American Horror Story Coven, tremate le streghe son tornate

Da un paio di settimane, il canale Fox ha iniziato a trasmettere la terza stagione di American Horror Story. Se qualcuno non l’avesse mai vista, la consiglio caldamente.
Una delle sue principali caratteristiche è quella di essere concepita in modo da avere storie, trame e ambientazioni diverse nelle varie stagioni che sono, quindi, del tutto sconnesse tra loro. L’unico collegamento tra esse, oltre ovviamente al filone horror, è il cast, che infatti, in linea di massima, è sempre lo stesso.

La prima stagione, intitolata “American Horror Story: Murder House”  narra le vicende di una famiglia in preda a dispute interne, trasferitasi in una nuova casa a Los Angeles.
Oltre agli screzi personali, la coppia in crisi (Vivien e Ben Harmon interpretati da Connie Britton e Dylan McDermott) e la loro figlia adolescente (Violet interpretata da Taissa Farmiga) si trovano alle prese prima con una vicina molto invadente e non del tutto onesta (interpretata dalla meravigliosa Jessica Lange), poi con delle strane presenze in casa.
La storia avrà tantissimi risvolti decisamente imprevedibili. Continua a leggere

Un po’ Streghe un po’ Beautiful, il mix non funziona

Joanna Beauchamp (Julia Ormondè una strega immortale vittima di una maledizione. Da secoli, ogni trent’anni, partorisce le stesse due figlie, e le vede crescere e morire a causa della magia. Così, questa volta, decide di non rivelare loro la vera natura della famiglia, sperando che questo le possa salvare.

Freya (Jenna Dewan) e Ingrid (Rachel Boston) crescono così ignare dei propri poteri, ma giusto giusto nel momento in cui arriva uno spirito malvagio e la madre si trova costretta a confessare, le due lo stanno già scoprendo da sole: Ingrid ha fatto concepire una sua amica con un incantesimo trovato su internet (quando si dice la fortuna), mentre Freya, prima ha quasi strozzato la futura suocera col pensiero, poi è stata trascinata all’interno di un quadro da un ex amante di una vita precedente. Nel frattempo arriva zia Wendy (Mädchen Amick) che dovrebbe essere il personaggio “simpatico”, mentre risulta
decisamente banale, se si esclude il penoso tentativo di renderla “piccante” facendola Continua a leggere