Dopo la terribile fiction di Raiuno (per leggere cliccate qui) potevo mai non dare un’occhiata al nuovo capolavoro targato Mediaset? Credo che non me l’avreste mai perdonata, quindi, in un estremo atto di sacrificio, mi sono sorbito anche “I Segreti di Borgo Larici“.
Ve lo dico subito: è una fiction tremenda. Ma dopo esser passato dalle suore in salsa Rai, la visione è stata quasi come bere un bicchiere d’acqua. Sporca.
I personaggi, bisogna ammetterlo, sono davvero originali:
Giulio il capofamiglia (Simone Colombari), un industriale succube del vecchio padre.
Francesco il figlio fighetto (Giulio Berruti), ribelle ma non troppo, che non vuole occuparsi della fabbrica e va in giro a fare il pilota automobilistico.
Ludovico il fratello scemo (Davide Iacopini), che spera di ereditare il comando della fabbrica.
Sonia la moglie (Daniela Virgilio), preoccupatissima che il ritorno di Francesco rovini la carriera di Ludovico.
Anita la maestrina (Serena Iansiti), che non indovinerete mai di chi si innamora.
Giovanni il nonno (Adalberto Maria Merli), patriarca e deus ex machina dei destini della famiglia.
Altri personaggi sono il capofabbrica fascista Bastiani, Nicola il fratello di Anita, Claudia la figlia del Senatore, Ettore l’irreprensibile maggiordomo.
Francesco torna a casa perché ha ricevuto una lettera anonima che insinua dubbi sul suicidio della madre.
Questo getta nel panico Sonia e Ludovico, ma fa felice il nonno che vuole combinargli un matrimonio appioppandogli Claudia.
Il nonno dimentica, però, che Francesco, da buon protagonista della fiction nostrana, deve per forza innamorarsi della popolana Anita, che con un nome così non può che essere una donna decisa e sicura di sé.
Il fratello di Anita, invece, è uno che si mette sempre nei casini, e Francesco passa il tempo a tirarlo fuori nella speranza che poi Anita sappia ringraziarlo a modo suo.
Solo che Anita, oltre ad essere donna decisa, è anche donna isterica, e se la prende col poveretto per ogni cosa.
Quindi lui, cornuto e mazziato, decide che per il momento si porta a letto Claudia che è carina, ricca e non fa tante storie, poi il resto si vedrà.
Intanto, però, accadono altre cose.
Giulio, che sa molto di più sulla morte della moglie di quanto voglia far sapere a Francesco, deve combattere con quest’ultimo per dissuaderlo dalle sue ricerche, e poi con la nuora che mette le corna a Ludovico con Bastiani. Per non fare uno scandalo e per non ferire il figlio tiene il segreto per sé, ma minaccia Sonia e licenzia Bastiani.
I due, poco dopo, comunicano che hanno intenzione di uccidere Giulio per liberarsi del suo ricatto e far sparire l’unica testimonianza contro di loro.
Al mattino Francesco ha i sensi di colpa (come tutti gli uomini i sensi di colpa li ha solo ad operazioni concluse, mai durante) e corre da Anita. Stanno per baciarsi ma gli sceneggiatori decidono di rovinargli la pacchia (troppo facile eh? La sera la bionda, la mattina la mora!), i due sentono la sirena della fabbrica e corrono a vedere: Giulio è stato ucciso. Da chi? Mistero dei misteri!
Io accetto scommesse, ecco le quotazioni:
la coppia di amanti che hanno anche detto che l’avrebbero ucciso a 0,5
il misterioso uomo delle lettere anonime a 2,00
il maggiordomo a 5,00
lo Yeti a 15,00
gli alieni a 22,50.
Insomma I Segreti di Borgo Larici è esattamente la più classica delle fiction in costume italiane, con personaggi stereotipati alla Boris (vi prego di notare lo sguardo da conquistatore di casalinghe disperate del protagonista nella foto di copertina del post), una trama pressoché inutile, ed un approfondimento dei protagonisti banale e scontato.
Le facce basite, i misteri tipo anello del conte, la gerontocrazia tipica italiota rappresentata da Giovanni, le musiche gravissime, il buonsenso opposto all’anarchia rivoluzionaria, l’esaltazione dell’alta borghesia ma con quel filo di critica che ne rende sopportabile l’esistenza. I personaggi minori forse sono anche peggio dei protagonisti, colpiti da gelosie meschine, e con modi di fare che li incorniciano come copie in piccolo dei padroni. Quel maggiordomo preciso ed impassibile che non sorride mai, senza mai una sbavatura, e la servetta innamorata del cameriere e da lui protetta, lasciano davvero il tempo che trovano.
Della recitazione manco a parlarne, ed eccezion fatta per il sempre bravo Andrea Tidona (il padre ne “La Meglio Gioventù, per intenderci), che interpreta il ruolo minore del Senatore, gli altri sono davvero scarsi. Roba che al confronto Alvaro Vitali era Vittorio Gassman!
Quel che è certo è che la tv generalista italiana si sta riducendo ad un contenitore di piccole opere di dubbio gusto, impacchettate come grandi capolavori per un pubblico sempre meno esigente, ma anche sempre meno numeroso.
I segreti di Borgo Larici ha registrato, infatti, solo 3.5 milioni di spettatori, pari al 12.45%, di share, che per una fiction sulla rete ammiraglia Mediaset, per di più in prima visione, non è affatto un gran risultato.
Ma se avete deciso di contribuire al suo successo non sarò io a fermarvi, quindi vi do la dritta: va in onda il martedì alle 21:10 su Canale 5, quindi la seconda puntata è proprio stasera. Fate voi, ma poi non dite che non vi avevo avvisati.
Otello Piccoli
E questo era per scaldare i muscoli!
Ora voglio la recensione de “il tredicesimo apostolo 2”.
….le promesse si mantengono…..
Ciaoooo
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