Come tutti i fan de Il Trono di Spade sanno, quest’anno Sky ha deciso di mandare in onda sia la versione in lingua original che quella doppiata in italiano, con una decina di giorni di distanza. Per evitare lo spoiler nei confronti di chi segue solo la versione italiana ho deciso di pubblicare la rubrica al sabato, seguendo la cronologia di quest’ultima. Chi invece fosse ancora più indietro…beh si arrangia, ché io non posso mica pensare a tutti!
Lo spettacolare prodotto targato HBO che, non ci sono dubbi, come e più di Lost ha cambiato per sempre il mondo delle serie tv, e che sta battendo tutti i record di ascolti, è ormai giunta alla quarta stagione (che dovrebbe rappresentarne il giro di boa), ed è diventata un fenomeno cult internazionale.
Ma parliamo di una produzione maestosa e coraggiosa, capace di sfidare tutti i limiti della narrazione televisiva, oltre che della tecnica.La struttura è talmente complessa completa, che ci si può permettere di eliminare uno ad uno personaggi che fino a quel momento sembravano centrali nella storia, addirittura quelli a cui il pubblico si è affezionato di più, senza risentirne.
Bella forza, direte voi, il merito è di George R. R. Martin,l’autore dei romanzi. Già, ma avete mai visto qualcuno che abbia scelto di trasporre sul piccolo schermo una storia così?
La realizzazione, poi, è assolutamente spettacolare, fin dalla sigla di testa.
L’incredibile terza stagione ci aveva lasciati con Joffrey Baratheon ancora saldo sul trono di spade (nonostante nonno Tywin Lannister, suo zio il Folletto e mezzo regno se ne libererebbero volentieri), in procinto di sposare Margaery Tyrell, mentre Cersei deve sposarne il fratello.
Tyrion il “Folletto”, uno di personaggi in assoluto più riusciti, forse il mio preferito insieme a Daenerys Targaryen, è stato costretto a sposare la povera Sansa Stark (l’unica della famiglia senza un briciolo di personalità, che sa tanto di adottata), nonostante il suo amore segreto per Shae.
Jon Snow, invece, è tornato al castello nero non proprio in forma.
L’erede di casa Targaryen, intanto, con la forza dei suoi draghi, conquista ogni città liberando ogni schiavo sul suo cammino, ed ora ha un immenso esercito da portare a Westeros,
Stannis Baratheon continua a servire, a modo suo, il Signore della Luce, guidato da Lady Melisandre.
Ma, soprattutto, Arya ed il Mastino sono arrivati tardi alle nozze rosse: il re del nord Robb Stark, sua moglie e sua madre Catelyn sono stati assassinati da Walder Frey e Lord Bolton, lo stesso il cui bastardo tiene prigioniero Theon Greyjoy.
La prima puntata della quarta stagione, intitolata “Due Spade” si apre proprio con Tywin che forgia due spade da un’enorme Spada in Acciaio di Valyria (quella di Ned Stark), regalandone una al figlio Jaime.
Il quale però si rifiuta di ritirarsi a Castel Granito, e vuole restare alla Fortezza Rossa.
Lo “Sterminatore di Re” ha avuto un’evoluzione che lo ha portato nel cuore dei fan, che prima lo odiavano al pari del re bambino. Si è anche ripulito, ha tagliato i capelli, ed ha applicato una protesi d’oro al posto della mano mozzata. Ma, soprattutto, inizia ad avere troppa confidenza con Brienne di Tarth, e la cosa è sospetta.
Farlo accoppiare con il gigante biondo, dopo anni di sano incesto con quella gnocca della sorella, saprebbe tanto, ma tanto, di vera redenzione.
Ma il problema di Jaime è che mentre i fan cominciano a rivalutarlo, i parenti non lo sopportano più.
Il padre vuole mandarlo praticamente in pensione, il nipote (che poi sarebbe il figlio dell’incesto) lo sfotte allegramente, la sorella, unica ragione che gli ha dato la forza di tornare, non solo lo rifiuta, ma gli fa un discorso che non sta né in cielo né in terra.
Ma come? Quello è stato prigioniero per un anno e passa, ha vissuto nel letame,è stato legato, trascinato, torturato, bastonato, gli hanno mozzato una mano, torna da te e tu che gli dici?
“Torni dopo tutto questo tempo, senza scusarti, privo di una mano, e pretendi che sia tutto come prima? Ci hai messo troppo!”
Roba da toglierle la coppa di vino dalle mani e lanciarla dalla finestra!
Intanto Tyrion ha più casini di tutti: il padre lo ha incastrato col matrimonio e l’incarico di mastro del conio, Cersei e Joffrey lo vogliono morto, Shae lo vuole nel suo letto, Sansa, sempre più depressa, nemmeno gli parla (a proposito di Sansa, in una scena che pare una citazione da Shining, torna il personaggio di Sir Dontos che lei aveva salvato nella seconda serie dalla pena di morte), e deve anche sorbirsi le minacce del nuovo arrivato, il principe Oberyn della casa Martell, l’ultima famiglia che mancava all’appello e che finalmente entra in gioco.
Daenerys, intanto, prosegue la sua marcia, ma anche per lei ci sono un paio di novità: intanto ha realizzato che i draghi, per quanto affezionati, sono lievemente selvaggi, ma soprattutto Daario Naharis (che ha cambiato interprete, e quindi faccia) e Verme Grigio si cominciano a sfidarsi per lei.
Al nord, intanto, al gruppo di Ygritte, che ha preso benissimo l’abbandono di Jon Snow, si uniscono dei cannibali (che qualcosa di macabro ci voleva proprio in questa serie).
Ygritte, c’è poco da dire, è un personaggio spettacolare. Uno di punti di forza di questa serie è quello di caratterizzare al meglio anche i ruoli minori.
Nel frattempo il suo amato Jon esce indenne dal processo al Castello Nero, più che altro perché terrorizza i suoi giudici avvisandoli dell’imminente attacco dei bruti.
Questa è forse la parte meno convincente della puntata, anche perché, con tutta la severità di cui si parla a proposito dei Guardiani della Notte, fin dal primo minuto della prima puntata della prima stagione, che Maestro Aemon dica che in fondo va tutto bene, suona un po’strano.
La chiusura della puntata è fantastica: Arya ed il Mastino compiono una strage alla locanda, e la piccola, cazzutissima, Stark si riprende la sua spada Ago e compie la sua prima vendetta uccidendo Polliver, l’uomo che la condusse ad Harrenhal dopo aver assassinato il suo amico Lommy.
Strepitoso il dialogo tra i due compagni di viaggio, subito prima dello scontro:
Arya: lo conosco, quello più piccolo, si chiama Polliver! Ci prese tutti e ci portò ad Harrenhal! Uccise Lommy!
Mastino: chi diavolo è Lommy?!
Arya: era un mio amico, Polliver mi rubò la spada e gli infilzò il collo! Ce l’ha ancora…
Mastino: che cosa?
Arya: la mia spada, Ago!
Mastino: Ago?! Hai dato un nome alla tua spada?!!
Arya: molti danno un nome alle loro spade
Mastino: molti coglioni!
Il Trono di Spade va in onda il mercoledì alle 23:20 su Sky Atlantic in lingua originale, ed il venerdì, alle 21:10, in italiano.
Sabato il commento alla seconda puntata.
Ps: io l’ho già vista! Puro spettacolo!
Otello Piccoli
L’avevo persa la puntata del cadavere con la testa di lupo! Comunque ti aspetta una graaaande sorpresa nell’episodio successivo.
L’ho già visto ma…come hai fatto a perderti la puntata, scusa?
Ho visto il primo episodio, ma la scena del cadavere con la testa di lupo non l’ho notata, che stavo facendo?!?!
Ma è il finale della stagione passata.
Cazzo, me la sono proprio dimenticata!
Una delle mie serie tv preferite in assoluto!!!E il secondo episodio di questa 4a stagione è stato EPICO!
Assolutamente. Lo recensisco sabato prossimo.
non l ho mai visto, ma mi incuriosisce visto che qualche giorno fa nella città dove vivo hanno portato il trono originale della serie tv …permettendo ai visitatori di fare delle foto!!!!
Fidati, guardalo e poi mi dirai.
Io l’ho visto adesso, qualche giorno dopo perché pretendevo silenzio e nessuna distrazione!
Proprio una bella visione per il giorno di Pasqua! 😀
Uno spettacolo, tanto che sono parecchio tentata di rivederlo subito!
Cersei non perdona il fratello perché non è invincibile come loro padre, secondo me.
Merita rispetto solo chi dimostra di essere più forte (chi si guadagna con le proprie gesta più pagine nei libri di storia). Lui è stato catturato dal figlio di un traditore, non è riuscito a liberarsi, e ci ha messo un intero anno per tornare; ed è tornato anche senza una mano. Non importa a nessuno cosa abbia passato, importa solo che qualcun altro sia stato più forte di lui.
Ricordi quando lui le dice che un uncino sarebbe stato più pratico che una mano d’oro, per la sua protesi?
Lei gli risponde: “ma è più elegante”. Apparenze.
La scena finale è perfetta! Arya sta per diventare il mio personaggio preferito: recita con una memoria spaventosa tutte le frasi dolorose del suo passato: chiunque le abbia fatto del male è stato scolpito a fuoco nella sua mente. Sa di vendetta,
Ricordo quando era prigioniera e di notte recitava a memoria i nomi di chi c’era quando hanno decapitato il padre. Ottima memoria e pazienza: le due caratteristiche principali che deve possedere chi medita vendetta.
Sulla Mhysa che dire? Dà il suo meglio quando la fanno arrabbiare. Speriamo nel prossimo episodio (troppa voglia di vederlo, mi sa che cedo)