Walking Dead: ritorno senza botti


Dopo una lunga attesa, ieri sera, è finalmente andata in onda su Fox la nona puntata di The Walking Dead: “Smarriti” (After,nella versione originale).
Questa puntata non sarà sicuramente piaciuta a molti, infatti chi si aspettava un episodio pieno di sorprese e soprattutto risposte, avrà probabilmente diverse delusioni.
La narrazione si estende davvero molto, più di quanto gli amanti dell’azione vorrebbero!

Ma andiamo con ordine; la puntata si apre con la veduta dall’alto della prigione, subito dopo l’attacco del Governatore, che è completamente invasa dagli zombie.
E, mentre aspettiamo di scoprire che fine ha fatto ogni membro del gruppo (in particolare Daryl, perché è Daryl, e le ragazzine, perché mi hanno sorpreso parecchio), appare Michonne, che riprende subito le vecchie abitudini e si rifà una scorta di zombie ad hoc, senza braccia e senza denti, tenuti al guinzaglio. Mentre si allontana, s’imbatte nella testa zombificata di Hershel (che pur essendo stato decapitato si è comunque trasformato) e gli trafigge il cranio.

Michonne coi suoi nuovi "cagnolini"

Michonne coi suoi nuovi “cagnolini”

Il racconto prosegue con gli unici altri protagonisti di questo episodio, Rick ed il figlio.
Tutta la puntata sarà infatti esclusivamente incentrata su loro due da una parte, e su Michonne dall’altra.

Per quanto riguarda la coppia padre-figlio, i rapporti si stanno evolvendo. Carl è molto scosso e subito si mostra prepotente nei confronti del padre, ma anche molto incosciente. Infatti mentre Rick è privo di sensi per le ferite, il ragazzo esce per allontanare due zombie dalla casa dove si erano rifugiati, ma non si accorge del terzo dietro di lui e viene attaccato. Fortunosamente ce la fa.
Di ritorno a casa si sfoga con suo padre, ancora svenuto, rinfacciandogli di non essere stato in grado di proteggere gli altri, in particolare Judith, per poi uscire di nuovo in cerca di cibo e scampare per un pelo ad un altro attacco.
Insomma un sopravvissuto in crisi adolescenziale. Va detto che per fortuna in America mangiano quasi solo cibo in scatola e i sopravvissuti potranno nutrirsi di cetrioli, fagioli e mais per mesi. Il budino invece no perché se l’è fatto fuori Carl: 3 litri di budino in barattolo!

In parallelo si sviluppa la storia di Michonne, che in un sogno ci svela qualcosa di più sulla sua vita prima degli zombie. Come mi aspettavo (data la sua reazione, nelle puntate precedenti, nei confronti della piccola Judith) aveva un figlio e, dopo due stagioni, finalmente sappiamo anche chi erano quei due zombie che usava come scudo: il suo ragazzo e un amico.
Per una volta quella tormentata sarà proprio lei. All’inizio decide di allontanarsi da sola, ma poi fa dietrofront e si mette sulle tracce degli altri, ma non prima di aver ucciso da sola una ventina di zombie (magrolina ma forzuta la ragazza!). La storia di Michonne, però, sembra più complessa, forse ne sapremmo di più nelle prossime puntate.

Per quanto riguarda Carl e Rick, il ragazzo, pur convinto che suo padre si sia trasformato, prima esita, poi decide di non ucciderlo, a rischio di farsi mordere. Ma naturalmente Rick è ancora vivo (si vede che lui non lo sa che Rick è il personaggio principale, se no non gli sarebbe mai venuto in mente che potesse essere morto!).

Rick e Carl

Rick e Carl

E mentre mancano circa 10 minuti alla fine e mi aspetto di vedere quanto meno l’ombra di un altro sopravvissuto, arriva invece una banalissima conversazione tra padre e figlio in cui si chiariscono, prima che Michonne bussi alla porta.
Insomma una ripresa estremamente lenta, che personalmente mi aspettavo, anche se speravo in qualcosa di più. Inoltre credo che, per le prossime puntate, ci dovremo aspettare lo stesso ritmo, e probabilmente scopriremo che fine hanno fatto gli ex inquilini della prigione puntata dopo puntata.

Per ora non ne sappiamo di più di qualche mese fa, ma gli sceneggiatori ci hanno promesso risposte in questa seconda parte di stagione e io mi fido! La serie è maestra nell’alternare momenti quasi di stallo a momenti di panico totale. Si divertono cosi, a tenerci sulle spine!
Cosa ci riserva la prossima puntata, chi saranno gli altri sopravvissuti alla fuga dalla prigione? E per quanto sopravviveranno? Ma, soprattutto, dov’è Carol?!

Lunedì prossimo alle 21:00 su Fox (possibilmente hd) la decima puntata, intitolata “ Inmates“, e martedì il commento.

Johanne Inglesi

2 pensieri su “Walking Dead: ritorno senza botti

  1. Devo dire che a me, invece, la puntata è piaciuta.
    Temevo uno di quegli episodi in cui si fa una carrellata su tutti i personaggi senza che accada niente e, invece, ho preferito l’approfondimento di poche storie.

    Il crollo emotivo di Carl era qualcosa che aspettavo da una stagione: la fermezza del ragazzino cresciuto nel mondo post-apocalittico era preoccupantemente poco credibile. Credo che finalmente il suo personaggio potrebbe assumere un’identità complessa, che renda giustizia alle sue esperienze distopiche.

    Allo stesso modo, ho apprezzato l’incubo-flashback di Michonne, che rivela qualcosa di ciò che lei è stata. prima di chiudersi in quel duro mutismo che la caratterizzava quando l’abbiamo incontrata per la prima volta interrotto dai recenti sprazzi di un’umanità che potrebbe essere interessante-

    Insomma, attendo l’evolversi delle vicende (e, ovviamente, notizie degli altri), ma per ora non mi lamento: la serie si era un po’ arenata nela vita alla prigione, con prospettiva di coltivare e farne dimora fissa… Sentivo la mancanza di quel progetto iniziale, di ricerca, di speranza di trovare una fetta di mondo ancora “salva”.

    • Nemmeno a me è dispiaciuta, tranne per il fatto che potevanno approndire un pò di più entrambe le storie.
      Come sempre l’aspetto psicologico dei personaggi non viene messo in secondo piano, ed è una caratteristica che mi piace molto della serie, come la puntata sul governatore.
      Questo episodio però, è forse stato un pò superficiale, (anche se non ho dubbi che la storia di Michonne non finisce qui) avendo incentrato un’intera puntata esclusivamente su di lei e su Rick e Carl forse si poteva approfondire di più.
      Comunque come ho scritto nel commento della puntata, mi aspettavo una puntata lenta, sia per farci capire come si sono evoluti alcuni di loro (in particolare Carl) sia per bilanciare il panico successo nella puntata 8, molti si dimenticano che non è un inizio di stagione!

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