C’è poco da fare. Che si tratti di film, serie tv, intrattenimento,approfondimento, documentari, talent, le produzioni Sky stanno sempre una spanna avanti rispetto alla tv generalista. La storia si ripete ancora una volta con la prima edizione su SkyUno di Italia’s Got Talent. Attenzione,il programma presenta tutti i limiti di un talent (compreso quello che ormai si definisce “talento” chiunque sappia fare qualcosa, quando sappiamo tutti che tra la bravura e il talento c’è la differenza che passa tra Gattuso e Maradona. Un vero talento non parteciperebbe mai ad un talent!): un buonismo di fondo, punte di retorica a volte insopportabili, presentazioni noiosissime, musiche esageratamente da kolossal, qualche lacrima di troppo, “giudici” che non sono poi così in alto da poter giudicare, l’agghiacciante televoto Continua a leggere
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Sanremo, tra mummie e noia un dubbio: ma la Carrà sniffa coca?
Io ve lo devo dire subito, così fughiamo ogni dubbio: Il Festival di Sanremo è una noia mortale!
Ovviamente lo sapevo già, ma poi ho avuto l’orrenda visione del suicidio di massa di tutti voi, miei deliranti fan, alla notizia che non ci sarebbe stato il post di Sanremo su Se Telecomando.
Così, come Gesù Cristo, ho caricato la croce sulle mie spalle e mi sono sparato sette ore di Festival, una roba che al confronto le due ore e mezza passate sulla sedia del dentista la scorsa settimana sono state un orgasmo.
Tra l’altro, bisogna aggiungere che, per un’intera settimana, sono stati sospesi quasi tutti i programmi di punta in prime time della tv generalista italiana,pubblica e privata, per timore del flop degli ascolti. Cioè se non ti piace il Festival t’attacchi.
Sanremo è, da sempre, lo specchio più limpido di un Paese che non ha mai voglia di guardare avanti, e cerca solo rassicuranti sguardi sul passato.
Per dire, mentre Jimi Hendrix bruciava la chitarra sul palco suonando l’inno americano, da noi si esibivano Little Tony e I Ricchi e Poveri. Continua a leggere
Spot Vodafone: quella gran foca di Luciana Littizzetto
Io ho sempre avuto una certa stima per Luciana Littizzetto perché è intelligente, ironica, diretta, pungente, sagace, senza dubbio una delle teste migliori della televisione italiana. O almeno l’avevo fin quando non è stata colpita in pieno da un’ incudine.
No, perché solo una simile eventualità potrebbe spiegarmi come faccia a sputtanarsi tanto prestando la voce ad una finta foca.
Innanzitutto lei fa satira, spesso satira sulla televisione e satira sulla pubblicità.
La satira, per sua stessa natura, spinge il pubblico a mettere in moto il cervello, a farsi critico,a diffidare, a porsi domande, ad andare a fondo. Ma anche ad affrontare le cose con leggerezza d’animo (che non vuol certo dire superficialità, vuol dire semmai non prendersi eccessivamente sul serio).
La pubblicità, invece, anche la più bella, o quella del prodotto migliore, tende ad ammaliare, a convincere, a catturare con dettagli e con escamotage comunicativi, l’attenzione dl potenziale cliente.
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Avanzi, la Rai che vorremmo
Tra il 1991 ed il 1993 la situazione in Italia era fuori controllo: la prima repubblica crollava sotto il peso delle tangenti, la Sicilia saltava in aria devastata dalle bombe di mafia, e i partiti politici (seppur per breve tempo) iniziavano a perdere il controllo della Rai.
E’ in questi anni che, nel trambusto generale (o forse proprio grazie a questo), un gruppo di giovani attori comici, quasi tutti esordienti, trovò spazio su Rai3 con una nuovissima trasmissione tv: Avanzi.
Il nome era già tutto un programma: la trasmissione andava in onda dai “sotterranei della Rai” e fingeva di trasmettere tutti gli “avanzi” dalle reti di Stato.
Era tv d’avanguardia, innovativa, mai vista, con spese bassissime ed una proposta satirica che stimolava le intelligenze e provocava risate amare.
Con Avanzi vennero presentati al grande pubblico attori semisconosciuti che di lì a pochi anni sarebbero diventati dei veri e propri mostri sacri del mondo dello spettacolo:Corrado Guzzanti, Sabina Guzzanti, Serena Dandini, un’esordiente Luciana Littizzetto, Continua a leggere