Nella cucina di Masterchef troneggia un’immensa mystery box e, i concorrenti, prima fanno tutti “oooh”, poi cominciano a chiedersi quale cetaceo possa nascondersi lì dentro.
Ovviamente, nessuno di loro ha mai visto finora una puntata di Masterchef, altrimenti saprebbero bene che dentro quell’affare ci sono delle persone. D’altra parte l’incontro coi parenti, con contorno di lacrime, abbracci e retorica sulla famiglia, è un must in questi format.
Così tra fidanzate, fratelli, e madri per i più sfigati (leggi Stefano, Paolo e Nicolò), è tutto un tripudio di buoni sentimenti. Ma solo fino a quando i concorrenti non scoprono che sarà il parentame a fare la spesa.
Lì, gli sguardi languidi e le coccole si trasformano in occhiatacce feroci della serie “non mi fare una cagata di spesa o ti faccio allo spiedo, e ti condisco da schifo, così Bastianich ti sputa”.
Non vi dico, quindi, cos’è successo ad alcuni quando s’è scoperto che, oltre a fare la spesa, avrebbero cucinato con loro.
La madre di Paolo, per esempio, ne approfitta per portar al figlio una bella insalata. La presa per il culo da parte di tutti è inevitabile. Delizioso, poi, il siparietto tra lei e Cracco.
– Lei è severo!
– Io magari son severo, però lei gli ha fatto una spesa che se me la fa mia mamma io minimo minimo glielo tiro in faccia il cestino!
Ah, beh, dev’essere stato bello crescere un figlio così!
La madre di Nicolò, invece, ha le idee chiare sul figlio: “chi non lo conosce può anche pensare che è una testa di cazzo, invece non è vero!”. Ma si sa, ogni scarrafone…
Joe, intanto, gioca col marito di Arianna fingendo di cazziarlo per la lentezza.
C’è ancora tempo per Cracco, che raggiunge Stefano. Rivolto alla madre: “se la prende con lei che è l’unica donna che gli dà retta. Ma l’ha portata mai a casa una donna? Ah sì?!” chiede poi con fare stupito.
Alla fine i tre migliori della prova sono Stefano, Nicolò e Federica. Su quest’ultima Amelia la prende con una certa classe e un bel “vaffanculo”.
La vittoria va a Stefano che, giunto in dispensa, scopre che il suo compito è quello di assegnare un volatile ad ogni concorrente. Nicolò dimostra un’insospettabile conoscenza dei volatili, riconoscendoli tutti in mezzo secondo.
Paolo, invece, che ha davanti a sé un tacchino, a domanda risponde, serio: “è una faraona!”.Abituato ai modi da scuola Nicolò suggerisce coprendosi la bocca: “è un tacchino, Paolo“.
Non l’avesse mai fatto: Paolo decide di imitare il tacchino. Io, di prendere il porto d’armi.
Il gioco continua e Cracco decide di umiliare Arianna.
Cracco: cos’hai?
Arianna, sulla difensiva: come diceva Nicolò, un’alzavola!
Cracco, bastardo: cioè?
Arianna: eeeeeh…un piccolo pennuto…
Cracco: dove vive l’alzavola?
Arianna: sicuramente in un bosco (cioè manco “nei boschi” ma “in un bosco”)
Cracco: nel bosco?
Barbieri si inserisce: Guardagli i piedi (i piedi? Non si chiamano zampe?)
Arianna: aaah ha i piedi (a ridaglie!) palmati,quindi …mmm…qualcosa di acqua!
Cracco: secondo te cosa mangia?
Niccolò, da secchione, non resiste a tale ignoranza e interviene.
Cracco, prima lo cazzìa, poi lo sfotte: visto che sei il primo della classe, cosa mangia l’alzavola?
Nicolò, sicuro di sé: si nutre di piccoli insetti, alghe…
Poi accade l’imprevedibile! Nicolò sfodera un soddisfattissimo sorriso di sfida e sottolinea: “e vive anche nel bosco l’alzavola, chef! Perché nidificano ad altezze pazzesche”. Qui succedono due cose: da un lato Arianna prova un timido senso di giustizia “bravo, grazie Nicolò“,sussurra sperando che nessuno la senta, dall’altro la santa trinità si offende all’unisono!
Cracco: “ah, abbiamo un esperto..di uccelli… (come a sottolineare il doppio senso)”.
Bastianich: “Grazie professore!”.
Nicolò un po’ piccato afferma: “non sono un professore, faccio solo vedere che non sono proprio un rincoglionito”. Poi se la prende con Stefano: “gli faccio un culo a capanna”…
Invece Paolo, non contento del tacchino, decide di imitare anche la faraona. Io l’avevo detto che era Noè!
Al momento degli assaggi Stefano si prende i complimenti di Barbieri, mentre Federica viene prima maltrattata da Joe: “tu ha fatto le patate arroste di casalinga! Veramente sono patate di rifugia! E’ secco como deserto di Sahara! E’ come mangiare polvere!” e così via.
Per Barbieri, invece, è una mappazza
Arianna cucina bene ma Cracco fa i complimenti a Nicolò.
Barbieri, che prima era stato silente, chiama Nicolò: “ora il professore!”. Poi definisce bianca una carne che a guardala pare proprio rossa, e inizia ad elencare una sfilza di uccelli per far vedere che ne sa più di lui, manco fosse una gara per bambini dell’asilo. Con aria di quello che ha vinto, conclude con un saccente “prof, ohu!”. Insomma, fa il ganzo con un ventenne!
E’ il momento di Amelia, e per lei ci sono mille complimenti.
Per Maria, invece, c’è il discorsetto di Joe: “questo è un piatto molto difficile perché per me non è un piatto. Sono una seria di idee di tuoi ambizioni di dimostrare chi sei come una cuoca”.
Arriva Paolo. Barbieri va giù duro “o entro nel personaggio Bastianich, prendo il piatto e te lo sasso dietro (?), o dico va beh, speriamo che sia buono.
Poi succede una cosa stupenda: Barbieri dice che il tacchino è una carne “da ospedale”. Cracco si scompiscia dalle risate, perché sa benissimo che Joe sta per offendersi a morte, e più lo guarda più gli ride in faccia.
Joe non se la tiene e attacca il pippotto sulle tradizioni americane. Poi si avvicina al piatto: “il tacchino da noi e un piatto importante, anche se chef Barbieri ci caga sopra! Ma tu hai reso un piatto gourmet di un proteina che può essere a volte banale”. Spettacolo!
La scenetta si chiude con un bis: “come fa il tacchino?” e quello riparte col tacchino.
Com’era prevedibile vince Amelia mentre i peggiori sono Nicolò, Maria e Federica. Nicolò si salva mentre Federica viene eliminata (e anche la suspense, dato che nelle interviste piangeva da ore). Per Maria, invece, c’è un altro duello pronto per la prossima puntata.
Nella sfida in esterna Cracco non c’è, causa nascita del pupo che lui chiama, con modestia, Cesare.
Al suo posto c’è una mostra di Frida Kahlo. I concorrenti devono visitarla (oooh non mi sembra vero, un po’ di promozione artistica) e poi cucinare per un gruppo di artisti, con ingredienti della cucina messicana, supervisionati dallo chef autoctono Francisco Mendez.
Per un motivo che continuo a non spiegarmi, gli autori non riescono mai a portare in esterna un numero pari di concorrenti. Ma dico, c’era bisogno di mandare Maria al duello? Ma così è, quindi gareggiano in 2 contro 3.
Amelia sceglie i suoi compagni, ovvero Stefano e Arianna (la follia!), lasciando in coppia Nicolò e Paolo, e decidendo pure che Paolo sarà il caposquadra. Decisione ovviamente inutile, perché in due le gerarchie si formano da sole. Infatti, per tutta la gara, sarà Nicolò a comandare.
Entrambe le brigate sono abbastanza “incasinati”, infatti lo chef li guarda lavorare e ha un mancamento. Lo portano via in ambulanza.
Intanto Arianna sclera completamente e sbaglia le cotture.
Tra una cazziata e l’altra di Barbieri si arriva al servizio. E qui è un peccato raccontarvelo e non potervelo mostrare, perché accade di tutto.
Inizia, infatti, un bellissimo dialogo tra gli “artisti” e Joe Bastianich, che li guarda come se li capisse, ma non c’è speranza.
Si inizia con “questo piatto potrebbe essere visto come i primi 18 anni di Frida” “eh ma non ha odore” “si ma Frida faceva cattivo odore a causa delle ferite, quindi l’odore lo puoi solo immaginare”.
Si continua con “questa è la masturbazione di un piatto” (io non voglio proprio sapere che sapore abbia!) e “questo patto mi fa immaginare un rapporto sessuale con Frida: duro e freddo”. Ah beh…
Io sono lì che aspetto che arrivi il piatto che li faccia pensare alla cacca di Frida nel suo terzo periodo, ma non arriva.
Il voto viene assegnato firmando una tela rossa o una blu.
Alla fine la gara è vinta dai blu, così Amelia può tornare alla sua grande passione: il pressure. Paolo e Nicolò decidono di festeggiare sobriamente, senza tradire le emozioni, come da foto.
Infatti Cracco, appena tornato dalla parentesi familiare non si lascia sfuggire l’occasione: “Amelia, intanto bentornata al pressure test!”.
Amelia è pentitissima di aver scelto Arianna, che diventa il capro espiatorio della squadra e viene processata da concorrenti e giudici. Poi è il momento di Maria che, sportivamente, afferma che ormai sono tutti allo stesso livello. Joe risponde rispettoso: “non stare a raccontare balle! Stai scherzando?”.
Per il pressure i concorrenti devono preparare una colazione internazionale in 45 minuti. Onestamente un’impresa.
San Paolo tifa per Arianna e Cracco ha un dubbio: “è perché è esaurita come te?”. Poi, siccome il tifo non basta “prego il Signore che la illumini e guidi le sue mani”. Amen.
E devo dire che il Signore la illumina davvero poco, visto che balza da un “porca puttana” ad un più ottimista “poca miseria”.
Amelia va liscia come l’olio, mentre per Arianna arrivano le frecciate di Cracco.
“Il piatto l’hai fatto tu?”
“La panna acida sì, il salmone si cresce da solo”. Eh già.
Ma a salvarla ci pensa Stefano che praticamente porta un “buondì” in busta e buonanotte.
Scherzi a parte nel suo piatto mancano la metà degli elementi richiesti. Così va al duello, che consiste nel preparare tre diversi tipi di pasta: norma, gricia e scoglio.
Tutti tifano per Maria che, in preda all’ansia, si ritrova a parlare da sola. In pratica si fa le domande e si dà le risposte, a metà strada tra Gigi Marzullo ed Emily Watson in “Le Onde del Destino“.
Tra i due pare ci sia poca gara, così Stefano vince e Maria viene eliminata. Esce dallo studio in canoa, remando tra le lacrime generali.
Otello Piccoli
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Bene torniamo in carreggiata… tristissimo per l’eliminazione! Il fratello di Nek doveva morire!
Ahahahah!
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troppo bravo! il sapore della masturbazione in un piatto mi porta a rivedere la possibilità di assaggiare il rognone, che pure mi nausea solo a pensarlo, ma forse risulterebbe meno disgustoso da inforchettare
E’ stata una scena strepitosa!