Ti lascio una canzone. No, per pietà, tienila tu!

Antonella Clerici versione bomboniera

Antonella Clerici versione bomboniera

Armato della pazienza di Giobbe e della buona volontà di Stakanov, mi sono messo a guardare “Ti lascio una canzone“, ma ammetto che sono bastati i primi 2 minuti per scatenare in me l’irrefrenabile impulso di cambiare canale. Poi, però ho resistito. Stoico.
Voglio fare una premessa: i bambini che cantano con voce da adulti mi fanno una paura fottuta, un po’come quelli dei film horror.

La Clerici è subito ridicola, entra zompettando con la grazia di un ornitorinco, ed è vestita da confetto rosso, anzi da bomboniera.
La trasmissione consiste in una gara tra canzoni noiosissime che vengono giudicate al 50% dalla giuria, e al 50% dall’immancabile televoto.
Si inizia subito col meglio che la musica italiana abbia mai offerto. Fabrizio De Andrè? Francesco Guccini? Gli Area? Paolo Conte? No, le canzoni di Marcella Bella! Che culo! Continua a leggere

Tale e Quale show: quell’irrefrenabile voglia di uccidere Fabrizio Frizzi

Christian De Sica, Loretta Goggi, Flavio Insinna, Claudio Lippi

Christian De Sica, Loretta Goggi, Flavio Insinna, Claudio Lippi

La chiamata alle armi significa che dei bianchi di pelle mandano dei neri di pelle a fare la guerra contro dei gialli di pelle, per difendere la terra che loro hanno rubato a dei rossi di pelle!

M’è venuta in mente questa citazione da Hair, il film di Milos Forman tratto dal musical di Galt MacDermot, guardando “Tale e Quale Show“, un programma in cui un vip presenta dei vip che imitano dei vip per una giuria di vip.
Solo che a guardarli, invece dei vip, ci sono sei milioni di italiani che amano vedere questi tizi chiacchierare e scherzare tra di loro con un umorismo che, in terza media, li avrebbe trasformati, in un attimo, nel pungiball della classe.
Ma siccome questi hanno più milioni in tasca che globuli rossi nel sangue, gli si può perdonare di tutto. Continua a leggere