Dove sono finiti i tempi in cui aspettavo con ansia le puntate di The Walking Dead? Mentre durante le scorse puntate lottavo per non addormentarmi, questa volta mi sono proprio addormentata aspettando l’inizio dell’episodio. Poi ho sentito piagnucolare qualcuno e mi sono detta “ah ecco, inizia la puntata”.
Col senno di poi, potevo anche risparmiarmela e guadagnare un’ora di sonno! Invece no, sono una ragazza debole e ancora non riesco a smettere di farmi del male guardando una serie che ormai ha esaurito tutte le sue carte. E non posso consolarmi con il lato splatter perché ormai non c’è nemmeno più quello nella serie, anzi ci siamo ridotti a guardare il gruppo passeggiare con gli zombie dietro.
Ad ogni modo la decima puntata si concentra principalmente su Maggie , Sasha e Daryl, e c’era da aspettarselo visti i recenti lutti. Delle due donne, comunque, Maggie è quella meno fastidiosa. Obbiettivamente la morte di Beth è stato un duro colpo!
Dalla divisione del gruppo dopo l’attacco alla prigione, Maggie non aveva mai pensato di ritrovare sua sorella e mesi dopo, nell’arco di una giornata, scopre prima che sua sorella è stata rapita ma e viva, e poco dopo vede il suo cadavere. Insomma anche posso capire che come ascensore emozionale si è raramente visto di meglio! Ma soprattutto rimane la più schietta ed è l’unica che finalmente manda a quel paese Gabriel, quando cerca di fare il confessore del gruppo.
Sasha invece è insopportabile, decisamente la degna sorella di Tyreese, scorbutica con tutti ma soprattutto avventata, cosa che mette in pericolo il gruppo durante uno scontro con gli zombie. Ammetto che chiamarlo scontro è davvero eccessivo, dato che i sopravvissuti si limitano a ciondolare davanti agli zombie per spostarsi all’ultimo e farli cadere dal ponte. Almeno finché Sasha non da di matto e inizia a trapassare tutto quello che si muove, ferendo leggermente Abraham (che tanto è un bestione quindi non se la prende), mentre per un attimo pensavo (e un po’ speravo) che Michonne le stampasse la sua mano in faccia.
Dal canto suo Daryl, ancora scosso dalla morte di Beth, non se la mena per quaranta puntate e si ripiglia dopo i consigli di Carol e un bello sfogo, anche se un leggermente autolesionista, visto che per uno strano motivo si brucia la mano con la sigaretta.
Però le preoccupazioni del gruppo rimangono il cibo e l’acqua che ormai scarseggia. Il primo problema lo risolvono cibandosi di cani randagi e decisamente poco docili, mentre per quanto riguarda l’acqua, s’imbattono in diverse bottiglie piene d’acqua lasciate per strada, con un biglietto con la scritta “da un amico”. Ma il gruppo chiaramente non si fida e quando Eugene decide di assaggiarla Abraham lo ferma. Il problema comunque si risolve da solo perché inizia a diluviare. La pioggia però non sembra passeggera e il gruppo si rifugia in un fienile.
Mentre fuori la tempesta inizia a scatenarsi, dentro assistiamo alla discussione più inutile di sempre tra Glenn, Carol, Michonne, Daryl e Rick, sul mondo in cui stanno vivendo e sul fatto di sopravvivere in attesa che le cose cambino.
Ma fuori non c’è solo la tempesta: il fienile infatti viene assalito dagli zombie mentre l’intero gruppo, con calma uno alla volta, cerca di bloccare la porta. Mentre ci aspettiamo qualche scena di tensione, seguono un’alternarsi di luce e buio, fulmini, urla e ringhi, poi attimi di panico e nulla … il gruppo si sveglia all’alba e mentre Maggie e Sasha scoprono che fuori la tempesta non ha sradicato solo gli alberi ma anche gli zombie, spunta Aaron, un uomo troppo pulito e ben vestito per non essere sospetto, che chiede di parlare con Rick … ci risiamo. ecco i nuovi “altri”! Intanto non vorrei essere al posto di Aaron, anche perché credo che, dopo i cannibali, Rick si sia fatto decisamente meno tollerante.
Insomma una puntata al livello del resto della stagione, lenta, inutile e scontata. A questo punto, se non riuscirò a smettere di guardare la serie, aspetterò che esca l’intera sesta stagione, invece di soffrire un po’ ogni settimana! Intanto lunedì alle 21, come sempre su Fox, l’undicesima puntata “The distance” e se sarò rimasta sveglia martedì il commento!
Johanne Inglesi
Ah ah il lato positivo
Sempre! Ahah!