Announo: i deliri di Salvini e la banana di Giulia Innocenzi

Lo studio di AnnoUno

Lo studio di AnnoUno

 

La seconda puntata di AnnoUno, “A chi la banana?” fa un passo avanti da un lato ed uno indietro dall’altro.
E sugli ascolti ha un lieve calo (8,7 che comunque è il doppio della media di La7), confermandosi, però, trending topic su twitter.
Sulla questione degli ascolti Santoro interviene rivendicando il valore della sua trasmissione e della sua redazione: “sulla stampa si legge ‘Innocenzi batte Santoro‘. Se andava male perdeva Santoro, visto che è andata bene ha perso Santoro“. Come dargli torto?
I servizi sono sempre di altissimo livello: i fascisti italiani che vogliono i migranti ai lavori forzati, oppure vorrebbero ucciderli e darli in pasto ai maiali, ma solo prima di aver fatto loro lo scalpo. Le immagini dei profughi siriani, e quelle del partito xenofobo svedese che ora si chiama “democratico” e che cresce nei consensi, le bare bianche dei piccoli annegati nel mediterraneo nei giorni passati, la campagna animalista del duo B&B, Berlusconi e Brambilla).

In Svezia hanno perfino i razzisti più civili dei nostri

In Svezia hanno perfino i razzisti più civili dei nostri

In studio, intanto, l’inedito confronto Salvini vs Kyenge, che però ruba subito la scena al dibattito tra i ragazzi che dovrebbe invece precedere la discussione con gli ospiti.
La puntata è comunque scoppiettante.
Prince inizia subito con un colpo basso sul razzismo in Italia “siete razzisti anche tra italiani” e ha straragione, ma vallo a dire a chi incarcererebbe i migranti per un pugno di voti.
Salvini è messo in croce, massacrato da Marta e dalla Kyenge, che però col passare dei minuti si limiterà a giustificarsi nei confronti degli attacchi che arrivano da “destra” e perderà visibilità nel dibattito. Salvo distribuire simboliche banane sul finale,costringendo Salvini a mangiarla e la Innocenzi a fare lo stesso (ah Giulia, incosciente, quante te ne diranno!).

Giulia Innocenzi e la Banana della Kyenge

Giulia Innocenzi e la Banana della Kyenge

Cosa che invece non fa Salvini, anche perché è talmente irritante che l’attenzione è quasi tutta per lui.
Tra un luogo comune e l’altro arriva anche la carognata vera e propria: “i migranti stanno in vacanza negli alberghi a spese nostre!”, che è una frase di uno squallore umano indescrivibile.
Ecco, qui mi è mancato Santoro perché lo avrebbe incenerito, mentre la Innocenzi prova, timidamente, a rimbrottarlo.

Matteo Salvini ad AnnoUno

Matteo Salvini ad AnnoUno

Andiamo alla conduttrice: Giulia Innocenzi è certamente in crescita rispetto alla puntata precedente, ma continua, purtroppo, a non mostrare il piglio giusto per tenere in pugno la situazione. E’ vero che la conduzione di AnnoUno è più defilata rispetto a quella di Servizio Pubblico ma così è troppo! Anche perché in un’arena così puoi anche essere sopra le parti, ma solo se questo non ti costringe a stare in bilico, altrimenti perdi credibilità. Io comunque faccio il tifo per lei e aspetto questa svolta.

I ragazzi in questa settimana hanno continuato discussioni e polemiche tra il sito di AnnoUno e i social, quindi sono decisamente più agguerriti, ed il ritmo del dibattito n guadagna. Poi Salvini e Kyenge sono bocconi appetibili, quindi la discussione è forte ed appassionata.
Purtroppo nel dibattito si nota che questi ragazzi sono figli di questo Paese, della sua deriva berlusconiana (intesa come cultura dominante), ed è evidente che se per 20 anni gli mostri un certo modo di confrontarsi in tv, difficilmente possono esserne del tutto lontani quando tocca a loro.

Cecile Kyenge

Cecile Kyenge

Questo, consentitemi la digressione, lo si vede molto coi giovani renziani, che da quando sono al potere,ad ogni critica usano gli stesi argomenti e le stesse modalità di risposta che hanno caratterizzato le truppe del biscione dal ’94 ad oggi.
Alla fine, nel giochino degli hashtag, sarà Mirko ad aver l’ultima parola  a confrontarsi con la Kyenge.
Completano il quadro Travaglio, Dragoni e Vauro.

Resta il fatto che questo è un format sperimentale, di cui probabilmente avremo una versione “matura” il prossimo anno.
A parte il dibattito in studio, le cui pieghe non sono sempre prevedibili e dl tutto gestibili, com’è normale che sia, è evidente quanta cura, quanto lavoro, quanta attenzione la redazione ha messo nel preparare il programma,che resta comunque il talk più interessante dell’intero palinsesto televisivo.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...