
Tiziana Stefanelli tra Carlo Cracco e Bruno Barbieri
Cosa fa un gruppo di avvocati circondato da un branco di squali? Un buon inizio.
Questa volta però all’avvocato è stata assegnata la parte del buono.
Torna infatti negli studi di Masterchef Tiziana Stefanelli, vincitrice della seconda edizione, nonché unico concorrente nella storia di Masterchef a cui Cracco dà del lei.
E’ l’occasione per fare uno spottone al suo libro, ovviamente targato Masterchef, e per far dire a Bastianich “io vado in idicola cercare mio libro e trovo sempre questo in finestrina e mi incazzo!”(si suppone che la finestrina sia la vetrina).
L’avvocato ha il compito di decidere la mistery box della giornata, e di fare da consulente ai concorrenti, che la guardano con aria sognante, come se fosse la fata madrina di Cenerentola.
E in effetti, mentre gli aspiranti chef si recano da lei in processione, Tiziana, seduta su una sedia un po’ in disparte, dispensa consigli con l’aria saggia e sicura di chi ha già fatto la gavetta, e li chiama “gioia mia” e “tesoro mio”.
Se ci fossero stati il rosario e l’acqua benedetta nessuno avrebbe avuto da ridire.
Solo Grazi Grazi non fa il pellegrinaggio, ma viene subito beccata da Cracco che la spedisce di corsa dalla beata Tiziana.
Alla fine i tre piatti migliori sono l’uovo in camicia con barbabietole e scampi di Enrica, la sella di coniglio con crema di patate di Federico ed il riso con nero di seppia e scampi di Eleonora.
Ma il clima è troppo disteso, così Bastianich decide di avvelenarlo un po’ mettendo zizzania tra lei e Beatrice su chi ha copiato il piatto a chi.
La prova è vinta da Federico (praticamente il sosia di Oreste Lionello da giovane), che oltre a vincere comincia a mostrarsi come un personaggio la cui personalità emerge nel gruppo.

Federico
Il vantaggio che gli viene concesso per la vittoria, oltre alla scelta degli ingredienti (sceglierà il piatto di carne) per la gara successiva, è quello di decidere chi cucinerà con gli ingredienti freschi e chi con quelli un scatola. E la cosa, spiace dirlo, ma è copiata pari pari dall’edizione made in USA. Insomma gli autori si sono proprio sprecati!
In più ha la possibilità di scegliere se partecipare alla prova o meno, un grave dilemma morale, ma lui nel tempo record di 4 secondi e 2 decimi schizza sulla balconata, tra le proteste sdegnate, ed evidentemente ipocrite, degli altri concorrenti.
Ma, attenzione, Beatrice alza la mano e chiede se è possibile “cambiare il proprio posto di banco” (ma dov’è? A scuola? Ma chiamarla postazione no?) e accusa Eleonora di averla copiata (ecco, evidentemente sì, lei pensa di essere a scuola!), ma i giudici la fanculizzano e la lasciano lì.
D’altra parte quello che serve di più alla trasmissione è un bel po’ di tensione tra i concorrenti.
Finita la prova inizia la triste sfilata degli adepti ai piedi degli dei, e cominciano le prime cazziate e le prime umiliazioni. Quando Enrica arriva con un fantastico piatto messo su con le scatolette, Diludendo Joe richiama Giorgio per sbattergli in faccia la differenza tra i due.
Poi tocca a Barbieri abbattere Salvatore e a Cracco umiliare Ludovica, che in effetti ha imbottito un filetto di manzo con un foie gras.
Ma il momento che tutti gli spettatori attendono è il solito scontro Rachida vs Bastianich.
Il dialogo è una meraviglia e devo riportarvelo per intero, anche perché sembra scritto dagli sceneggiatori di Secretary:
Joe: “al tuo segreto è: qualsiasi ingrediente che proponiamo, tu fai stesso piato!”
Rachida prova a negare l’evidenza: “non mi sono accorta!”
Joe minimizza: “ma non è cattivo, è sempre lo stesso! Tu devi uscire di più di te, almeno il te che abbiamo conosciuto fino a questo punto, qui nella cucina di Masterchef”
Rachida improvvisamente ha una svolta masochista: “allora dacci una sgridata”
Joe all’inizio non realizza: “devi fare un passo avanti…”
Rachida fa finta di accontentarsi: “bravo, quello che cercavo (la voce diventa piagnucolante) sono qua per questo!”
Joe si illumina e non trattiene il sorriso: ” tu vuoi che ti sgrido?”
Rachida, pronta ad inginocchiarsi: “sì, dai forte! Lo so che non sei cattivo, però fallo!”
Io a quel punto ero già pronto a vedere Bastianich che se la portava via per andare a sculacciarla, ma il bravo master(chef) sa che quando la schiava chiede di essere punita, la miglior punizione è perdonarla. Così lui scuote la testa e la lascia andare via.
Rachida, realizzando di aver sbagliato strategia, e che il suo sogno da slave è svanito nel nulla, si allontana disperata bofonchiando “mamma mia che stupida che sono!”.
I concorrenti continuano a sfilare, tra alti e bassi, ma l’errore più grave lo commette Giovanna, presentando patate crude, e viene eliminata. La vincitrice è Laura.
La seconda puntata della serata si svolge in piazza a Napoli ed è una sfida sul fritto napoletano che avrà come giudici alcuni cittadini accorsi a seguire la competizione.
Laura sceglie la sua squadra, mettendo dentro Salvatore, l’unico napoletano, mentre i rimanenti, la squadra rossa, sono capitanati da Marco.
I blu sono organizzati e veloci, ma friggono troppo presto e rischiano di servire i piatti freddi.
I rossi invece scelgono la strategia opposta, beccandosi il cazziatone di Joe, che prima gli urla “sei fuori? A friggere al momento? Arrivano duecintocinqua persone, scusa, come cazzo fai a friggere al momento? Perché con questa gente non c’è di mangiare mi fanno un culo così, poi io ti faccio un culo più grande!”, poi però torna dai due chef e dice che in effetti servire la roba calda è meglio. Ma dico!
La tensione nelle due squadre è grande e gli errori pure. Intanto Federico si dimostra sempre più leader del gruppo, prendendo in mano la squadra e gestendo il rapporto col pubblico.
Sta crescendo senza dubbio un personaggio perfetto per lo show. La nemesi di Rachida, insomma.
Alla fine i rossi risultano i preferiti dalla gran parte dei commenti, proprio per il fritto “fatto sul momento”. Infatti vincono i blu.
Poco prima del pressure test, i giudici ricominciano ad istigare i concorrenti e riescono a mettere contro Beatrice ed Alberto (senza alcun motivo), mentre Rachida e Ludovica fanno tutto da sole.
La sfida consiste nel riconoscere i cibi dagli odori, che certamente non è roba facile, per quanto posa sembrarlo.
Però se scambi il tartufo per una patata, il cavolino di bruxelles per pesce,, il taleggio per cacao, il salmone per scamorza, o per lardo di colonnata (Michele, che si sente chiedere da Bastianich se ha bevuto), qualche problemino ce l’hai.
I primi quattro classificati si salvano, gli altri devono sceglier un ingrediente tra quelli indovinati, che dovrà essere il protagonista principale del loro piatto, da preparare in 20 minuti.
Allo scadere del tempo, il primo a presentarsi è Michele, ma Barbieri non è soddisfatto. Poi arriva Jessica che osa chiamare il piatto “restare o non restare” facendosi impallinare da Cracco che la prende per il culo per 5 minuti buoni, e poi le comunica che il tortino è crudo. Rachida presenta Barbieri un “mappazzone”, con la scusa che lei è generosa. Infine Alberto, che è convinto di aver fatto male, e invece convince i giudici.
A lasciare il programma è Jessica. Gli altri tirano un sospiro di sollievo, ma in fondo al cuore sanno bene che il giorno del giudizio, prima o poi, arriverà anche per loro.
Ps: a volte capita che qualche errore di battitura sfugga alla correzione in seconda lettura, ma i dialoghi di Bastianich, come potete immaginare, sono fedelissimi all’originale.
Otello Piccoli