Ho sempre considerato il sorriso di Enrico Papi uno dei più insopportabili dell’intero panorama televisivo, insieme a quello di Frizzi e a quello di Conti.
Ipocrita, esagerato, con gli occhi spiritati, sembra il sorriso del vecchio compagnone di mille avventure, quello che ha sempre una battuta per tutti, ma nel gruppo ride solo lui.
Bisogna dire, però, che è un uomo coerente, che mai ha pensato di smettere di sguazzare nel trash televisivo, anzi se ne fa alfiere orgoglioso.
E in questi giorni, in replica su Italia 1 con la vecchia edizione di Top One, raggiunge l’apice della sua (resistibile) ascesa in cui mai, dico mai, ha tentato un piccolo balzo verso una maturità professionale.
Così eccolo presentare un quiz il cui unico scopo è pubblicizzare un parco divertimenti (Rainbow Magicland, in provincia di Roma, in questo caso, Etnaland nella seconda edizione), che evidentemente sponsorizza il programma.
Per farlo, vengono selezionati alcuni concorrenti.
Papi ci avverte subito: “non è un gioco per tutti, cerchiamo i Top One!”, i quali sono, ovviamente, dei bamboccioni con un livello culturale più basso di quello di Razzi, e con una prontezza di spirito seconda solo a quella di Gasparri, a cui fare domande del tipo: “cosa lancia Spiderman? Cosa diventa il vino quando invecchia?” e via di seguito.
I poveretti vengono torturati in modo, devo ammetterlo, fantasioso: lanciati da altezze vertiginose, incastrati in auto con uno stuntman folle, abbandonati in mezzo a un (finto) fiume con (finte) rapide e così via, in modo da mostrare tutte le attrazioni del parco che si sta pubblicizzando. E in questo, devo dire, sono bravi: lo spottone funziona!
Ora, premesso che io non potrei mai prestarmi, nemmeno volendo, devo dire che probabilmente l’adrenalina rende più difficile rispondere, ma le domande sono davvero, ma davvero, fesse.
In tutto questo Papi non c’è. O, per meglio dire, parla ai concorrenti da uno studio, ubicato chissà dove, con tanto di cuffie in testa tipo dj.
Il che, di suo, è una stramberia che lascia il tempo che trova. Ma se si fermassero alla stramberia dove sarebbe il trash? Ed ecco che Enrico Papi inizia ad apparire in sovraimpressione alle spalle o tra i concorrenti, per dire le sue idiozie, una roba da lanciare la scarpa verso la tv.
Per non parlare delle interviste finte e preparate, degli sketch in cui i due concorrenti devono fingere di avere qualcosa da dirsi mentre recitano copioni consegnatigli dagli autori, o degli agghiaccianti slow motion.
Già, perché il programma si apre e si chiude con la prova della Free Fall Tower, in cui i concorrenti devono rispondere nei pochi secondi di caduta. Ma agli autori non basta, così, ogni risposta ci viene proposta 4 volte (altrimenti il programma dura tropo poco?) di cui 3 volte al ralenti!
Le repliche di Top One vanno in onda di notte (ad orari variabili) su Italia1. Dio ci salvi da Papi.
Otello Piccoli
Ahahahsjahah!!’ Il domandone sugli orsi polari ha chiuso a perfezione il post!! Hai proprio ragione. Noi a casa non abbiamo tv. Confesso però che da piccola adoravo il quiz musicale di Papi che al momento non ricordo come di chiamasse. Una cosa, Frizzi. Poverino… Lui è carino… Concordo invece su Conti!
Credo che tu ti riferisca a Sarabanda, una specie di evoluzione de Il Musichiere, se non ricordo male.
Su Frizzi carino glisso! Ahah!
Ecco! Si, Sarabanda! 😀 ahahahahh