Maurizio Crozza dà il meglio di sé in una puntata spumeggiante di Crozza nel Paese delle Meraviglie.
L’apertura è un omaggio a José Mujica, Presidente dell’Uruguay, un uomo che dei 12000 euro al mese che guadagna ne tiene per se 1500 e dona gli altri ad associazioni non governative per lo sviluppo. Un ribelle che ha pagato con 14 anni di carcere la sua sete di giustizia e che oggi, da presidente, vuole essere de esempio per il suo popolo.
Crozza ce lo presenta a pranzo col Papa mentre dividono una noce e danno l’altra in beneficenza.
Il Papa voleva mangiarne una a testa, ma alla protesta di Mujica risponde: “hai ragione, ho perso la testa…è l’entusiasmo. Una la mangiamo noi, e una la diamo ai poveri.”
Poi ci mostra alcune dichiarazioni del presidente uruguayano e si diverte, impietosamente, a paragonarle con quelle di Daniela Santanchè.
Si prosegue con uno spettacolare Renzi “nientalista” che invita tutti a giocare con lui “anche quelli da casa, anche quelli di sinistra, perché io non faccio discriminazioni”, e, dopo aver cantato le proprie lodi con tanto di chiodo, chiude mangiando la carota come Bugs Bunny.
Arriviamo così alle grane del Pdl, con Alfano che diventa Kunta Kinte, anzi Django, e dopo lustri di schiavitù conquista l’agognata libertà.
Si passa ad un altro novello Spartacus: Roberto Formigoni appare con le catene ai polsi insieme agli uomini del suo staff e racconta la sua difficile vita costretto a fare le vacanze sugli yacht.
Ma, come sempre, il personaggio più azzeccato di questa stagione è Antonio Razzi.
Introdotto dal solito balletto svizzero-abruzzese, il senatore di ritorno da Taiwan (la patria del pupazzo Uan, secondo lui), alla notizia che in quel Paese ” falsificano le marche” ci resta male e vuole falsificato anche l’Abruzzo.
E passa sempre da ingenuo in pubblico, scoprendosi, però, mafiosetto a telecamere spente.
Insomma, senza perdere colpi, Crozza ci ha regalato un’altra puntata piena di perle, sempre accompagnato dalle sue spalle e dalla Silvano Belfiore Band.
La prossima puntata, come sempre, venerdì alle 21:10 su La7.
Io, però, voglio lasciarvi con lo splendido discorso di José Mujica tenuto il 20 giugno 2012 alla Conferenza sullo Sviluppo Sostenibile, organizzato dall’ONU a Rio de Janeiro.
Un intervento di 12 minuti che vale la pena di ascoltare con attenzione.
Otello Piccoli