Dopo ben due mesi di sofferenze, eccoci finalmente all’evento più atteso da tutti i fan d The Walking Dead: il mio commento alla nona puntata della quinta stagione!
L’episodio, intitolato “ Non è Finita “ (e menomale perché è appena ricominciato!) gira attorno alle vicende di una parte del gruppo.
Capitanati da Rick, Tyreese , Glenn e Michonne accompagnano Noah nel posto in cui aveva vissuto con la sua famiglia prima di essere rapito dal gruppo dell’ospedale. Ma visto che ormai la fantasia degli autori si limita a tentare di confonderci nella narrazione, la storia viene raccontata a spezzoni con flashback e salti in avanti. Continua a leggere
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The Walking Dead: la lenta, dura marcia verso la pausa di metà stagione
Dove eravamo rimasti? Ah già, al triste declino di The Walking Dead! L’episodio 5×7 “Lo Scambio” si apre sulla Grimes’ Family, ma non facciamo in tempo a sperare in una puntata decente che si capisce subito che aria tira nella chiesa.
Sasha è chiaramente scossa per quanto successo a Bob, e sfoga la sua rabbia su una misera panchina della chiesetta senza nemmeno riuscire a farla a pezzi!!
Tralasciando le paranoie di Sasha, ve lo concedo, un po’ giustificate dato che ha appena perso il ragazzo più ottimista dell’ apocalisse, l’attenzione si focalizza sul resto del gruppo che si prepara a muovere battaglia per liberare Carol e Beth. Continua a leggere
The Walking Dead: carne avariata
The Walking Dead torna con la l’episodio 5×3 (Four Walls and a Roof) e noi iniziamo a porci nuove domande mentre la serie ormai segue un ritmo tutto suo! Pensavamo, infatti, di doverci sorbire un’intera stagione incentrata sulla minaccia dei cannibali e invece, dopo soli tre episodi, il buon vecchio Rick li ha sterminati tutti.
Ma andiamo con ordine: Gareth e i suoi rimandano Bob (ormai senza una gamba) nella chiesetta dove la Grimes family si è ormai installata, ma la vista del corpo mutilato dell’amico non sortisce l’effetto sperato. Rick come sempre non ci delude e, consapevole di essere osservato fin dal inizio, fa credere al gruppo di Gareth di lasciare un piccolo gruppo indifeso in chiesa fingendo di dar loro la caccia. Continua a leggere
The Walking Dead: indovina chi viene a cena?
Qualcuno si era illuso che la stagione di The Walking Dead continuasse come la prima puntata, con una narrazione a tratti fin troppo rapida? Niente paura, siamo tornati ai ritmi a cui la quarta stagione ci aveva abituati, ossia una lentezza quasi diabolica nella prima parte della puntata, mentre nella seconda uno shock emotivo bussa alla tua porta.
L’episodio si apre nei boschi (una radura in giro non c’è proprio?), e l’attenzione si sposta subito su Carol e il suo ritorno all’ interno del gruppo. Mentre Tyreese la spinge a rivelare a tutti quanto successo mesi prima nella prigione, Rick, che per una volta fa prova di buon senso, chiede a Carol di accettare il gruppo e non il contrario. Insomma una grande famiglia felice in un mondo apocalittico. Continua a leggere
Walking Dead “Salvare il Mondo”, ritmi lenti e poche risposte

Carl
Michonne, dopo aver convinto Rick a riposarsi ancora un giorno, esce con Carl in cerca di provviste (ormai non fanno altro, non ci sarà rimasto mais in scatola nel raggio di chilometri!). Ad ogni modo, durante la loro spedizione nei dintorni, Michonne confida al ragazzino di aver perso il figlio e lui, molto rispettoso del suo dolore, la tempesta di domande, il tutto senza dirci nemmeno nulla di nuovo in merito alla storia della donna, niente che non avessimo già capito nella nona puntata. Continua a leggere
Walking Dead, e venne il giorno del panico
Nei precedenti commenti ho criticato parecchio lo svolgimento della serie, in particolare le due puntate incentrate su Brian, ma adesso dopo l’ottavo episodio “Indietro non si torna” tutto ha un senso.
La puntata si apre, tanto per essere originali, sul Governatore, e si capisce anche a cosa deve il suo sopranome.
Nel giro di qualche minuto ,infatti, con un discorsetto a prova di folla impaurita, convince i membri del suo gruppo a muovere battaglia contro un gruppo di persone che non hanno neanche mai visto.
Basta la minaccia di un’invasione di vaganti o di altri esseri umani, e la promessa di un posto sicuro, con muri e recinzioni e con addirittura gli orticelli, e gli spaventati sopravvissuti diventano soldati pronti a combattere. Continua a leggere
Walking Dead: Croce sul cuore
“L’esca”, Il sesto episodio della quarta stagione di The Walking Dead è senza dubbio un’astuta e maligna trovata da parte degli autori per torturarci e tenerci sulle spine!
Sebbene mi aspettassi una puntata incentrata sul Governatore, non pensavo che l’intero episodio avrebbe girato attorno a lui.
Anche se è certamente uno dei miei personaggi preferiti (per ora… lo era anche Rick prima dei suoi tormenti e prima del suo colpaccio con Carol!), aspetto con ansia di vedere come si svilupperanno le cose alla prigione.
Ma come ho scritto spesso , gli autori hanno una gran cura della psicologia dei personaggi. Dunque, dopo mesi di latitanza, i fans del Governatore volevano risposte sul “dopo Woodbury” e la sesta puntata li ha accontenti. Continua a leggere
The Walking Dead: Un’anima triste può uccidere più in fretta che un germe
Ho voluto intitolare questo post citando un’altra perla di saggezza regalataci da Hershel, uno dei protagonisti principali di questo episodio.Personalmente la quinta puntata di The Walking Dead, “Internment – l’inferno”, non mi ha entusiasmata molto. Sebbene uno dei punti forti della serie sia proprio la cura della psicologia dei personaggi, mi è sembrata un po’ ripetitiva soprattutto perché si tratta sempre degli stessi (in questo caso Hershel che non perde mai la fede, e Rick dibattuto tra sopravvivenza e umanità). L’episodio, infatti, insiste di nuovo su quanto bisogna diventare duri e spietati per sopravvivere, tema affrontato abbondantemente nelle precedenti due stagioni.All’inizio della puntata si vede quanto il vecchio del gruppo non si voglia arrendere all’evidente avanzamento dell’epidemia, sottovalutando così anche i rischi legati ai numerosi decessi, finché non si scatena il caos nel blocco d’isolamento proprio per via di alcuni malati deceduti e zombificati. Continua a leggere
The Walking Dead: la rabbia di Rick
Eccomi qui per il commento della quarta puntata… un po’ in ritardo, scusate!
Beh, che dire? Sono sconvolta! Anche perché l’ho vista in spagnolo, e Daryl che parla spagnolo ha il suo perché! Ma andiamo con ordine.
Dopo un’intera stagione, per la prima volta, solo poche scene sono state girate nella prigione…ci voleva proprio una boccata d’aria!
L’episodio si sviluppa attraverso le vicende di due gruppi: Carol e Rick da una parte e Daryl, Michonne, Tyreese e Bob dall’altra.
La puntata ci mostra come i personaggi principali siano cambiati. Nel gruppo diretto all’ospedale veterinario Tyreese è ancora accecato dalla rabbia e rischia la sua vita cercando continuamente lo scontro con i vaganti, ma non ci saremmo aspettati che sarebbe stata Michonne a calmarlo e a farlo ragionare. La donna sembra sentirsi sempre di più un membro del gruppo, al punto di decidere di non cercare più il Governatore. Continua a leggere
The Walking Dead, il promo della quarta puntata
Lo so, avevo detto che sarebbe stata l’ultima volta, ma siccome il commento della quarta puntata lo pubblicherò con qualche giorno di ritardo, temendo di mancarvi, ho pensato di condividere con voi questo mini post con il promo, che, per mia felicità, non ci svela più di tanto.
Carol e Rick si sono spinti fuori dalla prigione, evidentemente i malati non possono più aspettare il ritorno del gruppo di Daryl, ma perché non è venuto loro in mente di cercare prima nelle case vicine?
Comunque, dopo l’incontro con uno zombie all’interno della casa, credo che ci possiamo aspettare una scena simile a quella di “L’Alba Dei Morti Viventi” di Zack Snyder. Continua a leggere