Santoro, Innocenzi e l’occasione mancata di Announo

Lo studio di AnnoUno

Lo studio di AnnoUno

Torna stasera, con la seconda puntata stagionale, Announo, il format “giovanile” ideato e prodotto da Michele Santoro con la sua Zerostudio’s e condotto da Giulia Innocenzi, che ho già seguito con una rubrica apposita la scorsa stagione.
L’ospite della puntata inaugurale è un Landini in splendida forma, costretto però ad un confronto di bassissimo livello, quasi a doversi giustificare di tutto ciò che il sindacato ha fatto o meno negli ultimi 20 anni.
Ora, come sapete io non entro mai nel merito delle questioni politiche, ma chiedere di continuo alla Fiom “cosa ha fatto per noi giovani” se quei giovani  non sono iscritti alla Fiom è come se uno iscritto al club di topolino si domandasse perché al circolo del tennis nessuno si occupa delle sue esigenze. 

Giulia Innocenzi

Giulia Innocenzi

Dunque, il programma va avanti, come sempre, attraversato da servizi molto ben costruiti e interventi interessanti, nonostante si noti l’assenza di Travaglio (Santoro ha fatto il classico editoriale ad inizio puntata) e la presenza di Vincino, grandissimo vignettista, purtroppo poco adatto alla tv.

Vauro e Vincino

Vauro e Vincino

L’intervento delle Femen sul finale, che provocano la fuga del sedicente imprenditore Brambilla (non se ne può più di questa moda di andare via- tra l’altro a cose finite- per fare la vittima) è un pezzo di televisione decisamente dirompente (si apprezzi o meno contenuto e forma della protesta, dal punto di vista televisivo è un’ospitata molto coraggiosa) mentre, divertente e triste al tempo stesso, il video di The Jackal (che collaboreranno con la redazione per tutte e sei le puntate) dal titolo “Promettimi che non lavorerai mai“.

Le Femen ad Announo

Le Femen ad Announo

Il punto, però è un altro. Announo (che comunque a me piace) è, purtroppo, un’occasione in parte mancata.
Due su tutti gli errori: i titoli (ma che domanda è “Landini è contro i giovani?“) che comunque danno l’idea di come hai pensato la puntata, ma soprattutto i ragazzi.
L’anno scorso era una sperimentazione, e va bene. Ma stavolta è un perseverare!
Mi volete spiegare a che serve invitare gli epigoni ventenni della Picierno, di Salvini, della Santanché e di Richetti?
A che serve riprodurre le dinamiche stantie della politica, quando potresti avere un dibattito fresco, onesto, senza posizioni preconcette?
Ma davvero ci vuole la par condicio pure tra i giovani? Così se c’è uno che ha da dire una cosa interessante, ci vuole quell’altro che, a furia  di frasi fatte, provi a smontargliela?
Perché è così, molti dei ragazzi parlano per luoghi comuni, per sentito dire. E questo è un peccato.

Silvia

Silvia

Che contributo dà la giovane berlusconiana Silvia alla trasmissione? Lo stesso che potrebbe dare Brunetta. Ma almeno Brunetta conta qualcosa, quindi se devo sentire la stessa tiritera, tanto vale che la ascolti da uno che il giorno dopo è alla Camera, piuttosto che da una signorina nessuno.
E cosa mi ha portato la renziana Laura che passa il tempo a difendere il capo qualunque cosa faccia o qualunque cosa dica?
E quale sarebbe il ruolo di Simone, ex concorrente de Il Grande Fratello, fidanzato con la senatrice piddina?

Laura

Laura

Mi permetto, quindi, di dare due semplici consigli:
1) Evitate le banalità, avete una redazione strepitosa, potete fare molto di meglio.
2) La platea dei giovani va dimezzata, tanto non riuscite a farli parlare tutti in una sola sera. Potreste invitare, di volta in volta, chi ha qualcosa da dire sull’argomento. Ma qualcosa di interessante, non una cosa qualsiasi, non le solite cose trite e ritrite. Non il solito litigio destra e sinistra in sedicesimi.

Simone

Simone

Con queste due piccole e semplici variazioni Announo potrebbe essere un programma che segna un autentico punto di svolta nella storia dell’approfondimento giornalistico televisivo.
Continuando così, invece, ci mostrate solo che, se questi sono i migliori esempi delle nuove generazioni che site riusciti a trovare, il Paese non ha più alcuna speranza.
Announo va in onda il giovedì alle 21:10 su La7, e stasera l’ospite è il Sindaco di Roma Ignazio Marino

Otello Piccoli

4 pensieri su “Santoro, Innocenzi e l’occasione mancata di Announo

  1. A parte che hai fatto la recensione della prima puntata. A parte che l’ospite era Landini. Salvini non è il segretario della Fiom e dovresti saperlo. A parte questo io trovo Announo una trasmissione fatta male, a metà strada tra Uomini e donne e Porta a Porta. Dove tutti urlano e dove i giovani fanno una pessima figura. Se questa è la nuova generazione arridateci la vecchia

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