Con questa quattordicesima puntata, intitolata “Noi”, The Walking Dead ha sicuramente salvato in extremis il rapporto con buona parte degli appassionati. Dopo settimane di stallo, la storia sembra infatti andare avanti, ed era anche ora dato che ormai manca solamente una puntata al finale di stagione.
Io, comunque, continuo ad essere delusa dal calo delle morti!
Il primo gruppo che vediamo è quello composto da Glenn, Tara, Rosita, Eugene e Abraham, che tanto per non distinguersi dalla massa, si dirige verso Terminus.
Per una volta, però, nessuno cerca di uccidere o derubare l’altro, anzi, Abraham e Rosita cercano di aiutare Tara, evidentemente turbata. La ragazza, infatti, si sente in colpa per quanto è successo con Brian e per la morte di Hershel. Poi si mettono addirittura d’accordo per dividersi le provviste quando le loro strade si divideranno, insomma una compagnia davvero piacevole con cui passare la fine del mondo!
Ma tutta questa gentilezza e cortesia viene subito controbilanciata dal nuovo gruppo entrato in scena nelle precedenti puntate: quello incontrato da Daryl e ancor prima da Rick nella casa dove si era rifugiato con Carl e Michonne. Il gruppo, guidato da Joe (interpretato da Joe Krober), è diretto…indovinate dove? Ma che ve lo dico a fare!? A Terminus!
Ad ogni modo, la combriccola sembra tutt’altro che allegra. Il viaggio somiglia ad una scampagnata tra carcerati e infatti, dopo circa due minuti, ecco che Daryl si azzuffa con uno dei suoi nuovi compagni di viaggio. E qui scatta la critica: Daryl ormai ha perso colpi, mi sarei aspettata un bella rissa, invece no, lui abbassa la testolina e va a cuccia!
Nel frattempo una scena buttata lì, tanto per farci vedere che la Grimes Family non va contro corrente e segue i binari.
La storia torna poi sul gruppo di Glenn, che ha qualche divergenza sul come proseguire ma, d’altra parte, un po’ di discordia ci voleva anche nel più cordiale dei gruppi. Le divergenze, però, non finiscono qui e mentre Glenn decide di proseguire insieme a Tara, Rosita se la prende con lui per non essere ragionevole e voler andare avanti nonostante Tara si sia ferita alla gamba.
Il ragazzo, però, è innamorato e non intende ragioni, cosi, dopo essersi messo d’accordo con Abraham, il cui unico scopo è portare Eugene a nord, il gruppo può riprendere la sua marcia lungo i binari. Ovviamente la strada non poteva essere priva di pericoli, e si ritrovano di fronte ad un tunnel, il luogo decisamente meno furbo dove passare coi vaganti in giro. Ma l’amore rende stupidi e Glenn non ci pensa due volte. Abraham, invece, non volendo rischiare la vita dello scienziato, decide di non proseguire insieme a loro.
Nel tunnel i due s’imbattono in una frana, sotto la quale sono rimasti intrappolati molti vaganti, mentre la stessa frana fa da muro agli altri vaganti dall’altra parte del tunnel.
Dopo essersi assicurato che tra di loro non ci fosse Maggie, Glenn decide di passare dall’altra parte ma, scavalcando, Tara rimane incastrata tra le rocce e mentre gli zombie si avvicinano grida a Glenn di lasciarla lì e di andare via.
Gli autori si sono sbizzarriti e questa volta la puntata, con tutte queste storie ad incastro più che la solita partita di ping pong, sembra una partita di Jenga.
Nel frattempo il gruppo di Abraham trova un nuovo mezzo di trasporto per dirigersi a nord, ma Eugene ha intenzioni diverse e porta il gruppo fuori strada, esattamente lungo i binari del treno, dove, secondo lui, Glenn e Tara dovrebbero trovarsi. Mentre i tre sembrano sconvolti da qualcosa, la scena si sposta di nuovo sul gruppo di Daryl, che assiste alla giustizia secondo i suoi nuovi amici, che pestano a morte uno di loro colpevole di aver mentito proprio per incastrare lui.
Ma l’attenzione si sposta di nuovo su Glenn e su Tara rimasta bloccata. Il ragazzo si rifiuta di abbandonarla e, dopo un breve momento di panico dove i due rischiano di diventare il banchetto degli zombie ammassati nel tunnel, vengono salvati appena in tempo dal gruppo di Abraham insieme a Maggie, Bob e Sasha! Il tanto atteso ricongiungimento dei due piccioncini! (Evvai storia chiusa, andiamo avanti!).
Eugene svela anche a Sasha e Bob di essere uno scienziato e di dover andare a Washington, scortato da Abraham e Rosita, per fermare l’epidemia. I due decidono di seguirli e di aiutarli, a patto di andare prima a Terminus, dove la donna spera di ritrovare Tyreese.
Per quanto riguarda Daryl, Joe gli racconta di Rick (anche se per entrambi, al momento, si tratta di uno sconosciuto), di come ha ucciso uno di loro e lo ha lasciato trasformarsi per poter scappare dalla casa, e di come loro lo hanno inseguito fino ai binari, motivo per cui, oltre che per non stonare con gli altri, anche loro sono diretti a Terminus.
Ed è proprio li che la puntata si chiude. Il gruppo di Glenn arriva finalmente a destinazione a Terminus, un posto stranamente non protetto, con tanto di cancelli aperti e anche sospettosamente pulito ed ordinato, e per il momento anche abbastanza deserto.
Il gruppo viene accolto da una donna, con un sorriso e un tono alquanto inquietante (troppo sincera per essere onesta!), che li invita a mettersi comodi.
Cosi si conclude la penultima puntata che personalmente non mi è dispiaciuta, Però, ancora una volta, sembra che molte scene siano utili solo a tappare i buchi. In particolare per il gruppo incontrato da Daryl. Il finale di stagione è alle porte e ancora non sappiamo praticamente nulla né su di loro né su cos’è successo a Beth.
Forse Terminus ci darà tutte le risposte. Io mi auguro davvero che il finale di stagione sia all’altezza altrimenti, visto l’andamento della seconda parte di questa stagione, credo che la quinta stagione non inizierà con i soliti ascolti registrati dalla serie. Lo scopriremo lunedì prossimo.
Martedì il commento del finale di stagione!
Johanne Inglesi
Come cazzo si protegge questa dagli zombie, con le margherite?
Secondo me questi sono peggio degli Zombie…
mi sa che hai ragione..