Masterchef: la vittoria di Federico, la diretta ridicola e un Bastianich scatenato

Federico Ferrero

Federico Ferrero

Chiunque segua Masterchef in questo momento lo sa: Federico Ferrero ha vinto la terza edizione di Masterchef Italia.
Come l’anno scorso, anche quest’anno il titolo va a quello che più stava sul culo a tutti e infatti, sulla rete, i fan di Masterchef si sono scatenati nell’urlare alla truffa, al raggiro, all’ingiustizia, roba che se lo facessero per le vere truffe, raggiri ed ingiustizie che ci sono in Italia vivremmo tutti in un Paese migliore.

La prima puntata della serata si apre con un grande classico: la mystery box contenente il fac-simile del libro di cucina che il vincitore potrà pubblicare, ed Enrica se ne esce con un bellissimo “in questa foto sono a metà tra Janis Joplin e Suor Germana“.

I concorrenti, per questa prova, possono cucinare un piatto di propria invenzione..
Cracco va subito a rompere le scatole ad Enrica sul nome del piatto. Che carino, mentre quella cucina il problema che lui si pone è il nome. Continua a leggere

Masterchef tra marchette, paraculi, stronzi vari, e Padre Pio

I giudici di Masterchef con Alessandro Borghese e Lidia Bastianich

I giudici di Masterchef con Alessandro Borghese e Lidia Bastianich

La prima marchetta della serata arriva subito subito. D’altra parte la finale si avvicina e bisogna pur rilanciare in qualche modo.
I concorrenti rimasti in gara, Almo, Enrica, Federico e Salvatore, scoperchiano la mystery box e sotto ne trovano una più piccola con il logo di Junior Mastechef, la cui prima edizione italiana andrà in onda il 13 marzo.
Immediatamente si materializzano in studio i due giudici Lidia Bastianich e Alessandro Borghese (quello dello spot Activia, praticamente mi perseguita, per leggere clicca qui).
Il terzo è Bruno Barbieri.
Terminato il simpatico spot, inizia la gara. Nella mystery box i concorrenti hanno trovato una gallina e una gallinella, che non è la sorella minore della gallina, ma quello che noi mortali chiameremmo capone. Ma quelli stanno a Masterchef…vanno capiti! Continua a leggere

Barbieri, Renzi e i datterini magici

Bruno Barbieri

Bruno Barbieri

Questo è un antipasto di Masterchef. Come sempre il commento alle puntate lo troverete domattina alle nove sulle pagine del blog, mentre oggi voglio proporvi una vera e propria chicca.
Finora, lo ammetto, mi sono trattenuto, ma adesso che la stagione sta finendo, non posso fare a meno di parlarvene, non posso più tacere!
Chi segue con attenzione le puntate sa che, durante gli stacchi pubblicitari del più noto show culinario, accade una cosa che ha spiazzato anche i telespettatori abituati a tutto: il giudice Bruno Barbieri fa il testimonial per lo spot della “Così Com’è“, che non è il disco degli Articolo 31, ma una marca di pomodori datterini in barattolo di vetro Continua a leggere

Masterchef, l’addio di Rachida: possiamo solo dire “GRAZI”

Rachida eliminata da Masterchef

Rachida eliminata da Masterchef

Stasera c’è poco da ridere. Io credo che tutti dovremmo dire mille volte grazi a Rachida.
Gli autori di Masterchef, che hanno trovato un cavallo di razza sul quale puntare tutto il battage virale del format.
I giudici, che hanno potuto dare spettacolo trovando in lei una spalla comica assolutamente strepitosa, anche se involontaria.
Gli spettatori, quelli che l’hanno amata e quelli che l’hanno odiata, e che sui social network continuano a dividersi e ad insultarsi a vicenda, oltre che ad insultare lei (anche con una buona dose di ignobile xenofobia, che non guasta mai), e che adesso rischiano di dover tornare ad occuparsi dei veri problemi della vita.
Gli inserzionisti pubblicitari e gli sponsor che hanno investito, anche grazie a lei, nell’edizione più seguita di sempre di Masterchef Italia.
Infine io, perché  mi ha risolto interi post con uno sguardo o con una frase, rendendo la mai vita decisamente più facile. Continua a leggere

Masterchef: gli chef spiritosi, Rachida in acido e il suicidio di Alberto

La mystery box matrioska

La mystery box matrioska

Bisogna fare una premessa importante: stavolta Rachida, prima di entrare, ha sicuramente mangiato dei funghetti olandesi, altrimenti non si spiega la sua visione: “voglio andare avanti, cucinare tranquilla come se fossi in un prato che non c’è nessuno, l’aria pulita, sirena (sic) proprio nell’aperto”.

Gli otto concorrenti sono davanti alle mystery box, ma non sanno ancora che i giudici sono tre spiritosoni.
Infatti, dopo aver detto le solite banalità di rito, tipo “devo ricordarvi che questa sera uno di voi verrà eliminato” (e i concorrenti, tutti rammaricati, a dire “eh già”), li invitano ad aprire.
Ma, sorpresona, sotto la scatola c’è un’altra scatola.
Barbieri è divertitissimo. I concorrenti vengono invitati ad alzare di nuovo, ma ecco che dentro c’è un’altra scatola. Bastianich fa la faccia furbetta. E così via, finché, sotto la quinta scatola, si trova lo zafferano. E lì vengo a scoprire che lo zafferano costa migliaia di euro al kg, e mi domando come facciano a Milano. Lo spacciano a Parco Sempione? Continua a leggere

Masterchef: la valle di lacrime e la fatwa di Beatrice

I giudici con Philippe Léveillé

I giudici con Philippe Léveillé

L’Italia è (come ogni anno) sommersa dall’acqua? Masterchef si adegua!
Ma, non potendo far piover dentro agli studi televisivi, decidono di regalarci 10 devastanti minuti di lacrime e singhiozzi.
Sotto alla consueta Mystery box i concorrenti, infatti, non trovano i classici 10 ingredienti, ma una lettera molto (ma molto!) spontanea, di un familiare, con annessa ricetta.
La retorica si taglia a fette, mentre le palle dei telespettatori rotolano giù per le scale, oltrepassano il giardino, si avviano per le strade vanno a tuffarsi disperate nel fiume.
“Mia dolce Enrica (tu quoque Enrica?! nda), guarda le stelle stasera…” seee, giusto  quelle Michelin dei tre despoti che la giudicano può guardare, chiusa lì dentro!

E, mentre qualcuno (Federico e Alberto con un meraviglioso: mi scrive la Titti, la paperina 1) mantiene la propria dignità, chi è che piange più di tutti?
Ovviamente Rachida, che non riesce nemmeno a leggere, ma in compenso crea un lago artificiale sul bancone. Continua a leggere

Masterchef: i giudici cowboy e Rachida diventa Jafar

Barbieri Cracco e Bastianich vestiti da cowboys

Barbieri Cracco e Bastianich vestiti da cowboy

Sono in dieci presenti davanti alla mystery box della tredicesima puntata di Masterchef.
La sfida prevede un piatto con i frutti di mare, con contorno di rotture di zebedei. Il contest entra nella sa fase più viva ed i giudici hanno il compito di sobillare i concorrenti, di metterli sempre più l’uno contro l’altro per solleticare i pettegolezzi dei telespettatori.
C’è da dire che sono dei professionisti.

Inizia Bastianich che, dismessi i panni del giocatore di baseball, inizia a stuzzicare Federico ed Enrica che ultimamente sono ai ferri corti.
Nel frattempo Cracco va a sfottere Rachida: “cos’è? Una polenta?” e lei “no una zuppa”. Lui chiosa: “se non è zuppa è pan bagnato”, che non c’entra assolutamente una mazza, ma lui ci tiene ad avere l’ultima parola.
Alla fine della prova i giudici sono commossi per la bravura dei concorrenti e chiamano i tre migliori: Enrica, Almo e Michele. Continua a leggere

Masterchef: Joe Bastianich diventa Joe Di Maggio

I giudici con Iginio Massari

I giudici con Iginio Massari

La prima prova di Masterchef è, come sempre, la mystery box, che stasera è particolarmente ricca.
Durante il classico giro Alberto si permette di citare “Il Pranzo di Babette” a Bastianich, che ovviamente non capisce e tira dritto.
Rachida inizia a piangere già quando entra in cucina (anche se stasera è in buona compagnia), e ci regala subito un bel confronto con Cracco.

C: Io sento un po’ di profumi del tuo Paese
R: No, per piacere no! Quando cucino penso all’Italia!
Cracco, naturalmente, non perde l’occasione di stuzzicarla un po’ e la interroga sui procedimenti di cottura:
C: Come si chiama questa preparazione?”
R: Ho grattugiato le patate (bel nome!).
C: Come si chiama questa preparazione? Rispondi alla domanda! Ma dove l’hai vista, in qualche libro?
A questo punto Rachida si lancia in una di quelle sue difese che le farebbero dare l’ergastolo da innocente. Continua a leggere

Masterchef: ospiti internazionali, ma solito stile provinciale

Graham Elliot con Joe Bastianich

Graham Elliot con Joe Bastianich

Dando un’occhiata ai commenti su facebook e su twitter, la cosa bella di Masterchef è che, esattamente come richiede il cinema postmoderno, dà l’impressione di svolgersi “hic et nunc”. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che, pur sapendo che il programma è stato registrato mesi fa, la gente faccia il tifo, si lamenti, e si rivolga ai giudici chiedendo l’eliminazione di questo o di quel concorrente, come se la cosa non fosse già avvenuta da tempo. Il che è un po’ come rivedere la finale di Messico ’70 e sperare che il risultato cambi.
In più gli autori, essendo dei professionisti del settore, sanno bene che alcuni personaggi tirano l’audience più di altri, e giocano parecchio su questo.

La gara inizia con la classica mystery box che oggi presenta, come pezzo forte, il carrè di agnello.
Mentre i concorrenti cucinano, Cracco decide di andare a distribuire un po’ di complimenti in giro. Inizia con un bel cazziatone ad Almo e termina sfottendo Eleonora e dandole, Continua a leggere

Masterchef come Secretary, la svolta sadomaso di Joe e Rachida

Tiziana Stefanelli tra Carlo Cracco e Bruno Barbieri

Tiziana Stefanelli tra Carlo Cracco e Bruno Barbieri

Cosa fa un gruppo di avvocati circondato da un branco di squali? Un buon inizio.
Questa volta però all’avvocato è stata assegnata la parte del buono.
Torna infatti negli studi di Masterchef Tiziana Stefanelli, vincitrice della seconda edizione, nonché unico concorrente nella storia di Masterchef a cui Cracco dà del lei.
E’ l’occasione per fare uno spottone al suo libro, ovviamente targato Masterchef, e per far dire a Bastianich “io vado in idicola cercare mio libro e trovo sempre questo in finestrina e mi incazzo!”(si suppone che la finestrina sia la vetrina).

L’avvocato ha il compito di decidere la mistery box della giornata, e di fare da consulente ai concorrenti, che la guardano con aria sognante, come se fosse la fata madrina di Cenerentola.
E in effetti, mentre gli aspiranti chef si recano da lei in processione, Tiziana, seduta su una sedia un po’ in disparte, dispensa consigli con l’aria saggia e sicura di chi ha già fatto la gavetta, e li chiama “gioia mia” e “tesoro mio”.
Se ci fossero stati il rosario e l’acqua benedetta nessuno avrebbe avuto da ridire. Continua a leggere