L‘isola dei Famosi è l’apoteosi della noia, ma anche il simbolo di cosa è diventata la tv italiana nell’ultimo decennio.
Se dovessi riassumerla in due sole righe, direi così: “L’isola è un programma tv in cui, sedicenti vip, vivono una finzione, spacciata per realtà, mentre dallo studio altri vip cercano di farli litigare per stuzzicare i basi istinti del pubblico”.
Un pubblico pronto a tifare, a maledire, ma soprattutto a sperare di vedere gente per loro inarrivabile, costretta ad affrontare una difficoltà. Quasi come se fosse un mantra per esorcizzare le proprie miserie.
Partiamo dai protagonisti: di tutti i concorrenti “famosi” ne conoscerò 4-5, gli altri sono, per lo più, personaggi in cerca di fama, o, peggio, gente finita nel dimenticatoio da decenni, che spera in una nuova occasione.
Anche perché L’Isola è solo l’ennesima fucina di comparse che serviranno a riempire pomeriggi e serate televisive nei prossimi mesi.
Non si spiegherebbe altrimenti la presenza di Patrizio Oliva, campione olimpico di boxe nel 1980, cioè 35 anni fa, e che aveva già provato la (s)fortuna con la Carlucci a “Notti sul Ghiaccio“.
Ma ancor meno si spiega la presenza della sorella di Belen Rodriguez, o della figlia di Caniggia, giocatore famoso negli anni ’90 (suo il gol che eliminò l’Italia durante le notti magiche). Cioè, nemmeno Caniggia, ma sua figlia! Ora, cos’avrebbe di famoso la figlia di uno che era famoso 25 anni fa, resta un mistero.
E poi modelle sconosciute, ex “scrittrici diciassettenni di best sellers erotici”, e, ovviamente, concorrenti vari di altri reality o talent in cerca di un po’di pubblico.
E poi c’è lui: Rocco Siffredi, l’unico pornodivo maschio ad essere riuscito a creare un personaggio televisivo, autoironico (anche se un po’ monotematico) e sdoganato ormai da tutti.
Io lo do per vincitore certo per due motivi: le donne ne sono troppo affascinate, gli uomini ne hanno un rispetto mistico.
Ora, l’idea di base sarebbe l’esperimento sociale: come si comportano gli individui n “condizioni estreme”. Ma questa è una balla colossale. Innanzitutto perché le condizioni non sono estreme. Poi perché non esiste nessun comportamento naturale se intorno hai 200 cameraman che ti inquadrano di continuo. Infine, perché mica si osservano le dinamiche, l’organizzazione sociale, le tecniche di sopravvivenza. No, no. A nessuno frega di questo.
Sapete cosa fanno di interessante sull’isola i presunti famosi (che, dallo studio, chiamano naufraghi, come se fossero sopravvissuti a un incidente navale)? Litigano come alle scuole medie: “tu sei invidiosa, no tu sei antipatica! Tu mi giudichi e nemmeno mi conosci, sì ma tu sei falso! Tu sei subdolo, e tu sei nana! Quel bicchiere con l’aranciata era mio, chi si alza perde la piazza, parapiglia scatta il gioco della bottiglia!”.
Poi, però interagiscono con lo studio, tutti schierati tipo foto dei calciatori, in quella che la Marcuzzi chiama, tutta felice, la “Palapa”.
Già, signori, anche qui c’è la Marcuzzi! D’altra parte la ragazza ha un certo fiuto per le trasmissioni insopportabili.
Qui, però, almeno, è sincera: il suo scopo, parole sue, è “stanare gli intrighi e le gelosie”. Insomma, quello che viene dato in pasto al pubblico è un continuo tentativo di far litigare i concorrenti, di farli piangere, gridare, azzuffare, così da far felici i visitatori dello zoo. Perché di zoo si tratta.
In studio con lei, oltre ai vari parenti dei “naufraghi” e ad un pubblico fatto di ragazzine supertruccate che sperano, forse, di trovare lavoro con una buona inquadratura, ci sono Mara Venier e Alfonso Signorini, che discutono dell’isola con lo stesso tono che avrebbero se parlassero di fisica quantistica con Stephen Hawking.
Perché, per loro, quello che accade sull’isola è di vitale importanza.
Ma, soprattutto, quando i naufraghi decidono di comportarsi bene e di fare la pace, ecco che dallo studio arrivano le proteste: “non fate il volemose bene!”, urla Signorini con tanto di applauso scrosciante del pubblico. Così, per evitare che ci siano momenti di tregua, ecco che mandano in onda tutti i momenti peggiori della settimana, sperando di incendiare gli animi.
Tra luoghi comuni come se piovesse e le inquadrature continue sul “pacco” di Rocco Siffredi, la trasmissione va avanti per oltre tre ore. Tre ore di nulla assoluto, intervallate da lampi di genio della Marcuzzi che, per dire, stacca la comunicazione con l’isola e poi parla sottovoce, come se quelli potessero sentirla.
Nel frattempo, mentre i naufraghi si ammazzano tra loro, altri due tizi stanno su un’altra isola, vestiti di foglie di fico. Perché, ovviamente, non bastano i litigi per solleticare l’anima sporca dei telespettatori, ci vuole anche un po’ di falso erotismo e la domandona dalle mille pistole che aleggia: “si può restare solo amici?”. Così la Marcuzzi protesta: “Cecilia non si vede niente, facci vedere un po’ di coscia!”.
Tra un Valerio Scanu che pensa che definirsi “capro espiatorio” sia un atto di presunzione, e una Marcuzzi che, truccata come una bambola, parla di “ascoltare le immagini” (sarà una nuova tecnologia Mediaset 4.0) ‘ste tre ore di pettegolezzi sembrano non finire mai.
I naufraghi sono anche sottoposti a delle prove (giusto per rendere l’isola deserta ancor meno credibile di quanto già non sia), come la gara nel fango, con tanto di palpatine.
Insomma è un roba a metà tra un film erotico e i boy scout, anche perché c’è sempre il tentativo di trovare il risvolto erotico-voyeuristico, quasi pruriginoso.
Esempio: viene eliminata l’inutile Charlotte Caniggia.
Mentre la Marcuzzi si dice dispiaciuta, la bionda rifatta festeggia felice. Ma le danno una pessima notizia: può ancora restare in gioco, ma solo se si spoglia nuda e si mette dietro un parapetto. Ecco, perché la gente non può vederti nuda alle 22 su Canale 5, ma dev’essere libera di sapere che lì dietro lo sei. Così può scappare in bagno a toccarsi durante la pubblicità
Quella non ci pensa nemmeno e decide di tornare a casa, mentre la Marcuzzi finge di saper parlare spagnolo, pronunciando un paio di parole in italiano ma con accento simil-castigliano.
Insomma, si prosegue tra un Patrizio Oliva, primo degli eliminati, che va in studio a fare la vittima, la grafica che riassume i “gruppetti” formatisi sull’isola, Scanu che piange perché rivede quegli sgorbietti dei suoi cani e così via.
Solo di una cosa devo ringraziare il programma: il ritorno di Rachida e delle sue lacrime, un vero mito della tv.
Questa pornografia, questo insulto al bello, all’intelligenza, termina a notte inoltrata, ma non temete: ogni giorno c’è il day time! Per non perdervi nemmeno una scaccolata dei naufraghi!
Così, annuncia Alvin, la giovane marmotta che lavora per la Marcuzzi “da ora ci saremo anche il sabato e la domenica”.
L’Alessiona nazionale è sollevata, come se la cosa le impedisse di vivere: “aaah menomale!”.
Già…meno male…
Per chi ha il coraggio, L’isola di Famosi va in onda il lunedì alle 21:10 su Canale 5.
Otello Piccoli
Sono veramente delusa da questa edizione! Una noia mortale! i concorrenti sono di una scarsezza mai vista!non ho ancora capito perchè sono sempre vestiti e mai in costume -.- rispetto le precedenti edizioni Rai questa è davvero poco credibile, le prove poi indecenti!e le chiamano “estreme” ! Prove di coraggio? il vero coraggio è avere ancora la faccia per andare in giro dopo il programma…domani sera inizia la seconda stagione di Ex on The Beach ahahah se vuoi fare tv Trash almeno che sia fatta bene!
Io le altre me le ero perse, pensa un po’! Ahah
che pauraaaa
Ahahah, non fare così!
Lo guarderei solo se mi pagassero. Siccome però, chiaramente, nessuno mi paga per farlo.. preferisco di gran lugna leggere i tuoi simpatici e caustici riassunti.
🙂
Sì, ma questo e basta, eh!
È tutta una pagliacciata e lo si deve mettere in conto. A me non piace ma certe scene mi hanno fatto ridere. Rachida l’ho rivalutata: l’unica che resisteva sopra le fiamme stoicamente (racconta la leggenda che a Masterchef cucinasse senza presine), a differenza di Scanu che strillava come un ebete alla vista di un granchio. Un granchio su un’isola! Che strano!