Che stagione è stata questa quarta de Il Trono di Spade? Io l’ho trovata strepitosa, forse la più bella delle quattro, di certo la più emozionante. Dopo tre stagioni che ci avevano abituati ad un certo “andazzo”, questa ha stravolto un po’ tutti i parametri precedenti, e ha visto le evoluzioni interessantissime di parecchi personaggi, confermandosi la serie più bella e complessa mai vista prima.
Ecco i voti di tutti i personaggi che hanno meritato, a mio parere, una menzione. Ovviamente, su tutti, hanno spiccato Tyrion Lannister con la storia del processo, la coppia Arya-Mastino, e la new entry Oberyn Martell, detto Vipera Rossa.
Cersei: se la prende con Jaime perché è tornato dopo troppo tempo e pure con una mano in meno, piange la morte del figlio psicopatico, prova a far condannare Tyrion per regicidio, si ribella al padre e, all’occasione, tromba dove può: sulla tomba di Joffrey, sul tavolo della guardia cittadina, solo sul trono non l’ha ancora fatto!
Voti: 7 per la crudeltà, 10 per l’amore materno, 2 per l’amore fraterno.
Jaime: dopo tante disavventure, lo Sterminatore di Re torna ad approdo del re, violenta la sorella sulla tomba del figlio del loro incesto, aiuta Brienne cercando di tener fede al giuramento verso Lady Stark, fa di tutto, rischiando perfino la vita, per salvare Tyrion da morte certa.
Voti: 6 per il per la consacrazione ad eroe positivo, 8 per la violenza su Cersei (che i sette dei gliene mandino ancora tanta), 10 per il bacio a Tyrion prima della fuga.
Joffrey: muore.
Voto: 10 e lode per la morte, 4 perché nessuno gli ha rivelato, in punto di morte, che non era l’erede al trono!
Arya: è scatenata, cresce a vista d’occhio e inizia ad uccidere gli uomini sulla sua lista. Definisce Il Mastino la “peggior merda dei sette regni”, gli ride in faccia quando si scopre che non avrà nessun riscatto, e lo lascia morire senza pietà dopo lo scontro con Brienne.
Voti: 7 per aver finalmente utilizzato la sua spada Ago, 10 per i dialoghi col Mastino, 8 per lo sguardo con cui lo abbandona, 10 e lode per il linguaggio da vera Lady.
Il Mastino: uno dei personaggi con l’evoluzione più bella. Si sente rassicurato da un suo personale codice d’onore, oltre che dalla sua forza in battaglia. Protegge Arya, anche se vuole sfruttarla per il riscatto, e fa una tenerezza infinita quando racconta di come suo fratello gli bruciò la faccia ed il padre lo coprì, e quando implora la piccola metalupa di finirlo. Sua la battuta più bella della stagione: “tanti danno un nome alla propria spada” “sì, tanti coglioni”.
Voti: 7 per il fanculo a Joffrey, 5 per la tattica sbagliata per farsi uccidere da Arya, 9 per i coglioni che danno un nome alla spada, 7 e 1/2 perché comunque non ne vediamo la morte e non si sa mai
Brienne: appare meno in questa stagione. Dialoga con Jaime, e si lascia insultare da Cersei. Poi, una volta andata via, alla ricerca di Sansa, incontra Arya ed Il Mastino, si scontra con quest’ultimo e lo finisce in uno scontro corpo a corpo davvero meraviglioso.
Voti: 5 alla faccia troppo inespressiva, 7 al pugno sugli zebedei che molla al Mastino, 4 perché si lascia sfuggire Arya.
Jon Snow: si salva dal processo dei Guardiani della Notte e assume il ruolo di leader per ben tre volte: quando va ad uccidere i ribelli, quando comanda gli uomini sulla barriera, quando va ad incontrare Mance per ucciderlo (e poi gli risparmia la vita).
Terribile il suo sguardo languido verso Ygritte, un attimo prima che lei muoia.
Voti: 7 per come esce bene dal processo, 6 per il comando (non è roba per lui), 2 per lo sguardo melenso.
Ygritte: dice di voler uccidere Jon, intanto massacra chiunque gli capiti a tiro, anche se, a volte, si impietosisce. Reagisce come una vera dura se provocata. Poi, quando si trova davanti al traditore tentenna ma, come un Piero qualunque, nessuno le ricambia la cortesia, e muore. Spreca l’ultimo fiato per dire “tu non sai niente, Jon Snow“.
Voti: 7 per la passione, 8 per la citazione della sua “fica rossiccia”, 5 per il tentennamento, 2 per la retorica. Ma merita un 10 alla memoria,soprattutto per quando sfotteva il corvo nella stagione 3.
Mance Ryder: doveva far tremare Westeros con i suoi centomila bruti che però non si vedono mai. Si lascia sconfiggere da Stanniis mentre si ubriaca in taverna con Jon Snow, così passa dal ruolo di potenziale protagonista della stagione a quello di comparsa.
Voti: 3 per la tattica militare , 4 per la sbruffonaggine (io ce l’ho più grosso, l’esercito) , 8 come compagno di sbronze.
Stannis Baratheon: è sempre più un fanatico religioso (in fondo ha sposato la Binetti),che al confronto i talebani sono atei, ma, ascoltando i consigli di Davos, ottiene soldi dalla Banca di Ferro e un esercito per sconfiggere i Bruti.
Voti: 0 per la facilità con cui si lascia abbindolare dalla strega rossa, 7 perché ascolta Sir Davos, 8 perché è il solo a rispondere all’appello di Maestro Aemon e a soccorrere il Castello Nero.
Sansa: dopo una vita di umiliazioni, pianti, paure e figure da deficiente, Sansa Stark di Grande Inverno si sveglia. Così, di botto! Senza nemmeno avvisare. Prima diventa scaltra e tira Ditocorto fuori dai guai, poi si veste da gran donna e assume lo sguardo sicuro di sé.
Voti: 7 per la mossa a sorpresa, 7 e 1/2 per il passaggio a donna di mondo.
Lord Baelish: in combutta (pare) con nonna Olenna Tyrrel, ha fatto fuori Joffrey, riscattandosi in parte dall’aver tradito Ned Stark, o almeno agli occhi dei fan che aspettavano questo momento da 4 stagioni. In più, arrivato a Nido dell’Aquila, fa il colpo del secolo: sposa quella psicopatica di Lysa, si prende Sansa, lancia la sposa giù dalla Porta della Luna e si erge a padrino di Robin, quindi a eminenza grigia della Valle.
Voti: 8 per il regicidio, 10 per la mossa “rapimento e conquista dell’erede di Grande Inverno“, 10 e lode per il matrimonio e il divorzio breve ante renziano.
Lysa Arryn: La simpaticona, dopo aver allevato un ritardato mentale che nella pubertà si attacca ancora al suo seno, e dopo aver confessato di aver ucciso il marito e fatto ricadere la colpa sui Lannister, minaccia di morte Sansa per gelosia verso Ditocorto. Il quale ha però le braccia lunghe, e così la Signora della Valle sparisce dalla circolazione.
Voti: 4 per la scenata di gelosia verso la nipote fessa (almeno fino ad allora), 6 per lo squilibrio mentale, 9 per aver scatenato la guerra dei sette regni, 10 e lode per il volo in pieno stile Wile E. Coyote.
Domani la seconda parte coi voti agli altri protagonisti.
UNA STAGIONE INDIMENTICABILE… dedica per favore un pensiero alla Montagna e a come ha spremuto la testa di vipera 😉
ho ancora gli incubi per quella scena….
Certo che lo farò, anche se, ovviamente, ne ho già parlato nel post apposito:
https://setelecomando.com/2014/06/07/il-trono-di-spade-ce-solo-una-cosa-da-dire/
Adesso il comando non è per Jon Snow… se non c’era lui erano andati tutti a gambe per aria, cosa ovviamente che nel romanzo è un attimo descritta meglio, come d’altronde il testo, il settimo in edizione italiana, che è il migliore del ciclo, è di ben altro spessore rispetto alla quarta stagione che fra le quattro nel confronto romanzo / serie è quella che ne esce peggio. La quarta stagione è stata la migliore? Certo, c’era talmente tanta carne al fuoco che era impossible che non lo fosse, ma doveva essere molto di più. Hanno reso poco onore al migliore romanzo della serie di Martin. Detto questo Sansa anche nel romanzo è abbastanza insopportabile. Sembra sempre oscillare tra il “rincoglionito e il troppo sveglio” non decidendosi mai. Ygrette è un personaggio splendido, regala bei momenti ed è perfetto per la maturazione di Jon Snow
Eheh, ammetto di avere un certo pregiudizio verso Jon Snow, per quelle espressioni da pesce lesso…quindi magari non sono del tutto oggettivo quando lo giudico.
Per il resto, io non ho letto i libri, quindi posso solo valutare il risultato della stagione televisiva senza parametri di riferimento come i tuoi. Basandomi su questo ho espresso il giudizio sulla quarta.
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