Quanto c’è di James Bond in Ian Fleming?
E’ quello che si propone di scoprire la nuova miniserie tv in 4 puntate in onda su SkyAtlantic.
Anzi, in realtà, è ciò che pretende di raccontarci, perché se è pur vero che Fleming è stato un ufficiale della Royal Navy, ed un agente del servizio informazioni della Marina Britannica, da qui a mostrarlo come il suo personaggio ne passa.
Lo sforzo di “Fleming – l’uomo che voleva essere James Bond“, serie britannica prodotta dalla BBC America, è proprio quello: dettagli su dettagli cercano, in qualche modo, di fondere i due personaggi, portando via Fleming dalla sua originale dimensione storica (seppur certamente avventurosa) e riproponendocelo come l’affascinante spia inglese, dall’infallibile fascino seduttore, presuntuoso e sicuro di sé, soprattutto nei confronti dei superiori.
Il Pilot si apre con Fleming in Jamaica che si dedica ai suoi romanzi, con tanto di Bondgirl al fianco.
Subito dopo arriva il flashback: Ian è un giovane agente di cambio nella Londra che guarda all’avanzata delle truppe naziste di Adolf Hitler. Frustrato dai successi del fratello Peter, scrittore di successo e prediletto della madre, si sfoga con le donne (tante e poco considerate, almeno fin alla morte di Muriel sotto i bombardamenti tedeschi), l’alcol e la letteratura erotica, si dedica al sesso sadomaso, e non tira indietro il viso davanti a qualche scazzottata.
Ma quando riesce ad acquistare, per la sua collezione personale, una prima edizione del Mein Kampf da un ufficiale nazista, ecco che i servizi segreti lo sequestrano lo portano davanti all’ammiraglio John Godfrey, che, colpito dal modo in cui, per ottenere il libro, era riuscito a spacciarsi per sostenitore nazista, lo convince a lavorare per lui.
Inizialmente è solo l’assistente dell’ammiraglio, ma ben presto saprà conquistare spazi sempre più ampi con la sua abilità strategica. Duro, cinico, ma giusto, lo vediamo anche pagare e rischiare per salvare gli ebrei francesi nel giorno dell’occupazione tedesca.
Nonostante le forzature, comunque, il prodotto è senz’altro godibile, ancor più se siete fan dell’Agente 007.
Dominic Cooper fa senza dubbio un buon lavoro, la sua interpretazione è ammirevole, mentre la narrazione è piacevole e scorrevole.
Insomma una miniserie che si lascia guardare, senza una particolare eccitazione, ma buona per passare qualche ora di relax.
La quarta ed ultima puntata va in onda martedì prossimo alle 22:10 su Sky Atlantic, ma, come sempre, sbirciando sul canale, potete ritrovare le repliche dei primi episodi.
Otello Piccoli