Torna stasera, con la seconda puntata stagionale, Announo, il format “giovanile” ideato e prodotto da Michele Santoro con la sua Zerostudio’s e condotto da Giulia Innocenzi, che ho già seguito con una rubrica apposita la scorsa stagione.
L’ospite della puntata inaugurale è un Landini in splendida forma, costretto però ad un confronto di bassissimo livello, quasi a doversi giustificare di tutto ciò che il sindacato ha fatto o meno negli ultimi 20 anni.
Ora, come sapete io non entro mai nel merito delle questioni politiche, ma chiedere di continuo alla Fiom “cosa ha fatto per noi giovani” se quei giovani non sono iscritti alla Fiom è come se uno iscritto al club di topolino si domandasse perché al circolo del tennis nessuno si occupa delle sue esigenze. Continua a leggere
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Mediaset presenta Centoventi. Peccato che le immagini siano rubate ad Announo
A Mediaset sono completamente impazziti. E non parlo della guerra dei diritti tv appena conclusa, con la gelosia nei confronti degli incontri tra l’ amministratore delegato di Sky ed il Governo, né delle dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi su Renzi.
Presentando due giorni fa il nuovo palinsesto, l’azienda di Cologno Monzese ha mandato in onda un video di promozione, che comprendeva tutte le principali novità e le conferme per la stagione televisiva che verrà.
Tra le nuove (agghiaccianti) proposte, come Rising Star, ennesimo talent canoro stavolta copiato da Israele, o Tu Sì Que Vales (talent anche questo, che sarà condotto da Maria De Filippi, Gerry Scotti, Rudy Zerbi e Geppi Cucciari), arriva anche un format che loro stessi definiscono “di avanguardia”, chiamato Centoventi. Continua a leggere
Announo puntata finale: per i giovani c’è speranza, se fanno i pizzaioli
A causa della finale di Hell’s Kitchen (clicca qui) il commento dell’ultimo appuntamento con Announo è slittato di qualche giorno. L’ultima puntata, che si attesta nuovamente sul 5,60% di share, si pone la domanda: “Speranza=Renzi?” probabilmente senza rendersi conto del gioco di parole con il capogruppo Pd alla Camera, Dalemiano di lungo corso, ma di recente sorridente nelle foto coi renziani. L’inizio è sempre affidato a Michele Santoro, che saluta il suo pubblico con un attacco alla gestione Rai. Il problema, afferma, non sono le antenne ma la qualità dei programmi: “mancano i soldi? A noi c’hanno pagati per andare via”. Continua a leggere
Announo: l’erba per Giovanardi è come la Kryptonite per Superman
La battuta migliore della serata è di Fedez, il rapper chiamato a fare da contraltare a Carlo Giovanardi, che se ne esce così: “Giovanardi ha l’onestà intellettuale di una pubblicità per l’allungamento del pene.” Solo che il senatore non la capisce e, in un moto d’orgoglio virile, risponde tutto serio: “non ne ho bisogno”.
Dovevano essere quattro le puntate di Announo e invece, grazie al successo di pubblico avuto nelle scorse settimane, diventeranno cinque. Anche se, bisogna ammetterlo, gli ascolti sono in calo, e ieri la trasmissione ha avuto solo il 5,61% di share, che è comunque sopra la media della rete.
Announo: i giovani votano? Lorenzin, Di Pietro e un Travaglio strepitoso
La puntata di ieri sera, ospite il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, si apre con Michele Santoro che parla dell’argomento della settimana, ovvero la performance di Grillo da Vespa, affermando, tra l’altro, che “Vespa faceva come Fazio con la Littizzetto” e facendomi mangiare le mani per non averla pensata io questa battuta.
Il primo servizio è ancora una volta sul tema immigrazione, ma stavolta il punto di vista è completamente ribaltato: in Inghilterra non vogliono noi (vaffanculo europei, gridano alle telecamere di Announo). Insomma, oltremanica non sono gli extracomunitari il problema, ma i comunitari, e visto che tutto il mondo è paese, la guerra è sempre del povero contro il povero, mai dei poveri contro i ricchi. Continua a leggere
Announo: i deliri di Salvini e la banana di Giulia Innocenzi
La seconda puntata di AnnoUno, “A chi la banana?” fa un passo avanti da un lato ed uno indietro dall’altro.
E sugli ascolti ha un lieve calo (8,7 che comunque è il doppio della media di La7), confermandosi, però, trending topic su twitter.
Sulla questione degli ascolti Santoro interviene rivendicando il valore della sua trasmissione e della sua redazione: “sulla stampa si legge ‘Innocenzi batte Santoro‘. Se andava male perdeva Santoro, visto che è andata bene ha perso Santoro“. Come dargli torto?
I servizi sono sempre di altissimo livello: i fascisti italiani che vogliono i migranti ai lavori forzati, oppure vorrebbero ucciderli e darli in pasto ai maiali, ma solo prima di aver fatto loro lo scalpo. Le immagini dei profughi siriani, e quelle del partito xenofobo svedese che Continua a leggere
AnnoUno esordio col botto, ma format da migliorare
Diciamo subito come stanno le cose: ieri sera Announo ha pagato il prezzo della puntata d’esordio facendo emergere alcuni limiti, e probabilmente si potrà esprimere un giudizio completo dopo questa prima fase di rodaggio.
Giulia Innocenzi, visibilmente emozionata, ha optato per uno stile di conduzione minimal, scelta che ha pesato soprattutto alla presenza di un ospite straripante come Matteo Renzi.
I ragazzi da soli non sono stati in grado di fare da contraltare al politico con l’ego più smisurato dopo quello di Mr B, e se non fosse stato per un Travaglio in forma smagliante, nessuno gli avrebbe tenuto testa. Continua a leggere
Dalla squadra di Santoro arriva AnnoUno: il Paese visto dai giovani, il coraggio di sperimentare
In una scoppiettante conferenza stampa (che potrete vedere cliccando qui) per la presentazione della sua nuova creatura, già più volte annunciata nel corso della stagione, Michele Santoro si è tolto qualche sassolino dalla scarpa.
E’ partito dalla supposta crisi del talk show, sottolineando come in soli dieci anni il duopolio Rai-Mediaset sia passato dal 90% degli ascolti a meno del 60% e che questo contesto non può non essere tenuto in considerazione quando si fanno certi conti. Poi ha voluto sottolineare che, pur non potendo fare gli ascolti che faceva in Rai, la sua trasmissione fa più del doppio della media di La7, mentre al giovedì sera Raidue, senza di lui, fa risultati prossimi allo zero. Continua a leggere