Hai un ristorante in crisi? Servi polenta del ’74 e ti offendi se i clienti non la mangiano? Congeli il cibo spacciandolo per fresco ed il tuo locale è sempre vuoto?
Niente pura: “Kaboom, Cannavacciuolo risponde!“, come recita l’improbabile fumetto che ogni tanto appare in sovraimpressione.
Paolo e Bina hanno bisogno di aiuto, il loro locale a Milano, “Il Golfo di Mondello e Sferracavallo” che serve specialità siciliane, è in profonda crisi.
Lavora con un menu a prezzo fisso seppellendo i clienti di cibo, la maggior parte del quale finisce nella pattumiera.
E così i conti non tornano, e i clienti nemmeno. Continua a leggere
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Hell’s Kitchen, Cracco prova a fare Ramsay
Lui: “questo piatto fa cagare, quello sembra mangiato, qui l’idea è buona ma l’esecuzione no. Tu che hai sulla lingua? Un piercing? E assaggi col piercing? Tu come fai a bruciare un branzino? Se bruci un branzino sei un coglione, cazzo!
Loro: sì chef, certo chef, grazie chef, come vuole chef, ai suoi piedi chef!
Si presenta così Hell’s Kitchen Italia, prodotta da Magnolia e “condotta” da Carlo Cracco: 16 schiavi (divisi in due squadre, blu per i maschi e rosso per le femmine) pronti a subire ogni angheria ed ogni insulto per stare un po’ in tv e ottenere, se gli va bene, un contratto da executive chef al Fort Village in Sardegna, il resort più grande d’Europa, e, se gli va male, un esaurimento nervoso e la vergogna di farsi rivedere dagli amici dopo essere stato umiliato per settimane in tv.
Spot da incubo per Cannavacciuolo
Gordon Ramsay si sdoppia e assume le fattezze, tutte italiane, di Carlo Cracco e di Antonino Cannavacciuolo.
Giovedì, infatti, su Skyuno partirà la prima edizione italiana di Hell’s Kitchen, condotta dal pluristellato giudice di Masterchef Italia, mentre il 7 maggio, su Foxlife arriverà la seconda stagione di Cucine da Incubo.
Ovviamente scriverò al momento giusto i relativi post, ma per ora voglio soffermarmi sullo spot.
Sì, perché da qualche giorno, sulla piattaforma satellitare, gira un doppio spot per i due programmi. Continua a leggere
Gordon Ramsay in galera
“E adesso imparo un sacco di cose
in mezzo agli altri vestiti uguali
tranne qual è il crimine giusto
per non passare da criminali”
Certo ce lo aspettavamo che potesse succedere: una bella denuncia, prima o poi, doveva pur beccarsela. Niente di scandaloso, dunque, se Gordon Ramsay fosse finito in carcere per un paio di notti.
Invece no, è solo l’ennesimo show culinario del pluripremiato chef scozzese, in onda il martedì alle 23:05 su Real Time: “Ramsay, Chef Dietro le Sbarre”
Lo scopo è quello di trasformare un gruppo di detenuti in una perfetta brigata di cucina così da dar loro un po’ di know how per quando saranno fuori, ma, al tempo stesso, renderli produttivi e non un peso economico per la società. Continua a leggere