Sophy è una ragazza molto carina, 21 anni, bionda, bel viso, bella voce, ma ha un problema: non se la fila nessuno.
Mi chiedo il perché, ma appena apre bocca le nubi si diradano e tutto si fa più chiaro.
Diciamo che non è proprio la nipote di Einstein, al massimo è la cugina di Flavia Vento, e in effetti l’automobile rosa shocking ed il boa in pendant avrebbero dovuto insospettirmi.
In ogni caso lei è molto contenta, e considera questa la sua occasione d’oro perché potrà approcciare degli uomini senza dover parlare (sic).
Infatti, Sophy è una concorrente di Sing Date, il reality show in cui un mucchietto di sfigati cercano di farsi scegliere da una ragazza in base alle loro prestazioni canore via webcam.
Funziona così: lei guarda i filmati, seleziona tre aspiranti partner, improvvisa con loro un duetto, sempre via web, e poi ne sceglie uno per vedere se scoccherà la scintilla. Anzi, come dice la voce fuori campo, se “sarà amore a prima nota”.
Ora provate a pensarci un attimo: noi siamo abituati a tutto, ma l’idea di riprendere con una telecamera due persone che, da casa loro , comunicano attraverso telecamere è davvero geniale. Potrebbe essere superata solo dall’idea mettere una telecamera che filma il cameraman che riprende i due, che cantano in webcam, che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto, che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò.
Insomma un format veramente inaccettabile, fatto con quattro soldi, e, nonostante la breve durata (meno di mezz’ora), di una noia mortale.
Ma in un mondo in cui tutti ormai vogliono diventare grandi chef o cantanti di grido, che prima o poi la tv decidesse di mixare sentimenti e bel canto, c’era da aspettarselo.
Il problema, semmai, è che qui, in fondo, non c’è né l’una né l’altra cosa.
La parte dedicata al canto, è abbastanza breve e piuttosto banale, soprattutto per quanto riguarda la scelta delle musiche, ed i concorrenti sono ancora una volta dei casi umani, che più che l’altra metà del cielo stanno cercando quel piccolo spazio di celebrità che Andy Warhol, il più noto esponente della Pop Art, profetizzò quando disse “In the future everyone will be world-famous for 15 minutes”
Ma Sophy La Sveglia non si pone il problema e sbircia, sul sito di Sing Date, le esibizioni dei maschietti in calore che sperano di essere scelti per poter vedere finalmente da vicino com’è fatta una ragazza.
Dopo un’allegra carrellata di freaks, la buona sorte arride a Idriss, Stephen e James, i quali non possono credere che, una così, se li sia filati anche solo per cinque minuti.
Mentre la nostra biondina, tutta contenta, si fa bella e si rotola nei brillantini, le telecamere vanno a presentarci i tre galletti.
James, 20 anni, si fa trovare sul campo mentre gioca ad hockey da solo. Così, per far subito la figura del sociopatico. E’ molto fiero del suo fisico, e sostiene che gli piace giocare ad hockey, cantare, e se avesse “anche una ragazza sarebbe perfetto”. Non fa una piega.
Stephen, 21 anni, dice di essere sfortunato in amore perché non ha una ragazza da 6-7 anni. Che sottratti ai 21 inducono a pensare che, forse, una volta è stato salutato da una compagna alle scuole medie e lui l’ha scambiata per un storia.
Il ragazzo, però, è parecchio sincero e sospetta fortemente che questa sua sfiga sia dovuta al fatto che passa il suo tempo a girare sul monopattino o a giocare con i fucili ad acqua. E io devo dire che gli credo.
Idriss, 24 anni, sembra quello più normale. Poi gli inquadrano lo sguardo da merluzzo, e lui ne approfitta per dire che, in fondo, è uno romantico, perché regala fiori e porta le ragazze a teatro e loro proprio non se l’aspettano. Lui è single da un anno ma ora ha capito che può svoltare con Sing Date.
Arriva il grande giorno, e Sophy è pronta, con la sua webcam ed il suo cameraman, per gli incontri canterini al pc.
E’ il momento delle presentazioni, le uniche cose che Sophy conoscerà di loro, a parte l’abilità nel cantare. Insomma hanno una chance per mostrare la loro personalità.
Hanno a disposizione solo una manciata di secondi, quindi ci hanno riflettuto molto bene, e ora sanno cosa dire.
Steven: “ciao, mi chiamo Steven e devi sapere che al ristorante mi piace la formula all you can eat”. Come dire, se andiamo a cena insieme e mangio come un maiale non dire che non ti avevo avvisata.
Sophy spalanca la bocca, che si rivela essere un forno a legna, e felice esclama “è un maialino come me!”.
James: ciao, sono James, e quello che devi sapere di me è che mi piacciono gli One e Barry Manilow.
Sophy si emoziona: “anche a meeee!”.
Idriss invece fa lo sborone: “Ciao sono Idriss, una volta ho portato la mia ex ragazza a cena su una mongolfiera ed è stato carino”
Sophy si lascia scappare un “oooh”, e scoppia a ridere. Forse si chiede perché mai Idriss sulle mongolfiere ci porti le ex ragazze.
Terminate le presentazioni si canta e, dopo qualche minuto di duetto coi tre rospi (una roba che farebbe deprimere perfino Enrico Papi), la principessa deve decidere a quale dare una chance.
Seguite il suo ragionamento: “Idriss canta benissimo, secondo me stiamo bene insieme (lo conosce da 40 secondi, ma va beh)… sul serio! Mi ci vedo ad uscire con lui. Steven, anche lui è bravissimo! Abbiamo cantato bene, sembra un ragazzo molto carino.
James non è un cantante fantastico, ma sembra divertente. Potrei passare un sacco di tempo con lui, e non mi annoierei”.
Cambia la scena, e adesso Sophy aspetta il prescelto negli studi di Sing Date per un duetto finale live che dovrà sancire se i due si ameranno per sempre o meno.
E chi sarà il fortunato vincitore?
Quello bravissimo con cui lei si vede bene insieme? Quell’altro bravissimo e molto carino?
No, quello che prima ha schifato con un misero “sembra divertente”!
In un tristissimo studio senza presentatore, senza pubblico e quasi senza scenografia, seduti su due trespoli girevoli, e lasciati completamente soli, i due mentecatti fanno conoscenza e, con un’ incredibile botta di fantasia, cantano insieme “Time of my life“, la colonna sonora di Dirty Dancing.
Rigorosamente incollati sui trespoli mimano anche una specie di balletto con tanto di giravolta.
Ad esibizione conclusa i due, palesemente emozionati, si abbracciano.
E cominciano con una serie di allusivi “è andata bene, siamo stati bravi, ti è piaciuto, sì mi è piaciuto”. Forse la mamme non si sono preoccupate abbastanza di spiegar loro un paio di cosette in fase adolescenziale, pazienza.
Ma il tempo sta per scadere e lui, consapevole che una così carina che gli rivolge la parola non la troverà mai più finché campa, si butta e la invita ad uscire nel week end.
Lei prima accetta. Poi ci tiene a precisare: “ma solo come amici!” e gli sbatte in faccia un due di picche grande quanto il Canada.
Lui tenta di mascherare lo sguardo deluso e fa buon viso a cattivo gioco: “ma certo, come no!”
Ma come? Fai tutta questa fatica, scarti anche quelli che ti piacciono per quello che ti fa ridere, e poi dopo mezza cantata insieme lo butti nel cassonetto?
Ma allora la prossima volta scegli quello con cui ti vedi bene insieme, e se non ti fa ridere ti compri i dvd di Mel Brooks!
Comunque tutto è bene quel che finisce bene.
Lei resta single a girare il mondo sulla macchina di Barbie, lui corre a dare testate al muro chiedendosi cosa ha sbagliato.
Ed io? Io, stavolta grazie ad una segnalazione, ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. A meno che la notte, intorno alle 02:00 (non c’è un orario costante), non guardiate Real Time.
Ps: la sigla è davvero una chicca e potrete vederla cliccando qui.
Otello Piccoli
Devo dirtelo: continuando così butterò la Tv. Domani metti una recensione di una cosa decente, ti prego, altrimenti non credo che riuscirò a guardare mai più Sky allo stesso modo. Comunque, sappi che ho riso con le lacrime!
Ma se ieri ho pubblicato una recensione positiva di Sleepy Hollow! Non sei attenta.
fortuna che ho visto solo la pubblicità 😛
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