No, non è House Of Cards, con il Presidente degli Stati Uniti che piscia sulla tomba del padre,e sputa sul crocifisso.
Ma non è nemmeno Gomorra, contemporanea, dinamica, cinica, “così poco italiana”, come direbbe Stanis La Rochelle.
Però non è nemmeno Don Matteo, Padre Pio e tutta quella roba con Braccialetti Rossi vari, suore e Sabrina Ferilli, che Mediaset e Rai ci propinano da decenni.
1992, nata da un’idea di Stefano Accorsi e diretta da Giuseppe Gagliardi (alla sua prima esperienza televisiva), è la nuova fiction di Sky, prodotta con Wildside e La7,che, partendo dall’arresto dl “mariuolo” Mario Chiesa,ci racconta le vicende di un anno che ha cambiato (ma lo ha fatto davvero?) la storia del Belpaese. Continua a leggere
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The Walking Dead: toh, guarda, gli zombie!
Il quattordicesimo episodio di The Walking Dead ci concede un po’ più di azione anche se, tutto sommato, la storia non progredisce tanto. La narrazione si sdoppia tra il gruppo composto da Glenn, Tara, Noah, Eugene, Aiden e Nicholas usciti da Alexandria in cerca di pezzi utili alla rete elettrica, e il resto della comunità, in particolare Gabriel.
Il gruppo di Glenn, però, incontra più difficoltà del previsto, fin dall’inizio: per via di un’esplosione all’interno di un magazzino sia Tara che Aiden rimangono gravemente feriti e il ragazzo non ce la fa. Continua a leggere
The Walking Dead: “Dimenticare”. Provvedo subito!
“Dimenticare“, e mai titolo fu più azzeccato di quello del tredicesimo episodio di questa quinta stagione di The Walking Dead, perché vorrei proprio dimenticarlo!
La puntata scorsa mi aveva fatto sperare che saremmo andati avanti con la storia, e invece no, siamo di nuovo alle prese con l’inserimento nella nuova comunità! L’intero episodio, infatti, si concentra su come i membri della Grimes’ Family si stanno integrando nella comunità di Alexandria. Rick, Carol e Daryl sono ancora molto sospettosi e decidono di iniziare a fare scorte di armi nel caso in cui le cose si mettessero male. Sasha, invece, è in una fase di tyreesite acuta (ma senza la faccia da boxer), e si sente fuori posto, tanto da prendersela con una delle donne di Alexandria che si preoccupava di cucinarle qualcosa che, però, non le piaceva. Continua a leggere
The Walking Dead: new entry e, finalmente, un po’ di storia
Devo ammettere che questa puntata di The Walking Dead è stata meno peggio delle precedenti, anche se, purtroppo siamo ancora ben lontani dagli standard delle prime stagioni. “Remember”, il titolo di questo dodicesimo episodio, mi aveva fatto pensare che ci saremo sorbiti un episodio di flashback e che saremo rimasti fermi nella storia. Per fortuna mi sbagliavo ed infatti il titolo (in italiano, “Benvenuti“) si riferisce al fatto che i personaggi iniziano a ricordarsi chi erano prima dell’invasione zombie.
Ma andiamo con ordine, l’inutile undicesima puntata si era conclusa al cancello di Alexandria e la dodicesima puntata parte proprio da li. Il gruppo viene accolto dentro la comunità e vengono presentati i personaggi principali, in particolare Deanna, un’ex membro del Congresso, che spiega a Rick che Alexandria era un progetto di comunità eco-sostenibile e che lei e i suoi si sono rifugiati li sin dall’inizio. Continua a leggere
The Walking Dead: Il faro di Alexandria
A questo punto, ammetto che se non fosse per il mio attesissimo commento avrei ufficialmente smesso di seguire la serie puntata per puntata! Che ci posso fare, sono debole e magnanima quindi mi sono sorbita anche questi 45 minuti di nulla!
Alla fine della scorsa puntata avevamo lasciato il gruppo nel fienile dopo la tempesta, ed era spuntato fuori dal nulla Aaron. E l’undicesima puntata si apre proprio nel momento in cui Sasha e Maggie portano l’uomo da Rick. Come avevo previsto, l’ex vice sceriffo non si lascia abbindolare dalle promesse di un posto sicuro e da qualche strana foto, cosi, dopo qualche domanda, lo stordisce con un cazzotto che non ha nulla da invidiare ai pugni di ferro di Abraham!
Freak Show: ritorna American Horror Story
Dopo circa cinque mesi dall’uscita americana arriva anche in Italia la quarta stagione di American Horror Story, la terrificante serie antologica creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk (autori di Glee), definita ” “la cosa più inquietante e disturbata mai apparsa in tv”.
Dopo “Murder House”, “Asylum” e “Coven” ecco “American Horror Story- Freak Show“.
Stando molto attenta agli spoiler, ho cercato qualche anticipazione, ma mi sono limitata a scoprire che la storia sarà ambientata nel 1950, e che parla di una immigrata tedesca intenta a recuperare “freak” da esibire al proprio spettacolo, tra gemelle siamesi, ermafroditi chiaroveggenti. Continua a leggere
The Walking Dead: poteva andare peggio, poteva non piovere!
Dove sono finiti i tempi in cui aspettavo con ansia le puntate di The Walking Dead? Mentre durante le scorse puntate lottavo per non addormentarmi, questa volta mi sono proprio addormentata aspettando l’inizio dell’episodio. Poi ho sentito piagnucolare qualcuno e mi sono detta “ah ecco, inizia la puntata”.
Col senno di poi, potevo anche risparmiarmela e guadagnare un’ora di sonno! Invece no, sono una ragazza debole e ancora non riesco a smettere di farmi del male guardando una serie che ormai ha esaurito tutte le sue carte. E non posso consolarmi con il lato splatter perché ormai non c’è nemmeno più quello nella serie, anzi ci siamo ridotti a guardare il gruppo passeggiare con gli zombie dietro. Continua a leggere
The Walking Dead: quattro ammazzazombie e un funerale
Dopo ben due mesi di sofferenze, eccoci finalmente all’evento più atteso da tutti i fan d The Walking Dead: il mio commento alla nona puntata della quinta stagione!
L’episodio, intitolato “ Non è Finita “ (e menomale perché è appena ricominciato!) gira attorno alle vicende di una parte del gruppo.
Capitanati da Rick, Tyreese , Glenn e Michonne accompagnano Noah nel posto in cui aveva vissuto con la sua famiglia prima di essere rapito dal gruppo dell’ospedale. Ma visto che ormai la fantasia degli autori si limita a tentare di confonderci nella narrazione, la storia viene raccontata a spezzoni con flashback e salti in avanti. Continua a leggere
Le Regole del Delitto Perfetto: una bomba atomica di nome Annalise Keating
Annalise Keating (Viola Davis) è avvocato penalista e docente di diritto penale presso la Scuola di Legge della Middleton University.
Ogni anno seleziona i migliori quattro studenti e li porta a lavorare con se, Questa volta, però, saranno in cinque: Connor Walsh (Jack Falahee), Michaela Pratt (Aja Naomi King), Asher Millstone (Matt McGorry), Laurel Castillo (Karla Souza), e Wes Gibbins (Alfred Enoch).
Forte, dura, cinica, decisa, competitiva, spietata, Annalise è un personaggio decisamente affascinante, ma con un lato dolcemente umano che ci viene mostrato poco per volta, soprattutto quando il racconto si sofferma sulla sua vita privata e sui suoi sentimenti (decisamente emozionante la sequenza in cui la vediamo struccarsi per la prima volta), e Viola Davis la interpreta magistralmente. Continua a leggere
Fargo: ironia, violenza e genialità per la serie tv più bella del momento
Si possono toccare i mostri sacri? Dopo questa esperienza la risposta è semplice: se sei capace, certo che sì!
E’ arrivato, da qualche settimana, su Sky Atlantic (il martedì alle 21:10) Fargo, la serie prodotta da Fx, e premiatissima agli Emmy 2014.
Dice la storia che quando i Coen lessero la sceneggiatura della serie ne rimasero affascinati decidendo di produrla.
Chi non avesse mai visto Fargo di Joel ed Ethan Coen è pregato di farlo. Ma non per seguire la serie, che, da ottimo prodotto, cammina tranquillamente con le sue gambe. Piuttosto, per godere appieno dell’ispirazione da cui parte il racconto. Ma, soprattutto, perché è uno dei film più rivoluzionari degli anni ’90, forse paragonabile solo, come impatto sul cinema del tempo, a Pulp Fiction e Matrix. Continua a leggere