Daria Bignardi è un classico esempio di “vorrei ma non posso”. E’ gentile, educata, anche simpatica, probabilmente potrebbe essere un’amabile conversatrice a tavola.
Solo che fa televisione, e in televisione dovrebbe essere richiesto qualcosa in più.
Nonostante alcuni dei suoi ospiti siano anche interessanti (la settimana scorsa c’era Stefano Rodotà, per dire), le domande che pone sono quasi mai scomode e quasi sempre piacione. Si addentra nei dettagli della vita personale, fino quasi a dimenticarsi che c’è anche un pubblico e che non sta parlando con degli amici.
Inoltre, la ragazza, ha una fissazione per i titoli di film. I suoi programmi si chiamano “Tempi Moderni” “L’Era Glaciale” fino all’attuale “Le Invasioni Barbariche” titolo di un bellissimo film canadese, oscar al miglior film straniero nel 2003, che vi consiglio vivamente di guardare.
Ovviamente titolo e programma non c’entrano una mazza tra di loro, anche perché il format è, al 90%, sempre lo stesso da un decennio. Insomma il programma potrebbe anche chiamarsi “i cavoli a merenda” e sarebbe comunque identico a sé stesso: lei intervista gente parlando dei fatti loro, tanto più se conosce bene i suoi ospiti.
Questa cosa, in particolare, è successa la settimana scorsa con Geppi Cucciari, ex collaboratrice del programma, con la quale s’è addentrata talmente tanto sul personale, che se la sua interlocutrice non fosse stata la donna brillante che è, la noia avrebbe fatto più danni sui telespettatori della bomba atomica su Hiroshima.
L’altra caratteristica tipica dalla Bignardi è quella di farsi contraddire sempre dai suoi ospiti.
Ogni volta che lei dice “so/ho saputo/mi hanno detto che tu” la risposta è sempre un “no, non è vero”, e lei, imbarazzata, prova a passare oltre. Ma chi è che passa le notizie alla Bignardi? L’ispettore Basettoni?
Per scrivere questo post ho seguito con attenzione le ultime due puntate del programma, facendo scoperte davvero sconvolgenti.
La prima è che Arisa si chiama Rosalba Pippa. Pippa?! Poverina, chissà che vitaccia da ragazza a scuola, ci credo che poi parla così!
La seconda è che Ornella Vanoni ha fantasie fetish su Gesù Cristo: “sogno che Gesù ha camminato molto e io gli lecco i piedi, tanto da Gesù non si prendono malattie”. Certo, e poi metti che dovesse anche piacergli…
Ma, tornando ad Arisa, questa cosa della Pippa è tornata molto comoda a Mara Venier.
Tra la “Signora della Domenica” e la vincitrice del festival c’è la differenza che c’è tra il giorno e la notte.
La prima è “La Televisione” per antonomasia: 30 anni di piccolo schermo, il più per famiglie, ovvero programmi bigotti e nazionalpopolari.
La seconda, invece è un personaggio mostruosamente antitelevisivo. Nonostante le abbiano sistemato il look così da non farla più assomigliare ad Ugly Betty ma a Demi Moore, la ragazza non è in grado. E per fortuna.
Non mi piace per nulla come cantante, ma ne ho molto apprezzato la spontaneità. E la spontaneità in tv non paga. Ma lei è fatta così: si schernisce, smentisce tutti i complimenti che le fanno, chiede di non essere inquadrata da dietro.
Così, dopo essere fuggita da Domenica In a causa di un filmato su sua madre mandato in onda, dice lei, per farla piangere, Arisa si rifugia su La 7 per dire che non è vero, come aveva affermato la Venier in diretta, che fosse andata via per la commozione, ma per la rabbia. E si lancia nella denuncia di una tv che punta solo a farti commuovere, che non fa cultura, che è sempre la stessa noia, che non fa servizio pubblico. E poi usa una parola, complotto, per dire che tutto era costruito con un solo scopo, quello, appunto, di farla piangere in diretta.
Ieri, però, era il turno della Venier, che, dopo la prima parte dell’intervista, arriva al punto: è stata lei a chiamare per chiedere di essere invitata, e vomita sulla cantante tutta la sua rabbia.
La chiama signora Pippa per tutto il tempo, la accusa di averla insultata, difende la trasmissione e gli autori. Insomma l’accusa non le va giù.
Però, nonostante i suoi sforzi, ci ricorda tanto Gepy Fuxas, il personaggio di Carlo Verdone in Perdiamoci di Vista: l’ipocrita conduttore di Terrazza Italiana, fintamente interessato ai problemi della gente, quando il suo unico vero interesse sono i dati Auditel.
Ma la parte più divertente è che la Bignardi , che non sa come prendere la cosa, nicchia e saltella tra un “ma si sicura che abbia detto così?”, un “in effetti complotto è una parola forte” e un “però adesso esageri”. Insomma un colpo al cerchio e uno alla botte, tanto per non sbilanciarsi mai. Ma poi su cosa? Su Domenica In? Ma chi se ne frega, ma per favore! Insomma, quasi quasi mi fanno rimpiangere La Gabbia.
Ps: tra gli ospiti di ieri c’era anche il Ministro Maria Elena Boschi, che ha fatto una figura così misera nel rispondere col nulla cosmico e tanti inutili slogan alle critiche del Prof. Ricolfi, da sembrare solo una Gelmini appena un po’ più intelligente. Quindi, per non addentrarmi troppo in critiche politiche che snaturerebbero il senso del post, preferisco citarne solamente la presenza. Ma vi assicuro che non vi perdete nulla.
Otello Piccoli
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