COMMENTO EPISODIO 5×06 DE IL TRONO DI SPADE: LE SERPI DELLE SABBIE
Mentre Arya continua il suo lavoro di imbalsamatrice senza fare una piega, la sua amichetta si diverte come una matta a raccontarle balle.
Lei non apprezza molto, però impara. O almeno così pensa perché, giocando al “gioco delle facce”, si fa frustare allegramente da Jaqen H’ghar. Ma quando la pelle comincia a bruciare ci prova: “non mi piace non giocherò più a questo stupido gioco” lui, tipo maniaco, le fa “ti piacerebbe, invece beccati la frustata!”.
Imparata la lezione, Arya pensa bene di accoppare una bambina: Parigi val bene una Messa! Jaqen è fiero di lei e la porta in cantina dove, tra la provola e il vino buono della domenica, ci stanno le mille facce di cui si parla tanto: “questa ragazza è pronta a diventare qualcun altro”. Speriamo qualcuno con una pettinatura decente.
Intanto, dall’altra parte del mare, Tyron racconta a Jorah l’omicidio del padre e, già che c’è, gli comunica che anche lui ora è orfano ma, mentre chiacchierano amabilmente, vengono beccati dagli schiavisti che decidono di tagliare vendere l’uccello di Tyrion. Il nostro nanetto preferito risolve la cosa scrivendo la nuova sceneggiatura de Il Gladiatore.
Tornato ad Approdo del Re, Petyr Baelish è braccato dai passerotti, e sembra Gesù inseguito dalla folla dopo la cattura. Il nostro Ditocorto fa il suo solito triplo e quadruplo gioco e sputtana a Cersei il matrimonio di Sansa Stark e Ramsay, spacciandola per una trovata dei Bolton. Lei la prende benissimo e comincia a consultare il ricettario alla voce “spiedini di Sansa“.
A Dorne la situazione è la seguente:
– Myrcella non ha idea dei casini in cui si trova e pomicia con Trystane felice come una pasqua. D’altra parte qui ha i giardini, il mare e il tipetto gnoccoloso, a casa sua aveva lasciato la guerra, una madre rompipalle al cubo, un fratello psicopatico e uno ritardato. Che può volere di più?
– Doran e la guardia dicono cose trubole sull’alabarda: “ti ricordi ancora come si usa?” “Sono vecchio ma ci so fare ancora”. Le allusioni si sprecano.
– Jaime e Bronn si sopportano a malapena, ma intanto sono arrivati a destinazione.
– Le Serpi serpeggiano
L’incontro tra lo zio/padre e la nipote/figlia sembra andare per il meglio per quasi 4 secondi. Poi parte la rissa: il principe Trystane ci rimette la mascella, Bronn la libertà, le pericolosissime serpi la dignità, Jaime l’anonimato a cui lavora dalla prima puntata.
L’unico felice è il tizio che può dimostrare che l’alabarda gli funziona ancora.
Lasciamo Dorne per tornare ad Approdo del Re. Confesso che non vedevo l’ora che tornasse Nonna Tyrell, pronta allo scontro fra titani con Cersei. In effetti è uno scambio dialettico come solo nel Trono: degno dei due immensi personaggi e delle straordinarie interpreti. Quando la nonnina fissa Cersei e le dice: “posa la penna, entrambe sappiamo che non stai scrivendo nulla”, io applaudo.
La parte bella è che Cersei continua a fingere di non entrarci nulla. Solo che, se con quel rincoglionito di Tommen può funzionare, con Lady Olenna non deve nemmeno pensarlo!
Intanto l’Alto Passero diventa Gup e presiede l’udienza preliminare. Vi ricordate quando Margaery fece visita al fratellino mentre quello si dilettava a inchiappettarsi lo scudiero? Ecco, adesso lo scudiero è diventato collaboratore di giustizia e se li inchiappetta lui.
Loras la prende sportivamente e cerca di strangolare il teste. Praticamente una citazione dei Fratelli Coen!
I passeri arrestano anche Margaery, ma per fortuna c’è Tommen che lancia occhiatacce in giro. Ora sì che la regina è al sicuro! L’inquadratura si sposta sul viso di Cersei, più soddisfatto che mai.
La puntata si chiude a Grande Inverno, dove succedono tre cose.
– Miranda tenta di terrorizzare Sansa, che invece fa la dura. Ma solo per 5 minuti, poi tutto torna come prima.
– Si celebra il matrimonio Stark-Bolton e, come previsto, la damigella Reek è bellissima!
– Si consuma lo stupro che tanto ha fatto tanto scandalo nelle scorse settimane
Diciamoci la verità: da un lato la scena è intensa, forte e commovente, anche per la presenza di Reek costretto a guardare, cosa che forse umilia Sansa molto più della violenza sessuale. Dall’altro, la polemica è inutile e ingiustificata: è Il Trono di Spade, non Don Matteo, e gli spettatori chiedono emozioni di un certo tipo. Gli autori non possono tradire loro stessi, e non lo fanno.
Ed ora i voti all’episodio 5×6:
6 alla svolta sadomaso di Arya. Non è un’ideona, ma almeno non sta sempre a lucidare corpi
8 a Tyron, per come se la cava sempre
7 all’hard discount dei volti. Efficace, ma soprattutto comodo!
4 alla capacità di combattimento delle Serpi. Insomma, dopo tanta attesa, nemmeno una vittima!
8 alle espressioni di Lady Olenna: impagabili!
9 alla capacità di Tommen di non capire mai niente di quel che gli accade attorno
7 alle facce soddisfatte di Ramsay. Amo quel bastardo
2 ai fan che si sono lamentati per la scena dello stupro.
Ramsay ha seviziato e castrato Theon, cacciato (nel senso di preda) una ragazza coi cani, scuoiato donne e bambini..Cosa doveva fare a Sansa? Il solletico? La scena (soprattutto il ruolo di “Reek“) calza perfettamente al personaggio, e l’ho trovata davvero densa ed emozionante.
Otello Piccoli