Ti lascio una canzone. No, per pietà, tienila tu!

Antonella Clerici versione bomboniera

Antonella Clerici versione bomboniera

Armato della pazienza di Giobbe e della buona volontà di Stakanov, mi sono messo a guardare “Ti lascio una canzone“, ma ammetto che sono bastati i primi 2 minuti per scatenare in me l’irrefrenabile impulso di cambiare canale. Poi, però ho resistito. Stoico.
Voglio fare una premessa: i bambini che cantano con voce da adulti mi fanno una paura fottuta, un po’come quelli dei film horror.

La Clerici è subito ridicola, entra zompettando con la grazia di un ornitorinco, ed è vestita da confetto rosso, anzi da bomboniera.
La trasmissione consiste in una gara tra canzoni noiosissime che vengono giudicate al 50% dalla giuria, e al 50% dall’immancabile televoto.
Si inizia subito col meglio che la musica italiana abbia mai offerto. Fabrizio De Andrè? Francesco Guccini? Gli Area? Paolo Conte? No, le canzoni di Marcella Bella! Che culo! Continua a leggere

I Fatti Vostri, coi soldi nostri

Giancarlo Magalli

Mettiamoci subito d’accordo su un punto, e il resto verrà da sé: Giancarlo Magalli è il Pinguino di Batman. Vi ricordate Danny DeVito nel film di Tim Burton? Ecco Magalli è DeVito quando si traveste.
Il fisico da bombolone alla crema, l’andatura lievemente impacciata, la fronte inutilmente spaziosa e quel viso tutto concentrato sulla parte inferiore della testa, come se volesse scappare da lui ma non ci riuscisse, col naso che, protendendosi in avanti, urla al telespettatore: ti prego, strappami via non lo sopporto più.
In effetti non dev’essere una gran vita quella del naso di Magalli.
Ma la cosa peggiore sono gli occhi. Piccoli, porcini, bonari, pronti a brillare a contorno di un sorriso sornione che sembra volerti accogliere, ma dietro il quale, con un po’ d’attenzione, puoi scovare la furbizia italiota della peggiore specie. Continua a leggere