Rieccoci! Una puntata niente male e un ritorno coi fiocchi, non ci speravo più!
La stagione si apre con un piccolo flashback che ci mostra un gruppo rinchiuso in un container, proprio come Rick ma riconosciamo Gareth, uno dei rapitori di Terminus. L’intenzione come al solito però, è quella di tenerci sulle spine, quindi dovremmo aspettare la fine della puntata per capire questo salto indietro. Per fortuna, almeno in questa puntata, la narrazione ha ripreso un buon ritmo e, come spesso accade in The Walking Dead, o tutto o niente quindi episodio anche pieno di azione!
La storia si sposta finalmente sul nostro gruppetto di sopravvissuti preferito (anche se un paio io li farei fuori) mentre in sottofondo Abraham racconta com’è arrivato fin li e Daryl dice a Maggie e al gruppo del rapimento di Beth,: insomma un piccolo briefing tanto per aggiornare tutti. Il tutto in qualche minuto, prova che quando ci torturano con narrazioni esasperatamente lunghe lo fanno apposta per farci del male!
Ad ogni modo, il lupo perde il pelo ma non il vizio e quindi il gruppo prepara delle armi di fortuna, pronti ad attaccare i propri rapitori, ma il piano fallisce e Bob, Glenn, Daryl e Rick vengono portati via.
Insieme ad altri tre prigionieri, si ritrovano in una stanza davvero poco accogliente e, attraverso lo sguardo-annebbiato dalle botte-di Rick, vediamo due uomini che sezionano un cadavere e a fianco tre grossi contenitori: “Burn” “Feed” “Wash”.
La teoria dei cannibali sembra decisamente sempre più plausibile, ancor di più quando i prigionieri vengono fatti inginocchiare vicino ad una grossa vasca di ferro usata per far scorrere via il sangue dopo averli sgozzati: insomma i quattro si ritrovano in un mattatoio per esseri umani.
Ma la fortuna sorride agli audaci e, mentre Rick cerca di liberarsi, un’esplosione lì distrae, così il gruppo riesce a liberarsi e a fuggire.
La storia si muove in parallelo a quella di Carol, Tyreese e Judith, anche loro diretti a Terminus, ma Carol non si fida e i suoi sospetti si rafforzano quando s’imbattono in un ragazzo di Terminus, scoprendo cosi che i loro amici sono stati catturati. Carol non ci pensa due volte e si prepara per la battaglia: riesce a distruggere parte della recinzione e, facendo entrare i vaganti, riesce a distogliere l’attenzione da Rick e gli altri.
Da lì in poi, sarà un susseguirsi di spari e banchetti per gli zombie. Dopo essere riusciti a liberarsi, Rick e gli altri si dirigono in cerca del resto del gruppo e iniziano a scoprire l’orrore di Terminus, con tanto di costato umano appeso a seccare.
Carol, dal canto suo, si scontra con Mary che prima di morire le racconta che in origine Terminus era davvero un rifugio per tutti, finché un gruppo di uomini s’impadronì del posto picchiando e stuprando le donne, così decisero di essere cacciatori per non essere mai più prede.
Ed ecco spiegato il flashback iniziale. Ma la sua faccia da psicopatica traumatizzata non fa breccia nel cuore di Carol che la lascia morire sbranata dagli zombie.
Nel frattempo, nella capanna dove Tyreese si è rifugiato con Judith, Martin minaccia la piccola obbligando Tyreese ad uscire in mezzo ai vaganti. Ma l’uomo, ancora molto scosso per il viaggio, uccide prima tutti gli zombie a portata e poi a mani nude l’aguzzino della bambina.
Nel frattempo nel container qualcuno inizia a fare domande a Eugene in merito alla sua famosa cura che in realtà si rivela un dubbioso tentativo di uccidere tutti gli zombie invertendo un sistema di sicurezza di incerta provenienza, ma a quanto pare al gruppo la spiegazione sembra bastare e vengono interrotti proprio da Rick che riesce a liberarli e a portarli via.
Tutti ignari di dover la vita a Carol, si dirigono nei boschi in cerca della borsa con le armi, che Rick aveva sotterrato prima di entrare in Terminus. E mentre il vicesceriffo medita vendetta arriva il momento da me tanto atteso: Carol si ricongiunge al gruppo, e Daryl si lancia ad abbracciarla (Beth chi?).
Dopo mezza stagione separati, e quasi una intera per Carol, il gruppo si ritrova di nuovo insieme e Rick scopre che Judith è ancora viva. Insomma una sacco di lacrime e miele, ma visto quante persone sono morte e che ci hanno regalato anche ad un paio di bellissime scene, glielo concediamo!
Il caos “post Brian” sembra finalmente superato, la Grimes’ Family è riunita, Tyreese ritrova sua sorella, Glenn la sua dolce mogliettina, Daryl la sua balestra e Carol!
Per quanto riguarda Terminus, invece, credo che la faccenda non sia del tutto superata ancora, visto che Gareth non è stato colpito quando Rick gli ha sparato, ed è proprio Gareth che vediamo nell’ultima scena, con un altro flash back che conferma quanto raccontato da Mary, sua madre.
Ma la sorprese non finiscono qui, perché The Walking Dead impara dalla Marvel e dopo i titoli ci regala un’ultimissima scena con un ritorno inaspettato: Morgan! Che prosegue sulla stessa strada di Rick, dove saltano fuori dei segni incisi sugli alberi.
Insomma per quanto mi riguarda questa puntata è stata davvero un bel riscatto per l’agonia della fine della quarta stagione.
Rick non ha esitato nemmeno un attimo, niente stati d’animo o dilemmi morali, il sopravvissuto che vogliamo vedere! Mentre Carol, come sempre, non delude, convince meno la storia di Eugene, ma spero che avremo presto qualche risposta in più o almeno le reazioni del gruppo, visto che il piano di Abraham è sempre quello di portare l’uomo a Washington. E conoscendo la testardaggine di Maggie è praticamente sicuro che cercherà sua sorella. Resta da capire come reagiranno i sopravvissuti di Terminus.
Aspettiamo la puntata di lunedì prossimo prima di festeggiare il ritorno sulla retta via della serie, la quarta stagione insegna che gli sceneggiatori riescono ad allungare la trama al infinito
Appuntamento lunedì alle 21 su Fox e martedi sulla rubrica!
Johanne Inglesi