Io non ce l’ho con Alessia Marcuzzi, anzi, l’ho anche difesa per quanto riguarda lo Spot Activia! E’ lei che mi provoca con programmi come Extreme Makeover Home Edition Italia.
In queste settimane, invece, insieme ad Angelo Baiguini e Rudy Zerbi, conduce il “Coca Cola Summer Festival“, che altro non è che una riproposizione del Festivalbar, sponsorizzato dalla Coca Cola.
Si tratta, in sostanza, di una gara canora live, con voto tramite il sito web di radio Rtl 102.5 che viene poi (non si capisce come) filtrato con il numero di passaggi radio della singola canzone.
Ideato, ovviamente, da Maria De Filippi, questo orrendo festival vede sul palco un bel po’ di prodotti dei vari talent show, su tutti, ovviamente, “Amici“, più qualche altro grandissimo artista del livello di Dolcenera (una che s’è fatta influenzare da De Andrè solo nel nome, poi per il resto lo fa rigirare nella tomba).
Sotto al palco, orde di ragazzini in delirio per tutti questi pseudoartisti che non hanno assolutamente niente da dire.
Io non voglio fare il nostalgico, e bisogna dire che in tutte le epoche hanno avuto successo cantanti assolutamente banali e noiosi, ma qui si esagera. Al confronto di questi, perfino il re del luogo comune, il signore del sentito dire, il profeta del nulla, alias Jovanotti, sembra Neruda.
Ovviamente l’idea di coinvolgere qualcuno che sappia suonare, o scrivere, o che magari osi addirittura sperimentare, non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello! Così non ci sono né i big della canzone (i veri cantautori italiani), né i giovani talentuosi. Solo la mediocrità del talent show.
Così ecco Max Pezzali che continua, a quasi 50 anni, a cantare canzoni per dodicenni. Fondamentalmente è la versione maschile di Cristina D’Avena.
Pezzali non si limita a regalarci una sua banalità. No, scrive anche quella di Syria. Syria? Ebbene sì, perché questo festival è un po’ come Gesù con Lazzaro: resuscita cadaveri. Infatti, poco prima, sul palco era salito nientepopodimenochè…Nek! Che ci aveva proprio deliziati con versi potenti ed originali come “c’è bisogno d’amore per un mondo migliore”. Aiuto!
I tre conduttori sul palco trasudano pochezza ad ogni intervento. Anzi, tentano anche di fingere improvvisazione mentre tutto è preparato e studiato, perfino le battute penose.
Il pubblico va in estasi per chiunque, ad ogni inquadratura di un signor nessuno seguono le urla entusiaste di ragazzine affascinate dall’essere Vip.
Le interviste sono perfino peggio delle canzoni, il nulla assoluto: “sei contenta di andare sul palco? Sei contenta che ci sia la piazza ad aspettarti?” E via con “io sono una muchacha molto sexy!”.
Ovviamente non possono mancare le graziose, quanto inutili, Noemi ed Emma.
Improvvisamente la classifica diventa “segreta”, anche se nessuno ci spiega il perché. Ma non ci si dispera per questo intrigante segreto.
Intanto un tizio con una coca in mano viene invitato sul palco per #dilloconunacanzone, che è l’hashtag della serata.
Il ragazzo si chiama Alessio, quindi è obbligatorio il siparietto con la Marcuzzi. Lui vuole salutare gli amici di Catania perché “non torno in Sicilia da un anno”. Poi scende dal palco. E ‘sti cazzi, direbbe sempre Neruda.
Insomma, la tristissima serata si chiude con la vittoria di Dolcenera ed il rinvio alla puntata successiva, che andrà in onda stasera, dalle 21:10, su Canale 5.
Ps: chiedo venia per la settimana di pausa, ma in questi mesi estivi potrà capitarmi di essere meno assiduo.
Otello Piccoli
Un articoletto fintamente ironico scritto da un finto-radic chic che vuole fare il sofisticato del cazzo.
Wow, vedo che ti sto simpatico! Ma come dico sempre io, se critico devo accettare le critiche. Anche se nell’articoletto non “voglio fare il sofisticato dl cazzo”, provo solo a dire la mia opinione in un piccolo blog senza pretese.
Invece “finto radical chic”, volendo, potrebbe essere un complimento.
era Caterina Caselli?
Penso che in quel caso avrebbe scritto “nessuno mi può giudicare, nemmeno tu”.
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