“Purché Finisca Bene” è un ciclo di cinque commedie prodotte per la Rai da Agostino Saccà e la sua Pepito Produzioni.
Finalmente Raiuno ci regala un prodotto dignitoso, seppur non di eccelsa fattura, leggero, divertente, forse leggermente buonista (almeno nel primo episodio).
Cinque film che affrontano tematiche contemporanee (il lavoro, i rapporti sentimentali, la crisi dell’impresa) con il sorriso sulle labbra.
Con la roba che mandano in onda di solito c’è solo da gioire a vedere Neri Marcorè, che pure non è Marcello Mastroianni ma è pur sempre meglio del solito Terence Hill, e l’adorabile Anita Caprioli duettare sulla rete ammiraglia della tv di Stato.
Marcello Carelli (Neri Marcorè) è un cinquantenne separato che si arrabatta per nascondere alla famiglia di aver perso il lavoro. La figlia Livia (la giovane Aurora Ruffino, che finalmente si libera del braccialetto rosso -clicca qui– e ci regala subito una prova decisamente migliore), lo crede ancora dirigente e, con la finta scusa di una depressione della madre, lo convince ad andarla a prendere al collegio per poi farsi portar alla festa della società in onore del campione di calcio Fabio Marchitelli.
Anche Andrea De Lazzaro (Giampaolo Morelli) è diretto alla festa: deve consegnare, per conto del presidente della società, una Ferrari proprio a .Marchitelli.
Durante il viaggio carica in auto in Marcello e quando scopre di essere stato proprio lui a licenziarlo, si inventa un nome falso. Purtroppo non può scaricarlo perché gli hanno ritirato la patente.
Durante il viaggio accade loro di tutto (l’idea dei due sconosciuti che viaggiano insieme non è, a dirla tutta, così originale), ma alla fine, quando anche Andrea si troverà ne guai, diventeranno amici. Ed è Livia, che da ragazzetta viziata diventa in pochi minuti un angelo custode, dopo aver scoperto la verità sul padre, a risolvere tutto.
Certo, dal punto di vista della storia un paio di cosette non quadrano.
Per esempio, Livia è da sempre innamorata di Marchitelli, e quando lui ci prova lei lo rifiuta e corre dal padre. No dico, una normale prima lo bacia, poi corre dal padre. O, almeno, si fa dare il numero di telefono!
Ma poi ecco che il campione rispunta, a bordo della Ferrari, e riporta i protagonisti a casa della madre (Anita Caprioli), di cui Andrea s’è, intanto, innamorato.
Ma anche lì, mentre Andrea e Marcello ringraziano Marchitelli per il passaggio, lei che fa? Gli zompa addosso? Lo invita ad unirsi a loro per cena, pensando “appena vanno tutti a dormire lo apro e me lo spolpo come un riccio”? Gli chiede, finalmente, almeno questo benedetto numero? No, lei nemmeno lo saluta, si gira e corre dalla madre, mentre quell’altro fa inversione con la Ferrari e se ne va. Boh! Misteri della sceneggiatura!
Anche il finale coi disoccupati un po’ contenti perché hanno riconquistato la libertà, lascia un po’ perplessi, mentre è molto carina l’idea del videocurriculum sui titoli di coda.
Nel complesso comunque sono 100 minuti godibili,con qualche spunto di riflessione e parecchi sorrisi, nonostante qualche trovata un po’ troppo scontata.
L’esperimento è stato premiato dagli ascolti con 6.133.000 telespettatori e uno share del 22.21%, battendo anche il GF che ha fatto il 17,32% e 3.816.000 telespettatori.
Stasera il secondo appuntamento, alle 21:10, su Raiuno con “Una Coppia Perfetta“, con Daniele Pecci e Sergio Assisi che, dopo essersi conosciuti in tribunale durante le udienze di riconciliazione con le rispettive mogli, si ritrovano a vivere insieme. Nel cast anche Bianca Guaccero.
Gli altri tre appuntamenti saranno con “Un Marito di Troppo“, “Una Villa per Due” (di nuovo con la coppia Marcorè-Morelli) e “La Tempesta“. Sempre il lunedì in prime time su Raiuno.
Otello Piccoli