The Walking Dead: “se prendiamo, restituiamo”

Beth

Beth

La rubrica su The Walking Dead, oltre che criticare, ha anche lo scopo di commentare, ma c’è sempre meno da commentare in questi ultimi episodi. In compenso le critiche si sprecano!
Come molti avevano previsto l’episodio 5×4 (Slabtown) si apre su Beth che si risveglia in un ospedale dove Dawn, un ufficiale di polizia autoproclamatosi capo del gruppo, le fa subito capire che atmosfera regna : se ti aiutano sei in debito. Un po’ come ne Il Padrino!
Il quarto episodio è interamente incentrato su Beth e le dinamiche del nuovo gruppo composto da Steven il dottore, Dawn, Gorman e un paio di altri ufficiali di polizia. Ci sono anche Noah, un ragazzo con cui Beth entra subito in confidenza e Joan una ragazza riportata dentro dopo aver provato a scappare. Continua a leggere

I Borgia, potere, sangue e santità: la stagione finale

Lucrezia Borgia reggente della Chiesa

Lucrezia Borgia reggente della Chiesa

Inizia stasera, con due episodi in onda su Sky Atlantic dalle 21:10, la terza e (sigh) ultima stagione de I Borgia, la spettacolare serie francese, ideata da Tom Fontana, di cui ho scritto nel primo post di questo Blog, ormai un anno fa.
Avevamo lasciato Alessandro IV in ritiro spirituale, dopo l’ennesima rottura con Giulia Farnese, per ritrovare sé stesso ma, soprattutto, per liberarsi dal desiderio incestuoso che prova nei confronti di Lucrezia, nel frattempo nominata reggente plenipotenziaria “dell’unica vera Chiesa”. Mentre Cesare, presa Milano e le città ribelli dello Stato Pontificio, era alle porte di Forlì, pronto a catturare l’orgogliosa Caterina Sforza. Continua a leggere

Les Revenants: i morti ritornano e hanno paura

Camille con la famiglia

Camille con la famiglia

Non solo Usa. Ormai anche l’Europa confeziona serie televisive di ottimo livello.
La Francia ci aveva già stupiti con la sua bella edizione de I Borgia (che, tra l’altro, torna con la terza stagione lunedì 3 novembre) ed ora ci regala (con due anni di distanza dall’uscita francese) Les Revenants il più grande successo di critica e pubblico per un prodotto televisivo francese, venduto in 62 paesi e di cui sono pronti ben 3 remake, tra cui uno italiano prodotto da Sky.
Atmosfere sofisticate e una scrittura raffinata ci introducono ad un’idea decisamente nuova.
Sì perché se in The Leftovers la gente sparisce nel nulla, e in The Walking Dead i morti ritornano come pericolosi zombie, in Les Revenants cambia tutto. Continua a leggere

The Walking Dead: carne avariata

Glenn

Glenn e Maggie


The Walking Dead
torna con la l’episodio 5×3 (Four Walls and a Roof) e noi iniziamo a porci nuove domande mentre la serie ormai segue un ritmo tutto suo! Pensavamo, infatti,  di doverci sorbire un’intera stagione incentrata sulla minaccia dei cannibali e invece, dopo soli tre episodi, il buon vecchio Rick li ha sterminati tutti.
Ma andiamo con ordine: Gareth e i suoi rimandano Bob (ormai senza una gamba) nella chiesetta dove la Grimes family si è ormai installata, ma la vista del corpo mutilato dell’amico non sortisce l’effetto sperato. Rick come sempre non ci delude e, consapevole di essere osservato fin dal inizio, fa credere al gruppo di Gareth di lasciare un piccolo gruppo indifeso in chiesa fingendo di dar loro la caccia. Continua a leggere

True Detective, finale di stagione: una volta c’erano solo le tenebre

Il Re Giallo

Il Re Giallo

“Una volta c’erano solo le tenebre. Se me lo chiedessi ti direi che la luce sta vincendo”.
A parlare è Rust, il vero sconfitto di questa prima stagione di True Detective.
Era lui il duro, il cinico, l’orgoglioso. Era quello pieno di domande ma anche di certezze. Era quello inaffidabile, ma essenziale. Era il violento, lo spostato, rovinato dalle lunghe permanenze da infiltrato nella malavita.
Era quello votato al martirio o, peggio, ad essere scoperto colpevole. E, come ne L’elemento del Crimine, sublime opera prima di Lars Von Trier, molti spettatori lo immaginavano già lì, ad indagare su sé stesso: il copycat, o addirittura l’assassino originale, che ha bisogno di essere scoperto, e vuole lasciare all’amico l’onore di fare giustizia. Continua a leggere

The Walking Dead: indovina chi viene a cena?

Abraham, Michonne Eugene e Carl

Il gruppo va in avanscoperta

Qualcuno si era illuso che la stagione di The Walking Dead continuasse come la prima puntata, con una narrazione a tratti fin troppo rapida? Niente paura, siamo tornati ai ritmi a cui la quarta stagione ci aveva abituati, ossia una lentezza quasi diabolica nella prima parte della puntata, mentre nella seconda uno shock emotivo bussa alla tua porta.
L’episodio si apre nei boschi (una radura in giro non c’è proprio?), e l’attenzione si sposta subito su Carol e il suo ritorno all’ interno del gruppo. Mentre Tyreese la spinge a rivelare a tutti quanto successo mesi prima nella prigione, Rick, che per una volta fa prova di buon senso, chiede a Carol di accettare il gruppo e non il contrario.  Insomma una grande famiglia felice in un mondo apocalittico. Continua a leggere

Arriva Les Revenants: dalla Francia i morti che ritornano a casa

revenants

Les Revenants

Attraversano le Alpi e arrivano anche da noi “Les Revenants!”, i protagonisti di una serie televisiva francese del 2012, creata  da Fabrice Gobert, vincitrice dell’Emmy 2013 come miglior serie televisiva drammatica e già diffusa in tanti Paesi come Belgio, Regno Unito, Stati uniti e molti altri.
Si tratta di un adattamento dell’omonimo film del 2004, di Robin Campillo, selezionato per la 61° Mostra del Cinema VeneziaLa storia si svolge in un tranquillo paese di montagna. Tranquilla almeno finché alcune persone, decedute in circostanze e in momenti molto diversi, tornano improvvisamente in vita. Non si tratta però dei morti viventi a cui The Walking Dead ci ha abituati ma di qualcos’altro. Continua a leggere

Se Telecomando: un anno di blog

Buon Compleanno Se Telecomando!

Buon Compleanno Se Telecomando!

Era il 14 ottobre ed io pubblicavo il primo post di Se Telecomando: I Borgia, subito seguito da Non Fidarti della Stronza dell’interno 23  e da Indietro Tutta. Il giorno dopo avevo masochisticamente deciso di soffrire con La Vita in Diretta, mentre il terzo giorno era già l’ora della prima rubrica: The Walking Dead.
Devo ammettere che negli ultimi mesi ho abbassato il ritmo delle pubblicazioni (un po’ per l’estate, un po’ per impegni, un po’ perché ho lavorato ad un altro progetto, legato al blog, di cui vi darò notizie nei prossimi giorni).
Nonostante l’assenza di pubblicazioni costanti, però, il numero degli utenti (oltre 200 al giorno per una media di circa 300 visualizzazioni quotidiane) non è diminuito, anzi. Continua a leggere

The Walking Dead: Preda e Cacciatore

Gareth

Gareth

Rieccoci! Una puntata niente male e un ritorno coi fiocchi, non ci speravo più!
La stagione si apre con un piccolo flashback che ci mostra un gruppo rinchiuso in un container, proprio come Rick ma riconosciamo Gareth, uno dei rapitori di Terminus. L’intenzione come al solito però, è quella di tenerci sulle spine,  quindi dovremmo aspettare la fine della puntata per capire questo salto indietro. Per fortuna, almeno in questa puntata, la narrazione ha ripreso un buon ritmo e, come spesso accade in The Walking Dead, o tutto o niente quindi  episodio anche pieno di azione!
La storia si sposta finalmente sul nostro gruppetto di sopravvissuti preferito (anche se un paio io li farei fuori) mentre in sottofondo Abraham racconta com’è arrivato fin li e Daryl dice a Maggie e al gruppo del rapimento di Beth,: insomma un piccolo briefing tanto per aggiornare tutti. Il tutto in qualche minuto, prova che quando ci torturano con narrazioni esasperatamente lunghe lo fanno apposta per farci del male! Continua a leggere

True Detective: un mix perfetto per la rivoluzione del noir

La locandina di True Detective

La locandina di True Detective

Come usare un noir per raccontare i comportamenti umani, per costruire un viaggio dentro l’anima, in cui l’indagine resta sullo sfondo e affiorano, come richiamate in superficie da affascinanti sirene, le debolezze, le ansie, i demoni dei protagonisti?
Semplice: basta saper scrivere, e Nic Pizzolatto si è rivelato bravissimo.
Sì, perché una grande capacità di scrittura può permetterti di allontanarti dalla trama per approfondire i risvolti psicologici  e i drammi esistenziali, in un percorso introspettivo che, rivolto allo spettatore, lo mette davanti ai dubbi morali e filosofici dell’esistenza. Continua a leggere