Ho voluto intitolare questo post citando un’altra perla di saggezza regalataci da Hershel, uno dei protagonisti principali di questo episodio.Personalmente la quinta puntata di The Walking Dead, “Internment – l’inferno”, non mi ha entusiasmata molto. Sebbene uno dei punti forti della serie sia proprio la cura della psicologia dei personaggi, mi è sembrata un po’ ripetitiva soprattutto perché si tratta sempre degli stessi (in questo caso Hershel che non perde mai la fede, e Rick dibattuto tra sopravvivenza e umanità). L’episodio, infatti, insiste di nuovo su quanto bisogna diventare duri e spietati per sopravvivere, tema affrontato abbondantemente nelle precedenti due stagioni.All’inizio della puntata si vede quanto il vecchio del gruppo non si voglia arrendere all’evidente avanzamento dell’epidemia, sottovalutando così anche i rischi legati ai numerosi decessi, finché non si scatena il caos nel blocco d’isolamento proprio per via di alcuni malati deceduti e zombificati. Continua a leggere
The Walking Dead: Un’anima triste può uccidere più in fretta che un germe
Rispondi