Kevin Costner deve studiare la parte per il suo nuovo film. E quale luogo migliore e più rilassante della costiera amalfitana? Il mare, la spiaggia, il silenzio rotto solo dai gabbiani, e l’ispirazione può prendere il volo.
Tutto andrebbe bene se non ci fossero quei provincialotti degli italiani che quando vedono una star si precipitano in massa ad adorarla nemmeno fosse la Madonna di Fatima.
Solo che a Costner va da schifo, perché invece di trattarlo come si deve, gli preparano solo roba in scatola.
Infatti, mentre lui è lì beato, ecco apparire una coppia di dementi (lei decisamente più entusiasta di lui) che si preoccupano del suo appetito. E che fanno? Chiamano un pescatore e si fanno consegnare un polpo appena pescato? Prenotano al ristorante con terrazza sul mare? No, niente di tutto questo: lei stende a mo’ di tovaglia lo scialle che porta sulle spalle e gli offre l’Insalatissima Rio Mare.
Cioè, ovvio, come no.
Chi di noi non farebbe lo stesso? Ma, soprattutto, chi di noi, se fosse Kevin Costner su una delle spiagge più belle d’Italia, invece di andare a mangiare due stupide aragoste di mezzo kg l’una nella migliore trattoria della zona, non mangerebbe del cibo in scatola senza nemmeno un po’di condimento?
No, perché esistono testimonial credibili, testimonial poco credibili, ma anche testimonial completamente fuori luogo.
Ora io non so che tipo di difficoltà economiche stia attraversando Mr. Costner per sentirsi costretto a fare questa figura barbina, ma onestamente ce lo vedete il mitico Eliot Ness de Gli Intoccabili, arrivare in Italia e mangiare i prodotti confezionati da supermercato?
Ora, se mi vuoi far passare il messaggio “quando non ha niente in frigo le Insalatissime Rio Mare sono un’ottima soluzione”, io lo accetto. Ma se il messaggio è: “mmm com’è buono, in tutta la Campania non troveresti di meglio del prodotto di tonno in scatola”, stai lievemente esagerando. Ma tant’è…
Così il vecchio Costner si ritrova lì, costretto a dire “mmm…I love Insalatissime Rio Mare“.
Al che la ragazza (il cui compagno è già sparito dall’inquadratura perché evidentemente di troppo) risponde un po’ invidiosa “beate loro”, come a voler dire, “io offro il tonno a te, ma tu potresti anche offrire il pescespada a me!”.
Purtroppo per lei, Costner va solo con quelle che gli offrono il caviale, quindi non se la fila di striscio e torna all’argomento tonno in scatola dicendo: “Rio Mare, so good”.
Ecco io avevo già visto lo spot del tonno e quello dei filetti di salmone, che tra l’altro hanno scatenato una polemica sul territorio perché il “faro” in cui vive Costner è stato realizzato in CG sopra la Torre Saracena, sfregiando un paesaggio da sogno, ma mi mancava quella dell’Insalatissima.
Insomma, signori, parliamoci chiaro: se andate a Napoli e dintorni state lontani dalla pizza, dalle cozze, dalla mozzarella. Da quelle parti hanno un tonno in scatola con piselli ed olive che farebbe impallidire Gualtiero Marchese. Non siate banali, il supermarket di Amalfi vi aspetta.
Otello Piccoli
Grande. Le tue analisi degli spot mi fanno fare un (RIO)mare di risate 🙂
Grazie mille.
Stamattina ho ricevuto un tweet da parte dell’attrice dello spot, che si è sentita offesa dall’utilizzo del termine “dementi”.
A scanso di equivoci voglio precisare che non esprimo giudizi sulle persone, ma solo sui ruoli. Mai mi permetterei di giudicare un’attrice che nemmeno conosco.
D’altra parte, se commentando Il Trono di Spade dico che Joffrey era un sadico bastardo, è ovvio che non sto parlando di Jack Gleeson, ma del personaggio da lui interpretato.
Però, dato che l’equivoco c’è stato, voglio approfittare per scusarmi pubblicamente con lei (come ho già fatto su twitter) e rassicurarla che non era mia intenzione offendere nessuno.
Costner in: Balla coi tonni…in scatola. Si offendono…la pubblicità è fatta per attirare l’attenzione.
Gli attori che rececitano la parte, dovrebbero accettare le critiche del ruolo svolto Brutto o bello che sia. Come giustamente hai detto si giudica il ruolo e non la persona, la storia è ridicola ma è così che doveva essere. Condivido appieno la tua analisi ironica. Non capisco perché noi non possiamo ironizzare…quale è il problema? Voi fate i soldi e noi sdrammatizziamo con satira è un nostro diritto. E poi dicono che la creatività parla molto Italiano…mi sa che devo cominciare a studiare seriamente l’inglese ed il cinese.
la cara gastronomia Italiana….respect!
Il tonno è un ottimo prodotto e con kevin costner come testimonial è ancora meglio!