Incontro Pd-M5S: dialogano sereni, si stuzzicano poco, ma lo streaming uccide gli accordi

L'incontro M5S-Pd

L’incontro M5S-Pd

All’angolo rosso Di Maio, Brescia, Buccarella Toninelli, mentre all’angolo blu Renzi, Serracchiani, Speranza e Moretti.
Si aspetta solo il suono del gong e l’incontro può iniziare.
Lo streaming, andato in diretta su Sky Tg24Eventi, dell’Incontro tra il M5S e il PD, ha visto due squadre contrapposte, di cui, però, solo in tre, Renzi, Di Maio e  Toninelli, hanno preso la parola.
Gli altri, invece, hanno fatto da oggetti di arredamento, a parte la Moretti che aveva una dinamo collegata al mento e, annuendo di continuo ad ogni parola del suo leader, alimentava l’impianto che dava l’energia necessaria allo streaming. Continua a leggere

Announo: l’erba per Giovanardi è come la Kryptonite per Superman

Fedez ad Announo

Fedez ad Announo

La battuta migliore della serata è di Fedez, il rapper chiamato a fare da contraltare a Carlo Giovanardi, che se ne esce così: “Giovanardi ha l’onestà intellettuale di una pubblicità per l’allungamento del pene.” Solo che il senatore non la capisce e, in un moto d’orgoglio virile, risponde tutto serio: “non ne ho bisogno”.
Dovevano essere quattro le puntate di Announo e invece, grazie al successo di pubblico avuto nelle scorse settimane, diventeranno cinque. Anche se, bisogna ammetterlo, gli ascolti sono in calo, e ieri la trasmissione ha avuto solo il 5,61% di share, che è comunque sopra la media della rete.

Continua a leggere

Miracolo di Beppe Grillo a Porta a Porta: Vespa fa delle domande

Beppe Grillo a Porta a Porta

Beppe Grillo a Porta a Porta

A Beppe Grillo bastano pochi secondi per disintegrare la sacra istituzionalità di Bruno Vespa e del suo Porta a Porta.
Già nell’anteprima aveva stigmatizzato la redazione di Porta a Porta: “ah allora l’avevate una mia foto normale, quasi non mi riconoscevo”.
Ma non appena la trasmissione ha inizio un Grillo assolutamente geniale rimane in piedi, passeggia per lo studio, si rivolge al pubblico e dice: “voi siete la metafora dell’Italia, un pubblico che non può parlare ma solo sorridere, pagato da una società che io conosco, quanto vi danno, 80 euro anche a voi? Sono venuto qua, è una mossa politica…non mi nascondo. Voglio rivolgermi a delle persone che hanno un pregiudizio”. Continua a leggere

Grillo Show a Bersaglio Mobile e Mentana si gode il colpaccio

Beppe Grillo durante l’intervista

Piaccia o non piaccia Beppe Grillo, quello di ieri sera, da parte del direttore del Tg La7, Enrico Mentana, è stato lo scoop del 2014 per quanto riguarda il giornalismo televisivo.
La conferma arriva anche dallo share: oltre l’11% con un picco, subito prima della mezzanotte, del 16,59%, e, in quel momento, è la trasmissione tv più seguita in assoluto. Non c’è bisogno nemmeno di dirlo, l’hashtag #bersagliomobile passa la serata tra i trending topic.
Mentre la seconda parte del programma (ospiti Marco DamilanoFranco Bechis, Iacopo Jacoboni e Marianna Rizzo), risulta piuttosto noiosa, l’intervista di Mentana, registrata nel pomeriggio nella residenza toscana del comico genovese, è decisamente scoppiettante. Continua a leggere

Di Battista può battere Renzi: Freccero vs Augias ad Otto e Mezzo

Carlo Freccero

Carlo Freccero

A volte capita di assistere a un dibattito tra persone civili. Ed è una cosa spiazzante.
Ieri sera ad Otto e Mezzo, in una puntata intitolata “Grillo contro tutti“, si sono confrontati, rispondendo alle domande di Lilli Gruber, Corrado Augias e Carlo Freccero.
Fermi su  posizioni ben distinte, i due si sono esibiti in un duello a colpi di fioretto com’è raro vederne oggi.
Augias, che è stato in questi giorni protagonista di una forte polemica con il M5S, è un chiaro sostenitore di Renzi e del percorso di riforme da questi annunciato.
Freccero, che è uno dei massimi (e più coraggiosi) esperti di comunicazione del nostro Paese, è un uomo della sinistra affascinato dai cosiddetti grillini.

I due non si risparmiano bacchettate e frecciate, ma sempre nel solco di una discussione pacata e con la disponibilità all’ascolto reciproco, mantenendo però le distanze con un “lei” che sembra un po’ forzato. Continua a leggere

Uno su mille se li fa: spot della Chiesa ammette la pedofilia

Francesco I

Clamorosa svolta nella comunicazione della Conferenza Episcopale Italiana.
Dopo gli scandali degli abusi sui minori e quelli finanziari dello IOR, gira, da qualche settimana, un nuovo video della campagna “Insieme ai Sacerdoti” che, riproponendo quasi le stesse immagini di quello del 2012, ha però una sostanziale differenza: la Chiesa prova a giustificarsi.
Si apre oggi una nuova rubrica, dedicata agli spot pubblicitari che passano nella televisione italiana. E quale inizio migliore per inaugurarla, se non lo spot che stravolge la semantica stessa della comunicazione religiosa?

In perfetta sintonia con la nuova immagine che Papa Francesco I sta cercando di cucire addosso al suo pontificato, la Chiesa diventa umana, non più infallibile. Anzi cerca di sfruttare questa fallibilità volgendo la cosa a proprio favore.
“A volte da soli, a volte insieme a tanti. Sono sempre dalla parte dei più deboli, al fianco dei dimenticati, lontani dal potere, e vicini alle parole del vangelo. E per uno che sbaglia, ce ne sono migliaia che dedicano tutta la vita alla loro missione”, così recita la voice off (o voce fuori campo) dello spot. Continua a leggere

Crozza: Renzi il mentalista e Banderas omofobo

Ieri sera alle 21:10 su La7 è ripartita l’avventura di Crozza Nel Paese Delle Meraviglie.
La struttura del programma è sempre la stessa: Crozza da solo sul palco per la maggior parte del tempo, e poi il corpo di ballo, la live band, le spalle (su tutti l’autore dei testi Andrea Zalone), e una certa dose di improvvisazione.

Crozza è poliedrico: recita, imita, canta, balla, suona. I suoi personaggi sono sempre molto azzeccati, perché, come i grandi artisti, ha la capacità di cogliere quel qualcosa che a tutti noi sfugge. Spesso però ne allunga eccessivamente la performance, e questo dopo un po’ ne sfianca il potenziale. Altri invece sono immortali.

La satira di Crozza nasce, come spesso accade, dalla realtà.
Lui però la realtà la porta in scena, iniziando spesso gli schetch dall’inquadratura della notizia da cui ha preso spunto. Continua a leggere