Joanna Beauchamp (Julia Ormond) è una strega immortale vittima di una maledizione. Da secoli, ogni trent’anni, partorisce le stesse due figlie, e le vede crescere e morire a causa della magia. Così, questa volta, decide di non rivelare loro la vera natura della famiglia, sperando che questo le possa salvare.
Freya (Jenna Dewan) e Ingrid (Rachel Boston) crescono così ignare dei propri poteri, ma giusto giusto nel momento in cui arriva uno spirito malvagio e la madre si trova costretta a confessare, le due lo stanno già scoprendo da sole: Ingrid ha fatto concepire una sua amica con un incantesimo trovato su internet (quando si dice la fortuna), mentre Freya, prima ha quasi strozzato la futura suocera col pensiero, poi è stata trascinata all’interno di un quadro da un ex amante di una vita precedente. Nel frattempo arriva zia Wendy (Mädchen Amick) che dovrebbe essere il personaggio “simpatico”, mentre risulta
decisamente banale, se si esclude il penoso tentativo di renderla “piccante” facendola apparire nuda ogni volta che torna umana dopo la fantasiosissima trasformazione in gatto nero.
Intanto Joanna viene arrestata per omicidio perché lo spirito malvagio, un “mutaforma”, dopo aver assunto le sue sembianze ha ucciso un uomo, risparmiando la moglie. Tipico sistema dei mostri: mica ti uccidono, no loro ti incastrano per consegnarti alla polizia.
In ogni caso le due ragazze prendono la storia delle streghe in modo differente.
Ingrid, razionalista e miscredente, ci mette ben 4 secondi e 3 decimi per credere a tutte le storie sul soprannaturale che le vengono raccontate.
Freya, che già pensava di avere dei poteri, invece, si offende moltissimo, anche perché la madre, molto umana (e come pretenderlo, visto che è una strega!) quando lei glielo aveva detto, l’aveva mandata in analisi.
Così, per sfogarsi, corre ad avere un flirt col fratello del fidanzato.
Già perché nella serie c’è anche la componente “Beautiful”, con tanto di storia d’amore col fighetto riccone e tradimento col fratello pseudoribelle.
Le Streghe di East End non si è presentata molto bene. Le scene di magia non sono granché, il “mostro” è davvero poco credibile, gli esiti praticamente sempre scontati.
E i momenti romantici sono al limite del sopportabile.
Insomma per quanto riguarda i primi due episodi andati in onda, questa nuova produzione non mi convince. E’ un ibrido di generi, nessuno messo a fuoco dignitosamente, e anche gli effetti speciali e la fotografia, ovvero il godimento visivo, lasciano parecchio a desiderare. Non è ironico o divertente, non mette paura ed è tanto ma tanto patinata.
Forse potrà risollevarsi andando avanti con le puntate, ma al momento ricorda tanto le noiosissime avventure di “Streghe“, che era un prodotto decisamente di serie c, anche se Lifetime, la rete che la produce, ne ha già ordinato una seconda stagione
Insomma se avete voglia di streghe meglio darsi a serie come Once Upon A Time o Sleepy Hollow. E se volete la paura, quella vera, allora American Horror Story è quello che fa per voi.
Ma se quello che cercate è un passatempo senza alcuna pretesa, potete sempre sintonizzarvi il martedì alle 21:55 su FoxLife.
Otello Piccoli
in effetti già dalle immagini più che un nuovo e interessante serie, sembra un’espozione di corpi femminili….
esposizione (sorry)