The Walking Dead, il punto di metà stagione


Non è ancora passata una settimana, ma io sento già la mancanza di The Walking Dead, nonostante questa quarta stagione sia stata la più criticata.
Prima di tutto teniamo a mente che siamo solo a metà strada, dunque oltre ad aver lasciato molte questioni in sospeso, non è ancora chiaro dove gli autori andranno a parare.
Ma facciamo un passo indietro, cosa ci ha svelato questa stagione?

Nonostante la sesta e settima puntata, la storia si è evoluta soprattutto attraverso il gruppo della prigione. Innanzitutto il gruppo sembrava avere trovato una certa stabilità, con tanto di spedizioni organizzate per rimediare viveri e addirittura con l’istituzione di un consiglio, formato dai membri più anziani, con il compito di prendere le decisioni più importanti.

 Inoltre, i legami tra i vari personaggi sono diventati più saldi e Michonne ormai è parte integrante del gruppo.
Rick, dal canto suo, ha finalmente trovato l’equilibrio con Carl, rassegnandosi al fatto che per sopravvivere in questo mondo bisogna lottare. Insomma hanno tutti trovato o ritrovato il proprio ruolo all’interno del gruppo e non di meno l’aveva fatto il vecchio Hershel, confidente/psicologo di Rick e medico sacrificale.

Per quanto riguarda gli altri protagonisti di The Walking Dead, gli zombie, gli autori questa volta non si sono risparmiati. I vaganti tornano ad essere una minaccia seria e, per via della malattia, anche una potenziale minaccia all’interno del gruppo stesso; non sono dunque mancanti gli attacchi.

Per l’aspetto splatter direi che possiamo ritenerci soddisfatti. Tenendo sempre ben presente che si tratta di uno show televisivo, la serie, comunque, ci ha regalato scene, come quella del primo episodio, in cui, durante il crollo del soffitto, uno zombie rimane appeso per le budella, tipo lampadario umano.

Sempre nel primo episodio scopriamo una cosa molto interessante, che però rivela una piccola incoerenza (ogni stagione la sua). La donna che Rick incontra nel bosco e che, nel caso non ve ne foste accorti, ritroviamo trasformata nell’ultima inquadratura dell’ottava puntata, dice a Rick che deve dar da mangiare qualcosa di vivo al marito zombificato perché sta morendo.

Dunque gli zombie dopo un po’ di tempo muoiono (il che ha senso perché si decompongono) ma allora ci si chiede come mai ci siano ancora mandrie cosi grosse in giro! Seguendo questo ragionamento tutti gli zombie che non si nutrono dovrebbero essere già morti, o meglio, decomposti! Ma direi che cercare una logica in una trama che alla base dei morti viventi forse non ha molto senso.

Personalmente, tranne i famosi due episodi sul governatore e in particolare il secondo, devo dire che sebbene per il momento la quarta stagione non sia la migliore, non mi ha delusa.

Dipenderà tutto da come si svolgerà la seconda parte e se gli autori riusciranno a dare un senso al tutto, senza ricadere nella retorica dei dilemmi morali. Anche se credo che ci dobbiamo inevitabilmente aspettare un Rick di nuovo in preda ai tormenti, ma stavolta gliela daremo buona, data la scoperta del seggiolino insanguinato.

A questo proposito molti si stanno chiedendo se la bambina sia veramente morta, ma se ripensiamo alla seconda stagione, in cui ci mostrano una scena molto simile all’interno di un’auto, credo proprio che ci possiamo aspettare il peggio.
E’ anche vero, però, che gli autori sono abili e quindi io mi aspetto di tutto.
Cosa ci riserverà il seguito di questa stagione?

A costo di essere ripetitiva, spero di avere notizie da Carol, e mi auguro che la vicenda dello “squilibrato”, ossia il responsabile dei topi vicino ai recinti con lo scopo di attirare gli zombie, e del topo vivisezionato trovato da Tyreese, troverà una risposta, anche se ormai con il gruppo disgregato ha meno importanza.

Per di più, se ve lo foste dimenticato, nella puntata in cui il gruppo di Daryl parte in cerca di medicine si sente un messaggio alla radio. Sapremo qualcosa a proposito?
Insomma, per quanto mi riguarda la serie può sicuramente migliorare, quanto meno per tornare agli standard delle prime due stagioni, ma con l’ottava puntata sono riusciti a sorprendermi e a rialzare il livello. Vedremo come proseguirà la storia.
In attesa del ritorno della serie, condivido con voi questi promo a bassissimo, quasi inesistente, contenuto di spoiler.

Salvo notizie bomba (che possibilmente non prevedano spoiler) la rubrica di The Walking Dead torna a febbraio.

Johanne Inglesi

2 pensieri su “The Walking Dead, il punto di metà stagione

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