Masterchef: ospiti internazionali, ma solito stile provinciale

Graham Elliot con Joe Bastianich

Graham Elliot con Joe Bastianich

Dando un’occhiata ai commenti su facebook e su twitter, la cosa bella di Masterchef è che, esattamente come richiede il cinema postmoderno, dà l’impressione di svolgersi “hic et nunc”. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che, pur sapendo che il programma è stato registrato mesi fa, la gente faccia il tifo, si lamenti, e si rivolga ai giudici chiedendo l’eliminazione di questo o di quel concorrente, come se la cosa non fosse già avvenuta da tempo. Il che è un po’ come rivedere la finale di Messico ’70 e sperare che il risultato cambi.
In più gli autori, essendo dei professionisti del settore, sanno bene che alcuni personaggi tirano l’audience più di altri, e giocano parecchio su questo.

La gara inizia con la classica mystery box che oggi presenta, come pezzo forte, il carrè di agnello.
Mentre i concorrenti cucinano, Cracco decide di andare a distribuire un po’ di complimenti in giro. Inizia con un bel cazziatone ad Almo e termina sfottendo Eleonora e dandole, praticamente, della cagna. In più cerca di buttare benzina sul fuoco ed aizzarla contro la sua vicina Beatrice.
A vincere la prova è Emma, che va in dispensa insieme ai giudici.

Emma tra Enrica e Michele

Emma tra Enrica e Michele

E qui arriva il grande ospite della serata, il giudice della versione Usa Graham Elliot, che presenta tre piatti che ha servito al Presidente Obama in occasione del suo compleanno: sashimi di ricciola, bisque di mais e corn dog di astice (tzè,dilettante! Cucinare per il presidente Usa, quando in Masterchef Australia hanno cucinato per il Dalai Lama! Per leggere clicca qui).
Ma c’è un altro dettaglio che dovrebbe far comprendere a chi guarda che qualcosa non va. Elliot, infatti, ha registrato la puntata prima di sottoporsi ad un’operazione di restringimento dello stomaco e a una dieta che ne hanno cambiato decisamente l’aspetto, come potete vedere dalla foto qui sotto.

Elliot prima e dopo l'operazione

Elliot prima e dopo l’operazione

Il primo vantaggio di Emma è quello di poter scegliere il piatto. Il secondo, come twittato da un genio, è che Elliot mangerà due concorrenti a sua scelta.
Emma sceglie la bisque, ed il pluripremiato chef americano le mostra la preparazione.
La gara ha inizio, e la vincitrice sceglie una strategia per non farsi copiare: fa apposta una serie di finti errori per sviare gli altri.
Cracco riprende i suoi giri, stavolta insieme ad Elliot, e punta subito Beatrice. Lei dialoga in perfetto inglese, e Cracco, gentilissimo, le dice che se sapesse cucinare come parla avrebbe già vinto.
Intanto Rachida comincia ad entrare nel panico, Barbieri le chiede se parla inglese o francese e lei: “sono spaventata, non me lo ricordo più!”. Prego?
Emma fa subito una figura barbina, per fingere confusione s’è confusa per davvero e ha cannato il piatto. Gli altri arrivano, come sempre in processione, e con alti e bassi, passano la prova.
Ma, ancora una volta l’attesa è per lo scontro RachidaBastianich, che gli autori non ci fanno mancare mai.
Stavolta la scena è epica.
Il primo confronto lo fa con Barbieri, che si mostra umano, ma lei già inizia ad avere la voce tremante,
Poi arriva Joe con Graham. Lo chef americano boccia il piatto, naturalmente in inglese, lei finge di capire, Bastianich se ne accorge e le chiede la traduzione.
Rachida, presa in contropiede, spara una serie di idiozie, e, puntualissima, parte la cazziata. Lei non regge, in un impeto d’orgoglio si sfila il grembiule e parte verso la porta fingendo un abbandono, ma viene ovviamente richiamata da Cracco e, senza pensarci un attimo, torna indietro dandosi della scema da sola.

Rachida

Rachida

Simpatica anche la scenetta tra Barbieri e Salvatore, che tenta di arruffianarsi i giudici con un elogio del “famoso corn dog di Elliot“, di cui però sostiene di aver assaggiato una “copia” fatta da un altro. Barbieri, che stava portando il cucchiaio alla bocca si ferma con faccia basita: “ma cosa stai dicendo? Non si capisce niente.”

Ma i momenti duri devono ancora arrivare. Il piatto di Giorgio viene giudicato come “una crema al latte con fiocchi d’avena”. Beatrice fa una battuta sui tacchi e viene cacciata in malo modo da Cracco. Nell’intervista sosterrà, tutta fiera, che lei è fatta così, non si piange addosso, salvo poi scoppiare in lacrime non appena viene chiamata tra i peggiori.
Ma la vera legnata la prende Michele. Bastianich assaggia e dice: “per la prima volta in vita mia sono rimasto senza parole”. Ma sta mentendo, perché subito si rivolge ai concorrenti dicendo: “ragazzi, avete visto questo? Ti sembra il piatto che abbiamo mostrato? Hai visto?” Poi lo lancia ed esclama “così non si vede il piatto!”

All’arrivo di Alberto, invece, Graham gli fa la battuta sulle paperine, tanto per non lasciare nemmeno una puntata senza allusioni sessuali.
Alla fine la gara ha due vincitori: Alberto e Salvatore.
Ed un perdente: Giorgio.
Ora, di solito, dopo che un concorrente è stato eliminato, i giudici diventano umani per 30 secondi, e incoraggiano lo sconfitto.
Stavolta invece Cracco, con fare veramente cattivo, gli dice: “ci sono passioni che non devono diventare per forza un lavoro”. Cioè gli ha detto che cucinare non è cosa sua! Ma dico, che ti costa illuderlo?
Sembra Renè Ferretti quando stronca l’attore che fa il drogatello in Boris.

La sfida in esterna invece si svolge nella Piazza della Armi della Caserma Santa Barbara di Milano, e i concorrenti devono preparare un aperitivo per 150 invitati ad una gara di polo.
I due capitani scelgono le squadre, ma i giudici, da quei gran bastardi che sono, copiando nuovamente in modo spudorato dalla versione Usa, gliele invertono.
Ma non solo i compagni, anche i menu! Come dire: avete vinto e per premio vi distruggiamo tutti i piani!
Tra l’altro gli assegnano i compagni che loro non hanno scelto, e che quindi sono offesi. Insomma creano subito un bel clima. Infatti i casini si presentano fin dall’inizio: errori, litigi, furti di ciotole, zucchine che finiscono per terra.

E mentre Bastianich, con tanto di panama, si aggira tra i 150 fighetti che fanno il tifo per il principe o il baronetto di turno blaterando a proposito dei propri cappelli, Rachida impazzisce definitivamente scontrandosi con Cracco sulla cottura delle melanzane, che saranno la sua condanna per tutta la durata della prova.
Pochi minuti dopo, infatti, inizia ad urlare e smadonnare. E quando Barbieri prova a darle consigli sulle dimensioni degli involtini di melanzane, lei prima inizia a giocare ai mimi, lasciandolo di stucco, poi, come sempre, si dà della scema da sola, prima che lo facciano altri, infine comincia a gridare “aiuto aiuto!”.
E lì comincia a venirmi il sospetto che possa arrivare da un momento all’altro l’ambulanza per il TSO.

Nonostante il clima da ospedale psichiatrico, inizia il servizio. I blu sono in serie difficoltà, soprattutto nei tempi, e davanti al loro tavolo si forma una gran fila. Molti si lamentano e dicono che questo influirà sul voto. Infatti alla fine…vincono i blu!
Si arriva così al pressure test.
Come sempre, prima di iniziare, i giudici cercano di mettere i concorrenti l’uno contro l’altro, come se non ci fosse abbastanza competizione.
Questo è senza dubbio uno degli aspetti più squallidi del programma: la necessità di provocare litigi, invidie e gelosie da poter successivamente sfruttare con le telecamere al momento giusto, per solleticare i bassi istinti dei telespettatori.

Non tutta la squadra perdente partecipa al pressure test. Al capitano Alberto vien chiesto di scegliere il peggiore e lui indica Michele (che, bisogna dirlo, la prende benissimo, e per poco non lo strozza).
Anzi, per essere più precisi, Alberto, essendo un po’ rincoglionito, non ricorda i nomi degli altri concorrenti (nonostante li abbiano stampati sul grembiule) e li  indica dicendo: quello lì, quella là, il primo da sinistra, il terzo da destra ecc.
Successivamente entrambi indicano un compagno di squadra. Michele sceglie Almo per vincere subito, mentre Alberto, che è sì rincoglionito, ma sicuramente un signore, decide di salvare i concorrenti più bravi e sceglie Laura.

Laura

Laura

La sfida, che consiste nel preparare gli gnocchi ai formaggi, viene facilmente vinta da Michele ed Almo.
A quel punto, i gentilissimi giudici, cominciano  parlare malissimo di Laura, dicendo che Alberto ha fatto una scelta suicida e cose simili. Infatti i due perdono e si scontrano nel duello finale, che consiste nel preparare una parmigiana di melanzane.
A vincere sarà ancora Alberto.

Durante il solito rituale dell’eliminazione (ormai trito e ritrito perfino nelle formule), i tre demoni continuano a maltrattare Laura che però, a differenza del povero Giorgio, a fine puntata si sente dire che è proprio una persona speciale ed una brava cuoca. E meno male che è brava, se era scarsa che facevano? La mandavano ai lavori forzati?
Misteri di Masterchef Italia.

Otello Piccoli

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2 pensieri su “Masterchef: ospiti internazionali, ma solito stile provinciale

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