Torna stasera, con la seconda puntata stagionale, Announo, il format “giovanile” ideato e prodotto da Michele Santoro con la sua Zerostudio’s e condotto da Giulia Innocenzi, che ho già seguito con una rubrica apposita la scorsa stagione.
L’ospite della puntata inaugurale è un Landini in splendida forma, costretto però ad un confronto di bassissimo livello, quasi a doversi giustificare di tutto ciò che il sindacato ha fatto o meno negli ultimi 20 anni.
Ora, come sapete io non entro mai nel merito delle questioni politiche, ma chiedere di continuo alla Fiom “cosa ha fatto per noi giovani” se quei giovani non sono iscritti alla Fiom è come se uno iscritto al club di topolino si domandasse perché al circolo del tennis nessuno si occupa delle sue esigenze. Continua a leggere
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Servizio Pubblico, la sicurezza e la trattativa. Ed è subito share
Dopo il flop di Floris (seppure in crescita con la seconda puntata del suo “Di Martedì“) che si attesta sul 4,23 % di share, e la magra figura di Giannini che fa crollare Ballarò al 6,53%, tutti aspettavano il debutto di Servizio Pubblico. Che, in realtà, non va oltre il 5,78%, buona media per La7, ma nulla in confronto all’esordio di una anno fa, che registrava l’11,43%. Detto questo, Santoro costruisce una puntata interessante, magari con ospiti che richiamano poco pubblico, ma, come sempre, l’intera redazione fa un lavoro di altissimo livello. Continua a leggere
Announo puntata finale: per i giovani c’è speranza, se fanno i pizzaioli
A causa della finale di Hell’s Kitchen (clicca qui) il commento dell’ultimo appuntamento con Announo è slittato di qualche giorno. L’ultima puntata, che si attesta nuovamente sul 5,60% di share, si pone la domanda: “Speranza=Renzi?” probabilmente senza rendersi conto del gioco di parole con il capogruppo Pd alla Camera, Dalemiano di lungo corso, ma di recente sorridente nelle foto coi renziani. L’inizio è sempre affidato a Michele Santoro, che saluta il suo pubblico con un attacco alla gestione Rai. Il problema, afferma, non sono le antenne ma la qualità dei programmi: “mancano i soldi? A noi c’hanno pagati per andare via”. Continua a leggere
Announo: l’erba per Giovanardi è come la Kryptonite per Superman
La battuta migliore della serata è di Fedez, il rapper chiamato a fare da contraltare a Carlo Giovanardi, che se ne esce così: “Giovanardi ha l’onestà intellettuale di una pubblicità per l’allungamento del pene.” Solo che il senatore non la capisce e, in un moto d’orgoglio virile, risponde tutto serio: “non ne ho bisogno”.
Dovevano essere quattro le puntate di Announo e invece, grazie al successo di pubblico avuto nelle scorse settimane, diventeranno cinque. Anche se, bisogna ammetterlo, gli ascolti sono in calo, e ieri la trasmissione ha avuto solo il 5,61% di share, che è comunque sopra la media della rete.
Announo: i deliri di Salvini e la banana di Giulia Innocenzi
La seconda puntata di AnnoUno, “A chi la banana?” fa un passo avanti da un lato ed uno indietro dall’altro.
E sugli ascolti ha un lieve calo (8,7 che comunque è il doppio della media di La7), confermandosi, però, trending topic su twitter.
Sulla questione degli ascolti Santoro interviene rivendicando il valore della sua trasmissione e della sua redazione: “sulla stampa si legge ‘Innocenzi batte Santoro‘. Se andava male perdeva Santoro, visto che è andata bene ha perso Santoro“. Come dargli torto?
I servizi sono sempre di altissimo livello: i fascisti italiani che vogliono i migranti ai lavori forzati, oppure vorrebbero ucciderli e darli in pasto ai maiali, ma solo prima di aver fatto loro lo scalpo. Le immagini dei profughi siriani, e quelle del partito xenofobo svedese che Continua a leggere
AnnoUno esordio col botto, ma format da migliorare
Diciamo subito come stanno le cose: ieri sera Announo ha pagato il prezzo della puntata d’esordio facendo emergere alcuni limiti, e probabilmente si potrà esprimere un giudizio completo dopo questa prima fase di rodaggio.
Giulia Innocenzi, visibilmente emozionata, ha optato per uno stile di conduzione minimal, scelta che ha pesato soprattutto alla presenza di un ospite straripante come Matteo Renzi.
I ragazzi da soli non sono stati in grado di fare da contraltare al politico con l’ego più smisurato dopo quello di Mr B, e se non fosse stato per un Travaglio in forma smagliante, nessuno gli avrebbe tenuto testa. Continua a leggere
Dalla squadra di Santoro arriva AnnoUno: il Paese visto dai giovani, il coraggio di sperimentare
In una scoppiettante conferenza stampa (che potrete vedere cliccando qui) per la presentazione della sua nuova creatura, già più volte annunciata nel corso della stagione, Michele Santoro si è tolto qualche sassolino dalla scarpa.
E’ partito dalla supposta crisi del talk show, sottolineando come in soli dieci anni il duopolio Rai-Mediaset sia passato dal 90% degli ascolti a meno del 60% e che questo contesto non può non essere tenuto in considerazione quando si fanno certi conti. Poi ha voluto sottolineare che, pur non potendo fare gli ascolti che faceva in Rai, la sua trasmissione fa più del doppio della media di La7, mentre al giovedì sera Raidue, senza di lui, fa risultati prossimi allo zero. Continua a leggere
Santoro mette alla sbarra lo Stato. Che gli arresta il testimone!

Vincenzo Scarantino a Servizio Pubblico
Ancora una volta Servizio Pubblico dimostra di essere in perfetta sintonia col proprio nome, osando l’inosabile.
Prima una “intervista doppia” di Michele Santoro e Giulia Innocenzi a due deputati M5S Giulia Sarti e Luigi Di Maio, che verte, principalmente, sulla richiesta di messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica.
Successivamente, invece, la puntata entra a piedi uniti nella delicatissima questione della trattativa Stato-mafia. Argomento che, diciamocelo, è tabù per il 90% della tv italiana, e, quando se ne parla, viene definita sempre “presunta”.
Servizio Pubblico, invece, lo affronta di petto con una serie di incredibili esclusive. E con una ricostruzione straordinaria.
Oltre alle già tristemente famose videoriprese dei colloqui tra il capo di Cosa Nostra, Totò Riina, ed il suo compagno di passeggiate Alberto Lorusso, ecco le intercettazioni originali tra l’ex senatore Nicola Mancino e l’ex consigliere del Quirinale D’ambrosio, ormai defunto. Continua a leggere
Servizio Pubblico, anticipazioni intercettazioni Mancino D’ambrosio

Nicola Mancino e Giorgio Napolitano
Piccolo post per segnalare l’interessantissima puntata di questa sera di Servizio Pubblico, condotta da Michele Santoro, con in studio Marco Travaglio ed il direttore di Panorama Paolo Mulè.
Il titolo della puntata sarà “Lo Stato Criminale” e si parlerà, ovviamente, delle ultime novità sulla trattativa Stato-Mafia.
Tanti gli scoop ed i servizi in esclusiva, tra cui le dichiarazioni del falso pentito Scarantino su chi lo ha indotto al depistaggio sulla strage di via D’Amelio, e le intercettazioni originali delle telefonate tra Mancino e D’Ambrosio, ai tempi consigliere giuridico del Quirinale, che hanno messo nei guai Napolitano, fino alla decisione di trascinare la Procura di Palermo davanti alla Consulta.
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Servizio Pubblico Più: Santoro reinventa il Talk Show
Se c’è qualcuno in Italia capace di sperimentare ed innovare nel campo del talk show e della tv di servizio, quello è Michele Santoro.
Già il suo Servizio Pubblico, senza editore, senza una rete telvisiva, sovvenzionato dai telespettatori, e trasmesso su internet e sulle tv locali è stato un piccolo grande miracolo a livello planetario.
La scorsa domenica Servizio Pubblico va oltre, inventando un nuovo format.
Il titolo della puntata, Inferno Atomico, si riferisce all’incredibile situazione della Terra dei Fuochi, ma anche al fatto che tanti, troppi documenti compromettenti su quanto accaduto tra Napoli e Caserta in questi 20 anni, sono stati resi pubblici solo ora, e che tantissimi altri sono ancora sotto segreto.
In studio c’è Sandro Ruotolo, con il collaboratore di giustizia Carmine Schiavone (il cugino del famigerato Sandokan). Continua a leggere