesse, con la viva voce delle protagoniste (per leggere cliccate qui).
Ma questa è una storia che non potevo tenere per me. Andava raccontata..
Nella prossima puntata conosceremo Mary che, convinta dal missionario Ron Larrinaga a trasferirsi da lui con tutta la famiglia, finirà vittima di incredibili violenze.

Otello Piccoli

8 pensieri su “Schiavizzata, stuprata e torturata con regolare contratto

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  5. Dopo 4 anni torna dai genitori e non si accorgono di nulla? Non chiedono nulla? Non vedono segni di violenza? Come si può credere che esista una Compagnia del genere? Già dal primo giorno? Come si fa a non capire che sono i discorsi di un matto?

  6. Donna veramente stupida, aveva tutte le possibilita per ribellarsi ma non l’ha fatto….. Si vede che le piaceva il ruolo di sottomissione

  7. Donna veramente stupida, aveva tutte le possibilita per ribellarsi ma non l’ha mai fatto, forse le piaceva il ruolo di sottomissione

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